Giuseppe Catapano: Spese personali con i soldi della Lega, Riccardo Bossi condannato a venti mesi

giucatap133Riccardo Bossi, il primogenito del fondatore della Lega Umberto, è stato condannato a un anno e otto mesi per appropriazione indebita aggravata per le presunte spese personali con i fondi del Carroccio. Lo ha deciso l’ottava sezione penale del tribunale di Milano. È la prima sentenza dopo lo scoppio dello scandalo sui fondi del partito emerso nel 2012. Il giudice Vincenzina Greco nel processo con rito abbreviato, è andato oltre la richiesta di un anno del pm Paolo Filippini. Il figlio di Umberto Bossi era imputato per spese con i fondi della Lega per circa 158mila euro. Soldi pubblici che avrebbe usato, tra il 2009 e il 2011, per pagare «debiti personali», «noleggi auto», le rate dell’università dell’ Insubria, l’affitto di casa, il «mantenimento dell’ex moglie», l’abbonamento alla pay-tv, «luce e gas» e anche il «veterinario per il cane».

Giuseppe Catapano: Elezioni, in Germania cresce la destra di Afd. Merkel, sui migranti non cambia la rotta

giucatap132La Germania vira a destra. Netta la lettura che il settimanale Der Spiegel offre sui risultati del voto di ieri in tre Laender tedeschi, che hanno rappresentato un sonoro schiaffo alla politica sui migranti della cancelliera Angela Merkel, con un’affluenza alle urne relativamente alta, in media poco sotto al 70% dei votanti. Il dato incontrovertibile è l’ascesa folgorante dell’Afd, Alternative fuer Deutschland, il partito della destra populista, l’unico dichiaratamente contrario alla politica di accoglienza di Berlino: Afd ha raccolto da un minimo del 12,6% nella Renania Palatinato, passando per il 15,1% del Baden-Wuerttemberg, per finire con il clamoroso 24,2% nella Sassonia-Palatinato, dove il partito esordiente di Frauke Petry ha addirittura scavalcato la Linke. Il partito di Angela Merkel, la Cdu, ha perso ovunque consensi: nel Baden Wuerttemberg,  i cristianodemocratici scendono di 12 punti percentuali e si fanno scavalcare dai Verdi, come annunciavano i sondaggi, che ora sono il primo partito con il 30,3% dei voti. La Cdu perde oltre 3 punti anche nella Renania, dove resta il secondo partito dietro all’Spd. Resta il primo partito ma perde molti voti, quasi 3 punti percentuali, nella Sassonia-Anhalt, dove scende al 29,4%, tallonato dall’Afd. In questo Land ex dell’Est sono la Linke e la Spd a crollare, rispettivamente di 7 e 11 punti percentuali. Malgrado la sconfitta, il governo tedesco ha fatto sapere che la linea sui migranti non cambierà: “Il governo tedesco prosegue la sua politica sui profughi, con tutte le forze, dentro e fuori il paese”, ha detto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. “L’obiettivo deve essere una soluzione comune europea, che porti a ridurre visibilmente i profughi in tutti i paesi membri”, ha aggiunto. Frauke Petry, leader di Afd può essere più che soddisfatto per l’importante successo. Afd entra in tutti e tre i parlamenti regionali dove si è votato, supera in ben due casi i socialdemocratici e sfonda nell’Est con un 24% in Sassonia-Anhalt. Sigmar Gabriel, vicecancelliere socialdemocratico, ha commentato così i risultati:  “Una cesura nella politica tedesca, il centro democratico viene sfidato”. E Bild on line titola: “Il giorno dell’orrore per la cancelliera Merkel”.

