Giuseppe Catapano: Eurozona, l’indice Pmi riprende slancio a marzo. Bene anche l’Ifo tedesco, ma lo Zew delude

3D render of a chart showing rising profits

L’indice Pmi composito dell’area euro di marzo, secondo la lettura preliminare, si è attestato a 53,7 punti, in rialzo rispetto al dato definitivo di febbraio e al consenso entrambi a 53.
Lo ha reso noto Markit, aggiungendo che il Pmi manifatturiero preliminare è a 51,4 punti, meglio del consenso a 51,3 e del dato di febbraio a 51,2, mentre quello dei servizi si è attestato a 54 punti (53,3 lo scorso mese e il consenso).
L’indice Pmi composito della Germania, secondo la lettura preliminare, si è attestato a 54,1 punti, stabile rispetto a febbraio, mentre quello manifatturiero a 50,4 punti, peggio dello scorso mese a 50,5 e del consenso a 50,8. L’indice relativo ai servizi è invece a 55,5 punti (55,3 punti il dato definitivo di febbraio e 55 il consenso). L’indice Pmi composito della Francia, secondo la lettura preliminare, si è invece attestato a 51,1 punti, in rialzo rispetto al dato definitivo di febbraio a 49,3, mentre quello manifatturiero è sceso a 49,6 punti rispetto ai 50,2 del mese precedente e del consenso. L’indice relativo ai servizi è però risultato pari a 51,2 punti, in miglioramento rispetto al dato definitivo di febbraio a 49,2 (49,5 il consenso).
Germania, l’indice Ifo sale più del previsto a marzo... Bene anche l’Ifo tedesco, che si è attestato a 106,7 punti a marzo, in rialzo dai 105,7 di febbraio. Il dato ha battuto le attese del consenso, con gli economisti che se lo aspettavano a quota 106. L’indicatore relativo alle condizioni attuali è salito a 113,8 punti e quello sulle aspettative a quota 100.
“Dopo l’indebolimento per tre mesi consecutivi, il sentiment delle imprese tedesche si è leggermente schiarito a marzo”, sottolinea il presidente dell’Istituto Ifo, Hans-Werner Sinn, facendo notare che la valutazione sulle condizioni di business attuali è migliorata raggiungendo un massimo da sei mesi e anche le attese hanno in parte recuperato. “Le imprese tedesche sono meno scettiche rispetto a febbraio”, conclude l’esperto.
… ma lo Zew delude. L’indice Zew relativo alle attese economiche in Germania è salito a marzo a 4,3 punti da quota 1 di febbraio, deludendo le attese del consenso a 5. Lo ha reso noto lo stesso istituto di ricerca aggiungendo che, sempre a marzo, l’indice riferito alle attuali condizioni economiche in Germania è calato a 50,7 punti dai 52,3 dello scorso mese.

Giuseppe Catapano: Lista Falciani, individuati finora in Italia 12 consulenti finanziari abusivi. Operavano per conto della filiale di Lugano di Hsbc

giucatap304Si recavano in 29 diverse città italiane (tra cui Torino, Milano, Varese, Brescia, Trento, Genova e Roma), per effettuare incontri presso abitazioni, uffici e aziende di risparmiatori italiani per promuovere operazioni finanziarie per conto della banca Hsbc, filiale di Lugano, con l’obiettivo di rendere non tracciabili somme di denaro provenienti da frodi fiscali. Ma questi consulenti finanziari erano abusivi.
La Guardia di finanza di Torino ha perquisito questa mattina l’abitazione di uno di questi consulenti. Le indagini, coordinate dai pm torinesi Perduca, Gianoglio e Destito, sono partite dall’analisi della Lista Falciani 2, acquisita attraverso una rogatoria internazionale e contenente i nomi, alcuni di personaggi noti, di numerosi evasori fiscali. Al momento sarebbero 12 i consulenti finanziari abusivi individuati in Italia. I dati acquisiti sono stati ricavati dall’esame delle decine di migliaia di “visiting report”, strumenti di comunicazione interna alla banca, che permettono di risalire alle conversazioni tra i clienti e gli istituti bancari, contenenti un codice di sei cifre utilizzato per riconoscere il conto bancario, il nominativo del Relation manager, dipendente della banca a cui era affidata la gestione del conto, nonché il rapporto con il cliente, la data dell’incontro, la tipologia di contatto e l’oggetto del colloquio.
Da queste informazioni i magistrati hanno ricostruito il modus operandi dei promotori: dopo aver raccolto dai clienti italiani il denaro che si ipotizza frutto di evasione fiscale, lo depositavano su conti correnti anonimi presso la filiale svizzera della banca; quindi trasferivano e reintestavano tali somme a favore di società offshore con sedi in paradisi fiscali quali Panama, Lussemburgo, Liechtenstein e Isole Vergini Britanniche, così da ostacolarne l’individuazione. Grazie a questo sistema, infine, i promotori sono riusciti a eludere la normativa comunitaria sulla tassazione del risparmio transfrontaliero.

