“Se voterò, voterò no”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sul referendum sulle trivelle in programma il 17 aprile. “Trovo che questo referendum non abbia ragione d’essere. Il problema oggi, ricordo a tutti, non è quello di non estrarre petrolio ma di consumarne meno, al di là della demagogia e dell`ipocrisia. Per inquinare meno bisogna consumare meno petrolio e meno gas, e in ciò l`impegno del governo è fortissimo. Non permetterò che il tema ambientale venga utilizzato in maniera demagogica da coloro che vogliono bloccare il processo riformatore del nostro paese”. Per il ministro “il paese oggi è spaccato in due. C`è chi vuole le riforme. E c`è chi invece si oppone a qualsiasi cambiamento. Questo governo sta dimostrando per la prima volta che le riforme in Italia si possono fare: abbiamo fatto la riforma del lavoro, quella della scuola, fra qualche settimana approveremo in via definitiva la riforma costituzionale. E i risultati si vedono; in un contesto economico globale di grande incertezza l`Italia tiene, lo dicono i numeri. L`occupazione aumenta e la crescita economica per la prima volta dopo anni è positiva. Non ci fermeremo”. Fa invece il misterioso il leader della minoranza del Pd, già candidato premier e ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani: “Al referendum del 17 aprile vado a votare, ma per ora non dico se voto No o Sì”.