Giuseppe Catapano: Povertà, in calo del 4% le risorse destinate dai comuni al welfare territoriale

giucatap131Le risorse destinate dai Comuni nel 2013 alle politiche di welfare territoriale ammontano a circa 6,8 miliardi con una riduzione del 4% rispetto al 2010, quando si è toccato il massimo di spesa (circa 7 miliardi e 127 milioni di euro). Così Cristina Freguja, Direttore centrale delle statistiche socio-economiche dell’Istat, in audizione davanti alle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera.
Mentre nel periodo compreso fra il 2003 e il 2009 la spesa è aumentata con un tasso di incremento medio annuo di circa il 6%, nel 2010 si registra un primo segnale di rallentamento della crescita con solo un +0,7% e valori negativi in diverse regioni, principalmente del Centro e del Sud Italia. Dal 2011 al 2013 la decrescita è compresa fra 1 e 2 punti percentuali ogni anno.
Del resto, ha spiegato Freguja, i trasferimenti verso i Comuni volti a finanziare la spesa sociale hanno subìto riduzioni a partire dal 2009, principalmente con i tagli al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, ma anche ad altri fondi destinati ad apportare risorse a questo settore, che unitamente alle riduzioni dei trasferimenti erariali nei confronti dei Comuni e ai vincoli stabiliti dal Patto di Stabilità Interno hanno rappresentato fattori di freno all’attivazione di servizi aggiuntivi o determinato la riduzione delle risorse dedicate al sociale. Le riduzioni dei trasferimenti statali sono divenute ancora più rilevanti dal 2011.
Ne consegue che la fonte principale di finanziamento proviene dalle risorse proprie dei Comuni che finanziano il 67,2% della spesa complessiva per le politiche di welfare locale (la percentuale sale al 69,3% se si considerano anche i fondi propri degli enti associativi), mentre il fondo indistinto per le politiche sociali finanzia l’8%, i fondi regionali vincolati il 16,5% e il rimanente 6,2% è rappresentato da altre fonti.
I Comuni, i distretti sociali e le varie forme associative spendono mediamente 117 euro pro capite l’anno per interventi e servizi sociali con una notevole variabilità territoriale: si va dai circa 51 euro per il Sud contro i 159 euro del Nord-est. A livello regionale il campo di variazione si allarga ulteriormente, passando da un minimo di 25 euro della Calabria ad un massimo di 277 euro della Valle d’Aosta.
Per ciascuno dei servizi e dei contributi erogati, infine, i comuni o gli enti associativi possono subordinare l’accesso o le quote di compartecipazione alla spesa degli utenti alla verifica della situazione economica del richiedente (verifica dei mezzi).
Questo avviene solitamente per la maggior parte dei servizi offerti, ma vi è una certa variabilità in base al tipo di servizio e al territorio. Con riferimento agli asili nido comunali, ad esempio, si rileva che il 75% degli utenti ammessi sono stati sottoposti alla verifica dei mezzi. A livello territoriale si può osservare una certa variabilità, che indica tendenzialmente un minor utilizzo della verifica al Sud e nelle Isole. Per altri tipi di servizi – meno onerosi per i comuni e meno strutturati – come le attività ricreative, sociali e culturali, gli utenti sottoposti a verifica sono il 13% nell’area famiglia e minori e il 24% fra gli anziani.