Giuseppe Catapano: Dl Banche, il governo ha posto la fiducia alla Camera. Voto domani a mezzogiorno

giucatap303Il governo ha posto la fiducia sul decreto banche. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi ha precisato che la fiducia viene posta sul testo così come modificato dalla commissione Finanze di Montecitorio.
La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che le dichiarazioni di voto sulla fiducia sono in programma dalle ore 10,15 di domani. Seguirà il voto di fiducia a partire dalle ore 12,10, quando è prevista la prima chiama per appello nominale.
Poi si proseguirà a oltranza fino al voto finale sul provvedimento e non si esclude una seduta notturna. Al momento il M5S ha respinto la richiesta della maggioranza di fissare un orario certo per il voto finale.

Giuseppe Catapano: Fisco, la Corte Conti, agevolazioni aumentate a quota 800, in fumo 313 mld. Intervento su Iva sarebbe giustificato

giucatap302Le agevolazioni fiscali sono aumentate, sfiorando quota 800, con un vuoto di gettito di 313 miliardi. Lo sottolinea la Corte dei Conti nel rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica.
“Il fenomeno delle agevolazioni – afferma la magistratura contabile – si estende a tutto il sistema tributario. Rispetto al 2011 (720 agevolazioni e un vuoto di gettito per 254 miliardi), si può oggi stimare una significativa dilatazione sia nel numero (799 miliardi) sia nella perdita di entrate che ne deriva (313 miliardi)”. “Questo – aggiunge la Corte dei Conti – spiega la collocazione dell’Italia al secondo posto nella graduatoria internazionale sul livello di erosione del sistema fiscale”.
Secondo la magistratura contabile, un eventuale intervento sull’Iva sarebbe “giustificato” e “preferibile ad altre forme di imposizione indiretta”.  “Se oltre al taglio delle spese, un contributo sarà necessario sul versante entrate, una ipotesi in discussione non escluderebbe, oltre a una revisione delle spese fiscali, un intervento sull’Iva”. “Un intervento – spiega la Corte dei Conti – che si configurerebbe tra i meno distorsivi quanto a impatto sull’economia; resterebbe nell’area individuata dalla clausola di salvaguardia rinnovata per il 2016; sarebbe giustificato dalla posizione di fanalino di coda che il nostro Paese occupa nella graduatoria europea sul rendimento dell’imposta; sarebbe preferibile ad altre forme di imposizione indiretta, sia per l’ampiezza della base imponibile su cui si distribuirebbe sia in considerazione di ripetuti stress cui sono stati finora soggetti altri comparti (le accise innanzitutto)”.
Tasse record sul lavoro, Italia seconda in Ue. L’Italia è al secondo posto nell’Unione europea “quanto a prelievo gravante sui redditi da lavoro con il 42,8%, quasi otto punti oltre la media europea”, sottolinea la Corte dei Conti. E al terzo posto poi nella classifica del prelievo dei redditi d’impresa: circa il 26%, “ossia ben oltre il 50% della media Ue”. L’Italia, aggiunge la magistratura contabile, “è al 22esimo posto in Europa (con il 17,7%) nel prelievo sui consumi, quasi quattro punti in meno rispetto all’Ue, e al quarto posto sia nel prelievo sugli immobili sia in quello gravante sull’energia”.
