La Germania vira a destra. Netta la lettura che il settimanale Der Spiegel offre sui risultati del voto di ieri in tre Laender tedeschi, che hanno rappresentato un sonoro schiaffo alla politica sui migranti della cancelliera Angela Merkel, con un’affluenza alle urne relativamente alta, in media poco sotto al 70% dei votanti. Il dato incontrovertibile è l’ascesa folgorante dell’Afd, Alternative fuer Deutschland, il partito della destra populista, l’unico dichiaratamente contrario alla politica di accoglienza di Berlino: Afd ha raccolto da un minimo del 12,6% nella Renania Palatinato, passando per il 15,1% del Baden-Wuerttemberg, per finire con il clamoroso 24,2% nella Sassonia-Palatinato, dove il partito esordiente di Frauke Petry ha addirittura scavalcato la Linke. Il partito di Angela Merkel, la Cdu, ha perso ovunque consensi: nel Baden Wuerttemberg, i cristianodemocratici scendono di 12 punti percentuali e si fanno scavalcare dai Verdi, come annunciavano i sondaggi, che ora sono il primo partito con il 30,3% dei voti. La Cdu perde oltre 3 punti anche nella Renania, dove resta il secondo partito dietro all’Spd. Resta il primo partito ma perde molti voti, quasi 3 punti percentuali, nella Sassonia-Anhalt, dove scende al 29,4%, tallonato dall’Afd. In questo Land ex dell’Est sono la Linke e la Spd a crollare, rispettivamente di 7 e 11 punti percentuali. Malgrado la sconfitta, il governo tedesco ha fatto sapere che la linea sui migranti non cambierà: “Il governo tedesco prosegue la sua politica sui profughi, con tutte le forze, dentro e fuori il paese”, ha detto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. “L’obiettivo deve essere una soluzione comune europea, che porti a ridurre visibilmente i profughi in tutti i paesi membri”, ha aggiunto. Frauke Petry, leader di Afd può essere più che soddisfatto per l’importante successo. Afd entra in tutti e tre i parlamenti regionali dove si è votato, supera in ben due casi i socialdemocratici e sfonda nell’Est con un 24% in Sassonia-Anhalt. Sigmar Gabriel, vicecancelliere socialdemocratico, ha commentato così i risultati: “Una cesura nella politica tedesca, il centro democratico viene sfidato”. E Bild on line titola: “Il giorno dell’orrore per la cancelliera Merkel”.