Nel 2014 oltre 4 mln di poveri, la metà al Sud. Nel 2014 sono stimate in condizione di povertà assoluta 1,47 milioni di famiglie residenti in Italia (il 5,7% del totale); si tratta di 4,1 milioni di individui (il 6,8% dell’intera popolazione).
Il fenomeno appare più diffuso tra le famiglie residenti nel Mezzogiorno, dove si stimano in condizione di povertà circa 704 mila famiglie (l’8,6% del totale), pari a 1,9 milioni di individui poveri (il 45,5% del totale dei poveri assoluti). Livelli elevati di povertà assoluta si osservano anche per le famiglie con cinque o più componenti (16,4%), soprattutto se coppie con tre o più figli (16%), e per le famiglie con membri aggregati (11,5%); l’incidenza sale al 18,6% se in famiglia ci sono almeno tre figli minori e scende nelle famiglie di e con anziani (4% tra le famiglie con almeno due anziani). L’incidenza di povertà assoluta diminuisce all’aumentare del titolo di studio della persona di riferimento.
Tra le famiglie con stranieri la povertà assoluta risulta più diffusa rispetto a quelle composte solamente da italiani; per queste ultime infatti l’incidenza è pari al 4,3% (in leggero miglioramento rispetto al 5,1% del 2013), contro il 12,9% osservato per le famiglie miste e il 23,4% per quelle composte solamente da stranieri. Al Nord e al Centro la povertà tra le famiglie di stranieri è stimata essere di oltre 6 volte superiore a quella delle famiglie di italiani, nel Mezzogiorno risulta circa tripla.
La legge delega, prosegue l’Istat, “coerentemente con quanto già previsto nella legge di stabilità 2016, pone attenzione prioritaria alle famiglie con minori”. Nel 2014, il fenomeno è stimato interessare 571 mila famiglie con un’incidenza di povertà assoluta pari all’8,4%, superiore a quella rilevata sul complesso delle famiglie residenti (5,7%). Sono 1 milione 45 mila i minori coinvolti, il 10% di quelli residenti nel nostro Paese, contro un valore che per il complesso della popolazione è pari al 6,8%. Il numero di minori poveri assoluti risulta quasi doppio rispetto a quello stimato nel 2011 (523 mila; il 5% del totale) e triplo rispetto a quello del 2008 (375 mila; il 3,7%).
Nonostante l’assegno per il nucleo familiare venga erogato a oltre 230 mila famiglie con tre o più figli minori, il 18,6% delle famiglie di questa tipologia (143 mila) continua a essere in povertà assoluta, per un totale di 375 mila minori.

Giuseppe Catapano: Sanzioni, riscossione no limit

giucatap130Riscossione delle sanzioni senza frontiere in Europa. Per gli stati dell’Unione l’introito viene curato, su richiesta dello stato che ha emesso la decisione, dal paese dove risiede o detiene i beni l’obbligato. È quanto prevede il dlgs 37/2016, pubblicato in G.U. n.60 del 12 marzo scorso, che entrerà in vigore il 27 marzo 2016 e che attua la decisione quadro 2005/214/Gai del Consiglio, del 24 febbraio 2005, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle sanzioni pecuniarie nell’Ue. Il decreto stabilisce le procedure da seguire sia in caso di attività in Italia su richiesta di altro stato dell’unione, sia nell’ipotesi reciproca. Da sottolineare che se da un lato lo stato che cura l’esecuzione ne sostiene anche le spese, dall’altro lato ne fa suo l’introito. In Italia, con riferimento all’esecuzione dei provvedimenti sanzionatori, il bilancio degli incassi risulta essere minimo: non raggiunge nemmeno il 3%.
Nel dettaglio, il provvedimento riguarda la pena pecuniaria (irrogata dal giudice a seguito di condanna); la somma liquidata dal giudice come risarcimento delle vittime, se le stesse non si sono costituite parte civile; la somma dovuta a seguito di condanna alle spese nei giudizi penali e amministrativi; la somma da versare in favore di fondi pubblici o di organizzazioni di assistenza alle vittime. In relazione al testo, già passato al vaglio del parlamento, è emerso come tra le definizioni di «sanzione pecuniaria» non sia stata inserita la «sanzione amministrativa pecuniaria». Per il recupero all’estero di sanzioni comminate in Italia il pubblico ministero dovrà, quindi, trasmettere la decisione sulla sanzione pecuniaria all’autorità dello stato europeo nel quale o si trova la persona condannata o la persona condannata dispone dei beni o dei redditi o, nel caso delle persone giuridiche, dove è stabilita la sede legale.

