Giuseppe Catapano: Conti pubblici, Padoan, regole Ue danneggiano l’Italia

PIER CARLO PADOAN

Lo sforzo richiesto dall’Ue all’Italia è “deformato da considerazioni statistiche” e le regole europee “che impongono all’Italia aggiustamenti dolorosi, le recano maggior danno che ad altri Paesi, e questo non mi va bene”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in una intervista a Le Figaro, ribadendo tuttavia che “l’Italia rispetterà comunque lo sforzo di aggiustamento che le è richiesto”. In merito alla possibilità che la Commissione apra una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, Padoan precisa che “manteniamo con Bruxelles un dialogo continuo” e che “si rimprovera a volte all’Italia di chiedere troppa flessibilità, di mostrarsi insaziabile, dimenticando che questa domanda è del tutto legittima, perche’ si iscrive nelle regole europee”. Padoan sottolinea che il nostro Paese “è quello che ha fatto gli sforzi di aggiustamento più intensi della sua politica di bilancio nel corso degli ultimi anni”.
Non solo. “Serve un ministro delle Finanze unico della zona euro in primo luogo per garantire la messa in atto di una politica di bilancio europea piu’ equilibrata”, aggiunge il ministro dell’Economia a Le Figaro, aggiungendo che “resta da capire di quali poteri sarà dotato e come agirà sulle politiche nazionali”. Per Padoan, il ministro unico “dovrebbe anche gestire eventuali azioni di sostegno che implichino risorse comuni, come la gestione dei flussi migratori o il rafforzamento della sicurezza europea”. Il ministro dell’Economia conclude che “l’Europa deve dotarsi di risorse proprie. E’ difficile immaginare che si continuino a spendere tante energie per arrivare ad accordi come quello con la Turchia sui migranti”.

Lascia un commento