Non arretro su Bertolaso. Vincerà con sua lista civica. I leghisti a Roma? Tutti ex fascisti. E la signora Meloni sa benissimo che non può vincere. Silvio Berlusconi liquida, su Canale 5, come una “meschina strumentalizzazione” la polemica sulla gravidanza di Giorgia Meloni come controindicazione alla corsa al Campidoglio e chiude il dossier candidature di Roma.
“Sono vecchio e ormai con l’esperienza so benissimo che le donne fanno sempre quello che dicono loro”, ha liquidato la questione in cui “Alleati che erano d’accordo, poi cambiano parere col cambiare del tempo”.
Allora, “nessun arretramento: ci abbiamo messo dei mesi per convincere Bertolaso a mettere da parte i progetti di costruzione di ospedali nei paesi poveri e dedicarsi alla sua città che è in un degrado profondo, siamo riusciti a convincerlo anche con gli altri leader del centrodestra, lo abbiamo confermato con dichiarazioni comuni, poi c’è gente che cambia parere al cambiare di temperatura e umidità”. “Penso – ha proseguito Berlusconi – che c’è una lunga campagna davanti, più di due mesi, e Bertolaso a poco a poco verrà conosciuto da tutti i romani per le grandi cose che ha fatto. Io lo ammiro grandemente, è il manager più bravo che ho conosciuto nella mia vita. I romani che sono disgustati dalla politica non guarderanno alla loro appartenenza ma al loro bene cioè togliere la città dal degrado”. “Dentro di me – ha concluso Berlusconi – ho la quasi certezza che vincerà con la sua lista civica cui si affiancherà una lista di Fi e con la sua squadra della giunta, fatta da romani capaci, che verrà presentata entro fine mese, vincerà al primo turno. I politici di professione che non si sono mai impegnati nella trincea del lavoro a differenza di Bertolaso non sono abituati a gestire i problemi concreti”.
Infine Berlusconi ha aggiunto: “Bisogna chiedere a Salvini a cosa punta, io preferisco pensare che si è fatto male consigliare dai suoi e trascinare in una logica di conflitti locali”.