Giuseppe Catapano: Zalando, arriva la pubblicità

giucatap129Zalando lancia il suo servizio di pubblicità online, chiamato Zalando Media Solutions, dedicato alle aziende che vogliono comunicare sia sul sito del colosso tedesco dell’e-commerce sia su altri siti. La piattaforma, che ha alla base l’analisi dei dati relativi ai consumatori, offre diverse opzioni, dalla display ai video ai social, per raggiungere specifiche audience: oltre ai marchi del mondo della moda, si punta anche su prodotti di bellezza, lifestyle e beni di largo consumo. L’apertura di questa nuova unità è l’ultimo tassello della strategia dell’impresa, che ha come obiettivo costruire un’infrastruttura online e mobile in grado di proporre soluzioni per connettere i clienti, i brand e gli intermediari. Nella stessa direzione va anche la recente acquisizione di Nugg.ad.
«Zalando Media Solutions è il nostro approccio per mettere in contatto i brand con i consumatori e rientra in una strategia che si basa sul connettere le persone con la moda e sul consentire ai marchi, non solo del mondo del fashion, di raggiungere i potenziali clienti. Offriamo alle aziende la possibilità di parlare con audience molto specifiche e premium sia sui siti Zalando sia su altri siti esterni di alta qualità, come per esempio Vogue, Instagram e Facebook», spiega Jerome Cochet (nella foto), senior vice president sales & marketing di Zalando, che ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 2,96 miliardi di euro, in crescita del 33,6% rispetto ai 2,21 miliardi del 2014, con una stima per quest’anno di una crescita del 20-25%. Nel quarto trimestre 2015 gli shop di Zalando hanno registrato oltre 135 milioni di visite mensili, di cui il 60% circa proveniente da dispositivi mobile, per un totale di circa 17,9 milioni di clienti attivi.
«Possiamo offrire il servizio anche a brand al di fuori del mondo della moda, aiutandoli a identificare segmenti di consumatori interessanti: per esempio marchi di prodotti di bellezza, o lifestyle o anche di beni di largo consumo o di auto», osserva il manager.
Nell’ottica di supportare Media Solutions si pone anche l’acquisizione di Nugg.ad alla fine dell’anno scorso, «un’operazione che è un logica conseguenza della nostra strategia perché questa società è leader di mercato nel raccogliere dati sui consumatori, segmentarli e analizzarli per trasformare queste informazioni in audience attrattive che possono essere raggiunte dalle pubblicità dei brand sui diversi siti», continua Cochet.
Il servizio consente quindi di fare campagne pubblicitarie digitali con diversi format, sia per pc sia per dispositivi mobile ed è attivo in Italia, così come negli altri paesi europei dove Zalando è presente, ovvero Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
Che l’azienda stia puntando sul proporsi come piattaforma per tutti gli attori del mondo fashion, lo dimostra peraltro anche l’introduzione di nuovi prodotti come Zalon, un servizio di consulenza che mette in contatto esperti di moda freelance con i consumatori, per guidarli nella messa a punto dei look e nelle scelte d’acquisto sul sito.

Giuseppe Catapano: La procura a 360°

giucatap128La procura ampia rilasciata al difensore gli conferisce il potere di intraprendere qualunque azione inclusa la chiamata in causa di terzo. Lo hanno sancito le Sezioni unite civili della Corte di cassazione che, con la sentenza n. 4909 del 14 marzo 2016, hanno respinto il ricorso di una società chiamata in causa dal difensore di un condominio per delle infiltrazioni d’acqua. L’impresa aveva eccepito l’invalidità della procura alle liti rilasciata dall’amministratore in quanto era solo stata chiamata in causa per manlevare la prima società che si era occupata dei lavori. Ma l’eccezione non ha fatto breccia né in sede di merito né i sede di legittimità. Il Massimo consesso di Piazza Cavour, dopo aver risolto il contrasto di giurisprudenza, ha infatti messo nero su bianco che i poteri del difensore discendono direttamente dalla legge, la procura valendo solamente a realizzare la scelta e la designazione dell’avvocato e a far emergere la relativa (più o meno ampia) eventuale limitazione in base alla volontà della parte. Per la Cassazione da ciò deriva che la procura, ove risulti come nella specie conferita in termini ampi e comprensivi («con ogni facoltà»), in base a un’interpretazione costituzionalmente orientata della normativa processuale idonea a dare attuazione ai principi di tutela del diritto di azione e di difesa nonché di economia processuale (artt. 24 e 111 Cost. ) deve intendersi come idonea ad attribuire al difensore il potere di esperire tutte le azioni necessarie o utili per il conseguimento del risultato a tutela dell’interesse della parte assistita. Ivi ricompresa, pertanto, l’azione di garanzia c.d. impropria, volta come detto a salvaguardare l’interesse della parte mediante la chiamata in causa del terzo, perché risponda in suo luogo o venga condannato a tenerla indenne di quanto risulti eventualmente tenuta a prestare all’attore.

