Giuseppe Catapano: Bpm/Banco Popolare, il giorno della verità. Titoli sospesi in Borsa in attesa di comunicato

giucatap314Oggi è il giorno della verità per Bpm-Banco Popolare, la prima grande aggregazione bancaria in Italia dopo il 2007 e la prima dall’entrata in vigore della Vigilanza Unica europea.
Ieri, contestualmente alla riunione del consiglio di gestione di piazza Meda, la Bce avrebbe messo nero su bianco un primo via libera di massima all’operazione chiedendo però ulteriori limature, che le banche hanno provveduto a effettuare per rispondere tempestivamente a Francoforte, che nella serata di ieri dovrebbe aver accettato le ultime modifiche.
E infatti a Piazza Affari le azioni di Banco Popolare e B.P.Milano sono temporaneamente sospese dalle negoziazioni, in attesa di un comunicato, che, salvo sorprese, dovrebbe essere la sigla di un memorandum of understanding.
L’architettura generale dell’operazione sarebbe ormai definitiva, a partire dal capital plan da 1 miliardo di euro messo in campo dal Banco Popolare, che riunisce oggi il cda. Il pacchetto di misure dovrebbe essere varato oggi dal board del gruppo veronese e, come anticipato ieri da MF-Milano Finanza, consterebbe di cessioni di asset (si starebbe ragionando sulla banca depositaria, ma anche su alcune partecipate come Popolare Vita e Avipop Assicurazioni, e non si esclude un ripensamento su Aletti Gestielle), dismissione di portafogli di crediti deteriorati per un nominale di 600-700 milioni e, per l’appunto, un aumento di capitale che gli analisti stimano intorno a 500 milioni.
Se fonti finanziarie definiscono ormai “un punto fermo” questa architettura, resta da capire quale sarà la modalità tecnica della ricapitalizzazione. Secondo ipotesi circolate negli ultimi giorni, l’operazione potrebbe essere riservata ad alcuni investitori istituzionali, come le fondazioni Cariverona e Carilucca da tempo interessate a incrementare la propria quota nel gruppo. L’ente scaligero presieduto da Alessandro Mazzucco, del resto, è da tempo disponibile a investire e gli ultimi dati di bilancio disponibili certificano liquidità per circa 240 milioni (che potrebbe anche essere cresciuta nel corso del 2015).

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