Giuseppe Catapano: Referendum trivelle, Galletti, se voterò, voterò no. E Bersani fa il misterioso

GIANLUCA GALLETTI MINISTRO AMBIENTE

“Se voterò, voterò no”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sul referendum sulle trivelle in programma il 17 aprile. “Trovo che questo referendum non abbia ragione d’essere. Il problema oggi, ricordo a tutti, non è quello di non estrarre petrolio ma di consumarne meno, al di là della demagogia e dell`ipocrisia. Per inquinare meno bisogna consumare meno petrolio e meno gas, e in ciò l`impegno del governo è fortissimo. Non permetterò che il tema ambientale venga utilizzato in maniera demagogica da coloro che vogliono bloccare il processo riformatore del nostro paese”. Per il ministro “il paese oggi è spaccato in due. C`è chi vuole le riforme. E c`è chi invece si oppone a qualsiasi cambiamento. Questo governo sta dimostrando per la prima volta che le riforme in Italia si possono fare: abbiamo fatto la riforma del lavoro, quella della scuola, fra qualche settimana approveremo in via definitiva la riforma costituzionale. E i risultati si vedono; in un contesto economico globale di grande incertezza l`Italia tiene, lo dicono i numeri. L`occupazione aumenta e la crescita economica per la prima volta dopo anni è positiva. Non ci fermeremo”. Fa invece il misterioso il leader della minoranza del Pd, già candidato premier e ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani: “Al referendum del 17 aprile vado a votare, ma per ora non dico se voto No o Sì”.

Catapano Giuseppe: Renzi, in aprile il primo bando per la banda ultralarga. E vola negli Usa con Enel

giucatap339“Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet” è la storia di una impresa, realizzata da pochi pionieri all’insaputa di tutti per qualche anno; ed è l’inizio di una nuova possibilità per il nostro Paese. Quella del digitale. E delle connessioni. E della condivisione. “Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet” è il 30 aprile 1986. Lo scrive il presidente del consiglio Matteo Renzi su Facebook nell’annunciare che il prossimo 30 aprile si celebrerà in Italia “il nuovo Internet day”, che prenderà il via il giorno prima nelle scuole, dove  “assieme a Riccardo Luna e con il supporto degli animatori digitali e la regia del MIUR, si faranno attività per approfondire il senso delle rete, le opportunità che ha creato e le competenze necessarie a difendersi dai pericoli. Lo stesso accadrà in tutte le regioni, con manifestazioni dedicate ai cittadini, alle imprese ed ai servizi della pubblica amministrazione, per creare con il livello centrale una forte sinergia con l’ampia rete di associazioni, enti e privati diffusa sull’intero territorio regionale. Il resto tocca a noi. Al governo. Ad aprile saremo pronti con il primo bando sulla banda ultralarga. Sarà il primo di una serie di bandi con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocità”, annuncia il premier. Che presenta così il suo viaggio negli Usda appena cominciato:  “La prima tappa ci vede in volo verso il Nevada, verso Stillwater. Direte: e che ci fate a Stillwater? Presto detto: visitiamo la centrale di energie rinnovabili più innovativa del mondo. Che è italiana, anche se spesso il nostro paese sembra fare tutto per nascondere le proprie eccellenze. Avete letto bene: la più innovativa del mondo è italiana. Merito di Enel e Enel Green Power. Con il ceo Francesco Starace raccogliamo i frutti di un lavoro lungo anni che ha visto l’azienda italiana diventare una delle principali compagnie del mondo per il geotermico, per il solare fotovoltaico, per il solare termico – tutte realtà presenti in Nevada con una combinazione tecnologica unica – e comunque molto forte anche su eolico e idroelettrico (nella foto qui sotto siamo in visita a un campo eolico in Cile, qualche mese fa)”. Renzi, in “quattro pensierini volanti”, spiega che  “Il futuro dell’energia è innanzitutto la tecnologia: investire sulla ricerca, non aver paura del futuro e della scienza. Cose che Enel fa egregiamente, anche a livello globale”, aggiunge che “le rinnovabili vedono l’Italia tra i leader mondiali e ne siamo orgogliosi. Ma dobbiamo avere consapevolezza che un mondo che va avanti solo a rinnovabili per il momento è solo un sogno. Dobbiamo ridurre la dipendenza dai fossili e le emissioni, come abbiamo fatto negli ultimi 25 anni (in Italia -23% di emissioni CO2). Ma il petrolio e gas naturale serviranno ancora a lungo: non sprecare ciò che abbiamo è il primo comandamento per tutti noi”. Il premier sottolinea che “Enel è una grande azienda della quale essere orgogliosi. Una grande azienda globale, tra le poche multinazionali che hanno la testa e il cuore in Italia. Continueremo a farla crescere, anche attraverso i progetti innovativi della Banda Larga che presenteremo il prossimo 7 aprile”.

