“Sosterrò la Meloni. A Milano abbiamo Parisi, sostenuto da squadra forte e compatta, a Roma non c’erano le condizioni”. E’ quanto si legge sul profilo twitter di Matteo Salvini, il leader della Lega Nord “anticipando” quanto affermato alla trasmissione “Agorà” su Raitre, in merito alle elezioni comunali nella Capitale e a Milano. “Se a Roma non ci fosse stata la sciagura Marino oggi non si voterebbe, la Meloni è la candidata migliore per la città” è scritto in un’altro cinguettio, seguito da quello che afferma “una vergogna che le cooperative coinvolte in Mafia Capitale lavorino ancora!”. “Mi chiedete se sono antifascista? Fascismo e comunismo sono morti. Sono antifascista come sono anticomunista”. “Se qualcuno pensa davvero che possano tornare fascismo e comunismo – aggiunge il leader della Lega – va aiutato, va abbracciato”. “Guido Bertolaso è come un giocatore in prova non adatto alla mia squadra”. “Non è adatto a fare il sindaco di Roma – ha proseguito Salvini – mentre Giorgia Meloni ritengo sia la candidata migliore perchè conosce e ama la sua città”. “Sono convinto che riusciremo ad arrivare al ballottaggio anche alle amministrative di Roma. Ma se non ci fosse la Lega, voterei Movimento 5 Stelle al ballottaggio con il Partito Democratico”.
“A Milano c’è un candidato bravo e capace, che non c’entra niente con la Lega, si chiama Stefano Parisi. È un bravo manager che ha le idee chiare sulla città e dunque c`è un progetto comune”. “Con Marion Le Pen, che ringrazio, ci vediamo questa sera alle 19 a Milano, Palazzo delle Stelline”, ricorda Salvini. “E tutti insieme – aggiunge il leader della Lega – questa Europa la ribaltiamo”.
Blitz centro sociale contro meeting Salvini – Le Pen a Milano 16 marzo 2016
Palazzo delle Stelline di corso Magenta, dove ha sede la rappresentanza milanese del parlamento europeo e dove è previsto l’incontro tra il leader della Lega Nord Matteo Salvini e la 27enne Marion Le Pen, nipote di Marine e deputata francese del Fronte Nazionale, è stato oggetto di un blitz da parte degli attivisti del centro sociale Il Cantiere. I militanti del Cantiere, circa venti, hanno esposto cartelli e striscioni contro le politiche di respingimento dei migranti da parte dei Paesi dell’Unione europea, innalzando finti muri con filo spinato all’interno del cortile delle Stelline. La loro protesta verte anche contro l’austerity. «Sempre più partiti come la Lega Nord o il Front National sognano un nostalgico e anacronistico ritorno agli stati nazionali e a modelli fascisti e guerrafondai di governo, puntando alle poltrone con campagne elettorali cariche d’odio. La nostra Europa non è di certo questa, è invece l’Europa che apre le frontiere, l’Europa dei popoli che resistono al business della guerra, che lottano partigiani per una nuova liberazione», si legge in una nota ufficiale diffusa dal centro sociale.