Pil, ripresa debole, 2016 incerto. “Da una parte l’economia italiana sembra uscita dalla fase recessiva, dall’altra la ripresa, ancora debole, può trovare difficoltà a consolidarsi, anche per la sua caratteristica di asincronia ciclica rispetto ai principali Paesi partner”. “Incertezze gravano, pertanto, sugli andamenti 2016 alimentate, oltre che dal rallentamento degli scambi internazionali, anche dalle turbolenze dei mercati finanziari, connesse al rialzo dei tassi statunitensi e diffusi timori sul settore bancario in Europa”, si sottolinea nel rapporto.
Secondo la Corte, “determinante in questa fase sarà, da un lato, la calibratura delle politiche economiche, per conciliare la stabilizzazione del ciclo con le esigenze di rientro del debito in tempi certi, come richiedono i mercati prima ancora dei vincoli europei; dall’altro, guardando più al lungo periodo, ma contribuendo fin d’ora a rafforzare le aspettative degli operatori, la capacità di portare avanti le riforme dirette ad aggredire i punti di debolezza strutturale dell’economia italiana”.
Crisi, debito cresciuto tre volte la media Ue. “La maggiore profondità della recessione e il basso tasso di inflazione insieme al maggiore costo del debito” hanno comportato, nel confronto con l’area euro, l’aumento del debito pubblico di “circa tre volte superiore in Italia” rispetto alla media europea. “Le previsioni del Documento programmatico di bilancio (di ottobre 2015, ndr) – è precisato nel rapporto della Corte dei Conti – scontano un’accelerazione nella crescita nominale, oltre che un programma di privatizzazioni per 1,5 punti nel triennio 2015-2018, che, se non confermata, comporterebbe un rapporto debito/pil superiore a quello di benchmark (123,8% al 2018, ndr)”.
Pensioni: sistema in equilibrio a patto che si cresca. “Il sistema pensionistico è in equilibrio a patto che l’Italia torni, da subito, anche se gradualmente, su un sentiero di crescita moderata”, precisa la Corte dei conti, che definisce “rassicurante” l’andamento della spesa pensionistica e per prestazioni sociali in Italia “rispetto alla gran parte degli altri Paesi europei”. Tra le incertezze, la Corte pone la flessibilità in uscita che potrebbe “comportare dei costi rilevanti non solo per i giovani in cerca di lavoro, ma anche per il sistema delle imprese”. “L’elevata quota che le pensioni ancora rappresentano sulla spesa pubblica totale (circa il 28% contro il 22% della media europea) – è precisato nel rapporto – impone, necessariamente, di controbilanciare, almeno nel breve, tale crescita con uno sforzo più intenso di contenimento sulle altre categorie di spesa”.
Spending review: necessarie scelte non semplici. Nonostante siano state “avviate importanti riforme su un ampio spettro di temi determinanti per la crescita del Paese e sugli stessi meccanismi che regolano le relazioni tra i diversi livelli di governo, la necessità di mantenere i saldi di finanza pubblica su un percorso di rientro del debito e di riduzione della pressione fiscale richiede l’assunzione di non semplici scelte sul fronte della spesa pubblica e sul sistema di intervento nell’economia a favore di famiglie e imprese”, ammonisce la magistratura contabile nel rapporto.

Giuseppe Catapano: Bruxelles, attentati Isis in aeroporto e metro, 34 morti (nessun italiano) e 136 feriti

giucatap301L’edizione on line del quotidiano belga Derniere Eure hanno diffuso in esclusiva le immagini di due sospetti, probabilmente i terroristi che hanno agito a Zeventem, catturate dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto. Nelle immagini si vedono due uomini che indossano maglioni neri e spingono due carrelli.

Sono almeno 26 i morti e 136 i feriti degli attentati a Bruxelles, stando all’ultimo bilancio fornito dalle autorità. Il ministro della Sanità belga, Maggie de Block, ha infatti confermato la morte di 11 persone e il ferimento di altre 81 nella duplice esplosione avvenuta questa mattina all’aeroporto, mentre la società della metropolitana, STib, ha riferito di almeno 15 morti e 55 feriti alla stazione di Maelbeek. Dieci dei feriti alla stazione della metropolitana sono in condizioni critiche. Per il canale tv pubblico VRTE il bilancio dei morti è salito a 34: 20 persone sono rimaste uccise nella stazione della metropolitana di Maelbeek e 14 all’aeroporto. Anche italiani tra i feriti, secondo quanto anticpato dalla Farnesina.
Questa mattina due ordigni sono esplosi alle 8 all’aeroporto internazionale di Bruxelles ‘Zaventen’ nella sale partenza del terminal A, vicino al banco dell’American Airlines. Media lociali riferiscono che prima delle due esplosioni si “sono udite raffiche di mitra ed urla in arabo”. Secondo Vrt l’attentato sarebbe opera di almeno un kamikaze, ma anche questa volta non c’è alcuna conferma ufficiale. La polizia, ha evacuato e chiuso lo scalo, tutti i decolli e gli atterraggi sono stati sospesi. Interrotti i collegamenti ferroviari. Tutti gli aerei in via d’atterraggio all’aeroporto Zaventem sono deviati su Liegi e Charleroi. Lo sostiene il sito Flightradar24.com, secondo quanto riferisce La Libre Belgique. Nel corso dei controlli successivi all’interno dello scalo sono state ritrovate una cintura esplosiva e armi.
“Ero in coda per la registrazione e ho sentito un’esplosione. Ho visto il fumo, ho visto gente correre in preda al panico verso l’uscita. C’è stata una seconda esplosione molto più vicina a me”, ha detto un testimone a Bel RTL. “Tutti hanno lasciato l’aeroporto in preda al panico, la maggior parte delle persone hanno lasciato il loro bagaglio. Le auto sono state evacuate”, ha riferito la fonte citata da Derniere Heure.
Secondo i media locali all’aeroporto sarebbero state ritrovate altre bombe. Lo riferisce Vtm, citando fonti dei vigili del fuoco. A seguito delle esplosioni le autorità belghe hanno innalzato al massimo 4 il livello di allerta.
Il primo ministro belga Charles Michel ha scritto oggi su Twitter che sta seguendo “la situazione minuto per minuto” e che “la priorità assoluta va alle vittime e alle persone presenti nell’aeroporto”. In mattinata si riunirà il Consiglio nazionale di sicurezza belga. L’attentato segue di poco più di 48 ore la cattura di Salah Abdeslam il decimo uomo del commando della strage del 13 novembre a Parigi che causo 130 morti.  Lunedì l’intelligence belga aveva allertato le autorità di Bruxelles di un attacco terroristico imminente: non aveva però saputo dare con precisione il luogo, la data e le modalità dell’operazione. Lo riferisce Bfm tv.
E le due esplosioni che hanno colpito l’aeroporto di Bruxelles rappresenterebbero proprio un atto terroristico di rappresaglia dopo l’arresto di Salah Abdeslam. Lo afferma un funzionario degli Stati uniti, spiegando che le due esplosioni sono avvenute in prossimità dell’area check-in dell’American Airlines.
L’ambasciata d’Italia a Bruxelles ha invitato i connazionali “a evitare l’aeroporto di Bruxelles”, dopo le due esplosioni che questa mattina hanno investito lo scalo. “E’ consigliato di evitare di prendere voli dall’Italia per Bruxelles”, ha aggiunto la sede diplomatica sul proprio account Twitter.
Bloccato nei pressi dell’aeroporto anche il leader della Lega, Matteo Salvini. “Esplosioni e morti all’aeroporto di Bruxelles. Io stavo arrivando lì ma ci hanno bloccato, tutto evacuato”. Matteo Salvini affida ai social network la sua cronaca dalla Capitale belga. “Sto bene (a qualche scemo – annota – dispiacerà) e torno in ufficio”. “Non è possibile vivere sotto il ricatto dei violenti e dei folli. Io – aggiunge il leader della Lega – non mi arrendo, io non ho paura. Una preghiera per le vittime”.
Poco dopo sono state colpite anche due stazioni metro di Bruxelles. Esplosioni, infatti, sono avvenute alla fermata Malbeek e Schuman, a due passi dalle istituzioni europee a Bruxelles. Tutte le stazioni della metro sono state chiuse, ed è stata evacuata anche la stazione centrale ferroviaria di Bruxelles. Ma è stato sospeso tutto il sistema dei trasporti di bruxelles, bus, tram e metro. Lo annuncia la società dei trasporti Stib.  L’unità di crisi belga ha avvisato tutta la popolazione di non circolare e di restare fermi dove ci si trova. Ina tarda mattinata gli artificieri hanno fatto
brillare un pacco sospetto rinvenuto a Rue de la Loi che si trova tra la stazione della metro di Maalbeeck e la stazione Schuman.