Giuseppe Catapano: Jet Egyptair dirottato su Cipro. L’Egitto: non è un terrorista, ma un idiota

giucatap331Un Airbus 320 dell’Egypt Air con 55 passeggeri a bordo è stato dirottato da Alessandria d’Egitto e fatto atterrare a Larnaka (Cipro). Lo riferiscono fonti aeroportuali al Cairo. In primo momento si è sospettato che ci fosse una bomba a bordo e che il dirottatore fosse un kamikaze dotato di cintura esplosiva. Poi si è scoperto che non c’erano esplosivi, che il dirottatore non era un terrorista ma un egiziano che ha indirizzato un messaggio di quattro pagine in arabo all’ex moglie”, Marina Parashkou, che starebbe partecipando ai negoziati. Secondo alcuni media citati dalla Bbc in un tweet, il dirottatore ha chiesto di vedere la sua ex moglie. Secondo un funzionario del ministero degli Esteri egiziano non si tratta “di un terrorista, ma di un idiota. La parte cipriota ha informato l’unità di crisi egiziana che non c’era esplosivo a bordo dell’aereo egiziano dirottato”. Il dirottatore ha 27 anni ed è un professore di medicina veterinaria ad Alessandria. Il giovane è stato identificato con il nome di Ibrahim Samaha, ha la doppia cittadinanza, americana ed egiziana.

Giuseppe Catapano: In provincia di Napoli il primo arresto per «omicidio stradale»

giucatap338NAPOLI Primo arresto per omicidio stradale. Un uomo di trentasette anni, P.A. le iniziali del suo nome, originario di Somma Vesuviana, nel napoletano, è stato posto agli arresti domiciliari proprio con l’accusa di omicidio stradale. Si tratterebbe della prima misura cautelare adottata per il nuovo reato previsto dalla legge entrata in vigore da sabato scorso. L’uomo era alla guida malgrado gli fosse stata revocata la patente.

È accaduto sabato sera nell’area industriale di Somma Vesuviana quando una Opel Corsa condotta da P.A., già noto, per la verità, ai carabinieri di quella cittadina, si è scontrata frontalmente, con una Toyota Yaris su cui viaggiava un 28enne sempre di Somma Vesuviana deceduto sul colpo a causa dell’impatto violentissimo.

Nell’incidente sono rimasti seriamente feriti anche due giovani passeggeri della Opel, di 10 e 12 anni, entrambi trasportati in ospedale dove è stato loro prestato immediatamente soccorso e uno di loro si trova ancora in prognosi riservata. Il conducente della Opel Corsa invece è stato ricoverato, anch’egli con serie fratture.

Già dai primi rilievi dei carabinieri e dalle prime indagini si è scoperto che P.A. era alla guida dell’automobile sebbene gli fosse stata revocata la patente dal 2011. Inoltre al momento dell’impatto il veicolo che conduceva era sprovvisto di revisione e procedeva a velocità doppia rispetto a quella consentita (marciava a 100 km/h circa, quando il massimo era di 40 km/h), ed aveva oltrepassato completamente la propria mezzeria, invadendo quella opposta, dove regolarmente procedeva la vittima. Insomma, tutta una sequela di condotte fuorilegge che sono costate molto care a povero conducente dell’altra vettura.

Le indagini, svolte anche alla luce dell’entrata in vigore della nuova legge in materia, si sono concluse con l’arresto di P.A. da parte dei Carabinieri della stazione di Somma Vesuviana per il delitto di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Ora è sottoposto agli arresti domiciliari nel luogo di cura dove è ricoverato, a seguito di disposizione del pubblico ministero che ha richiesto anche la convalida dell’arresto al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola.