Giuseppe Catapano: Brasile, Lula giudicato da Corte Suprema, evitato arresto immediato

giucatap313Nuovi risvolti in Brasile per l’indagine sulla corruzione che vede coinvolto l’ex presidente Luiz Iniacio Lula da Silva. Un giudice della Corte Suprema brasiliana ha infatti avocato il caso al più alto organo di Giustizia, eliminando cosi’ il rischio di un arresto immediato per Lula. Teori Zavascki ha ordinato di rimuovere il caso dalle mani del team di procuratori, facenti parte di una corte inferiore, che attualmente indagano sulla vicenda, ha affermato un portavoce della Corte.
Nelle scorse settimane Lula era stato interrogato dai procuratori guidati dal giudice Sergio Moro, mossa questa che ha spesso preceduto un ordine di arresto, come già successo per decine di funzionari politici coinvolti nello scandalo corruzione che ruota intorno alla compagnia statale petrolifera Petrobras. Lula ha sempre negato tutte le accuse, definendo la situazione un tentativo di infangamento del proprio lascito politico. La svolta la scorsa settimana, quando l’ex presidente è stato nominato ministro della Casa Civile dall’attuale presidente Dilma Rousseff. La decisione ha scatenato una disputa legale, conclusasi con un decreto ingiuntivo emesso venerdi’ da un altro giudice della Corte Suprema, Gilmar Mendes, che ha sospeso la nomina. Mendes, in linea con i rivali politici della Rousseff, ha ritenuto che la nomina di Lula ha lo scopo di proteggere l’ex leader dalla giurisdizione di Moros.
Ma, per la legge brasiliana, molti funzionari pubblici di alto rango possono essere giudicati solo dalla Corte Suprema e non da tribunali di grado inferiore. Così, la difesa di Lula ha chiesto al più alto organo giudiziario del paese di emendare la decisione di Mendes, ma la Corte è in vacanza e fino al 30 marzo non sono previste sessioni ordinarie. L’ordine di Zavascki non inverte la sentenza di Mendes, e rimane quindi il divieto per Lula di occupare una posizione al gabinetto di Governo, ha detto il portavoce. Le indagini non sono piu’ di competenza dei procuratori guidati da Moro, almeno fino a quando l’organo superiore di Giustizia non decidera’ definitivamente a chi spetti la valutazione del caso.

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