Il Cerved, nel 2015 il numero di società protestate è sceso al di sotto dei livelli pre-crisi

giucatap309Il numero di società protestate è sceso al di sotto dei livelli del 2007 e i tempi medi di liquidazione delle fatture non sono mai stati così bassi dal 2012.
E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Cerved sui Protesti e pagamenti delle imprese italiane, secondo cui nel 2015 sono state protestate 28 mila società non individuali, un numero inferiore a quello del 2007 e in netto calo rispetto all’anno precedente (-19%). Deciso il miglioramento registrato anche per quanto riguarda le abitudini di pagamento: le attese dei fornitori per il pagamento delle fatture si sono attestate a circa 76 giorni, cinque in meno rispetto al 2012. Hanno toccato un minimo anche i termini concordati in fattura ed i ritardi.
Pur diffuso, il miglioramento sul fronte dei protesti e dei pagamenti osservato nel 2015 mostra ancora una situazione di fragilità in alcuni settori – distribuzione e produzione di beni di largo consumo in particolare – e aree geografiche, con il permanere di un evidente divario tra Nord e Sud della Penisola.
“Dopo i cali registrati nel numero di chiusure aziendali e liquidazioni volontarie, le rilevazioni su protesti e tempi di pagamento confermano che il 2015 è stato un anno positivo per le imprese italiane”, commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved. “Per il nostro tessuto economico non si è trattato di un percorso indolore: le aziende più fragili sono uscite dal mercato e i fornitori sono diventati più cauti nel concedere credito commerciale. La conseguenza è un sistema che esce dalla crisi con meno imprese ma più virtuose, che pagano i fornitori con maggiore regolarità”.

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