L’Isis rivendica gli attentati

L’Isis rivendica gli attentati compiuti oggi nella capitale belga Bruxelles. Con una nota diramata dall’agenzia di stampa “Amaq”, che fa capo al gruppo terroristico, tramite il social network “Telegram“, la responsabilità della serie di attentati che hanno provocato la morte di 26 persone, sottolineando la velocità con la quale sono stati messi a segno. Nel messaggio di rivendicazione non si trovano altri particolari circa l’attacco ma si promette, alla fine, l’esecuzione di ulteriori attentati in Europa.

Il premier belga, Michel: “Attentati ciechi e vigliacchi”

Si tratta di attentati, “chiechi, violenti e vigliacchi”. Il premier belga, Charles Michel, ha detto che il paese è dinanzi a “un momento nero” e ha fatto “appello a tutti a dimostrare calma e solidarieta’”. “Dobbiamo rimanere uniti”, ha aggiunto. Il premier non ha fatto bilanci degli attentati di stamane a Bruxelles. “Siamo determinati – ha detto – a fronteggiare la situazione”.  Il premier bega ha poi confermato che le autorità di Bruxelles si aspettavano un nuovo attacco terroristicoo: “Ci aspettavamo un attentato ed è accaduto”.

Francia, Hollande: guerra sarà lunga

“Siamo di fronte a una minaccia globale che esige una risposta globale decisa e comune”. Così il presidente francese, Francois Hollande, commenta gli attacchi terroristici di questa mattina a Bruxelles, aggiungendo che “la guerra al terrorismo deve essere combattuta in tutta Europa, con tutti i mezzi che sono necessari”. Per Hollande “questa guerra contro il terrorismo sarà lunga e dovrà essere condotta in maniera unitaria. Dobbiamo essere attenti a rimanere uniti a livello europeo e a livello globale”. Il presidente francese ha sottolineato che “ognuno deve essere cosciente che in questo periodo dobbiamo essere uniti, coesi e solidali. E’ una minaccia che ci interessa tutti”. Per quanto riguarda la Francia, Hollande ha precisato che “oggi stesso il Governo francese ha assunto misure per rafforzare i posti di controllo alle frontiere e aumentare la presenza delle forze di polizia sul territorio”.

Francia, Cazeneuve, mobilitati altri 1.600 agenti per controlli

“Questa mattina, dopo gli attacchi di Bruxelles, abbiamo deciso di dispiegare 1.600 poliziotti e gendarmi in tutti i punti del territorio, per i controlli alle frontiere e il presidio di infrastrutture di trasporto”. Lo ha detto il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, ricordando che “dal 13 novembre abbiamo mobilitato 5.000 agenti per controllare tutte le frontiere, in particolare quelle settentrionali. Negli ultimi 4 mesi abbiamo controllato 6 milioni di persone, e a 10.000
individui è stato impedito di entrare sul territorio nazionale”. “Questi eventi che colpiscono il cuore dell’Europa – ha proseguito – mostrano tutta l’importanza di mettere a punto meccanismi per rafforzare il coordinamento nella lotta al terrorismo su scala europea e internazionale”. Cazeneuve ha inoltre sottolineato “la determinazione totale della Francia per vincere il terrorismo”.

Renzi, con il cuore e la mente a Bruxelles. Alfano convoca il comitato di sicurezza pubblica. Mattarella: Uniti per la libertà

“Con il cuore e con la mente a Bruxelles, Europa”, è il primo commento a caldo di Matteo Renzi, su Twitter.
“Ho convocato per oggi pomeriggio alle 15, presso il ministero, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di valutare ulteriori misure di prevenzione e di contrasto alla minaccia terrorista”, annuncia, invece, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il comitato sarà presieduto dal premier. L’evolversi della situazione è seguita anche dal ministro degli esteri, Paolo Gentiloni: “Seguo con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles e mi stringo al popolo e al governo belga colpito da un nuovo attacco terroristico”. “Tutte le strutture della nostra diplomazia sono attivate per prestare massima assistenza ai nostri connazionali” ha concluso Gentiloni.
“Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i Paesi dell’Unione Europea”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione diffusa dal Quirinale. “Occorre affrontare questa sfida decisiva – prosegue – con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo”. “In gioco – avverte il Capo dello Stato – ci sono la liberta’ e il futuro della convivenza umana”.

Sicurezza rafforzata in tutti gli scali italiani

Misure di sicurezza ulteriormente potenziate in tutti i principali aeroporti italiani dopo gli attentati allo scalo Zaventen di Bruxelles. Costante il coordinamento delle forze dell’ordine e con le società di gestione e le direzioni aeroportuali.

Commissione Ue a personale: rimanete a casa

La Commissione europea ha invitato il proprio personale a rimanere a casa e comunque non uscire in strada dopo le esplosioni.

Putin: “Attacco barbarico, uniti contro terrore”

Il presidente russo Vladimir Putin, ha definito “barbarico” la serie di attentati che ha sconvolta Bruxelles e ha condannato l’accaduto. “La lotta contro questo male esige la più stretta cooperazione internazionale”. “Questi attentati non hanno alcuna giustificazione e dimostrano ancora una volta che terrorismo non conosce frontiere e minaccia popoli di tutto il mondo”.

Merkel: “attacchi vili attacchi, solidarietà e determinazione”

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha condannato i “vili attacchi” contro Bruxelles, esortando unità e determinazione. “I vili attacchi di Bruxelles ci devono far stare tutti insieme: solidarietà con le vittime e determinazione contro terroristi”, ha scritto il suo portavoce Steffen Seibert su Twitter.

Il Papa: “violenza cieca che porta tanta sofferenza”

“Papa Francesco condanna nuovamente la violenza cieca che porta così tanta sofferenza”. Lo scrive il segretario di Stato, Pietro Parolin, che ha trasmesso in un telegramma indirizzato all’arcivescovo di Bruxelles, Jozef De Kesel, i sentimenti del Pontefice davanti “agli attentati verificatisi a Bruxelles, che hanno ucciso numerose persone”. “Il Papa – sottolinea Parolin nel messaggio – affida alla Misericordia di Dio le persione che hanno perduto la vita e si associa nelle preghiera al dolore dei loro familiari”.

 “Fino ad ora non ci sono vittime italiane e speriamo non ce ne siano. Finora nessun italiano a nostra conoscenza è negli elenchi dei feriti gravi, ma questi elenchi non sono disponibili e la situazione è in costante evoluzione”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore italiano a Bruxelles Vincenzo Grassi. “I nostri inviati negli ospedali hanno incontrato alcuni italiani che erano rimasti leggermente feriti. Tutti gli italiani contattati, 2-3, avevano ricevuto cure per lo choc o per ferite superficiali. I contatti sono avvenuti a livello personale non da fonti ufficiali, che hanno difficoltà a fare bilancio delle vittime e ripartizione di nazionalità. Attualmente nessuno è in grado di dire se tra feriti o le vittime ci possano essere italiani”, ha aggiunto chiedendo cautela ai media sulle notizie riguardo a feriti e vittime degli attentati di Bruxelles.