Giuseppe Catapano: Fisco, crediti sbloccati

giucatap127Al via il rimborso d’ufficio dei crediti d’imposta «dimenticati»: l’Agenzia delle entrate rimborserà di propria iniziativa i crediti non dichiarati dai contribuenti ed emergenti dalla liquidazione delle dichiarazioni. Sono però esclusi i crediti delle società e dei soggetti Iva, nonché le dichiarazioni precompilate. È quanto stabilisce una nota interna di via Cristoforo Colombo recentemente inviata alle strutture periferiche, con la quale l’agenzia modifica la prassi seguita fino ad oggi, che prevedeva che il contribuente destinatario della comunicazione centralizzata, inviata dall’amministrazione centrale a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, dovesse rivolgersi all’ufficio per la verifica dell’effettività del maggior credito e per scegliere le modalità di recupero. L’intento dell’Agenzia è di razionalizzare e semplificare le procedure, nel quadro degli impegni assunti con il governo. In questa ottica, l’agenzia è pervenuta alla determinazione di riconoscere direttamente in sede centrale il maggior credito liquidato a favore del contribuente in sede di controlli automatici ai sensi dell’art. 36-bis del dpr 600/73 e 54-bis del dpr 633/72, evitandogli l’accesso in ufficio. L’iniziativa è stata preceduta da una sperimentazione su circa 150 mila dichiarazioni dell’anno d’imposta 2013, le cui liquidazioni avevano evidenziato crediti Irpef e Irap che, a seguito di una verifica effettuata dai centri operativi, sono stati confermati nella quasi totalità. Da qui la decisione di procedere direttamente al rimborso dei crediti, sia per semplificare l’attività amministrativa che per alleggerire gli oneri dei contribuenti e degli uffici. Sotto l’aspetto operativo, considerato che i maggiori crediti riscontrati sono di fatto imputabili alle dichiarazioni relative all’anno 2014, come eccedenza di credito non riportata dall’anno precedente, i rimborsi saranno erogati con riferimento, appunto, all’anno d’imposta 2014, ancorché il riconoscimento del credito e la sua conversione in rimborso riguardino la dichiarazione relativa al 2013.

Giuseppe Catapano: Grand Marnier, Campari rileva il 17% e lancia opa a 8 euro

giucatap126“Grazie all’altissima qualità del prodotto e al riconoscimento su scala internazionale, Grand Marnier arricchisce la nostra esposizione al canale premium tradizionale su tutti i mercati, a beneficio del portafoglio di brand del Gruppo, nonché al canale duty free. In particolare, come principale ingrediente in molti cocktail classici e must have nei classic cocktail bar, Grand Marnier rafforza la nostra strategia di continuare a capitalizzare sul ritorno dei cocktail tradizionali, in particolare negli Stati Uniti”.
E’ questo il commento di Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari, al deal con Grand Marnier. Il gruppo ha infatti raggiunto un accordo con i membri della famiglia azionista di controllo della società quotata francese Société des Produits Marnier Lapostolle (Spml) per acquisire il controllo della società. L’accordo prevede l’acquisizione immediata di azioni iniziali, corrispondenti a 17,19% in piena proprietà, 1,06% in nuda proprietà e 1,54% in usfrutto del capitale di Spml; l`acquisizione dal 2021, attraverso opzioni put e call, di tutte le rimanenti azioni detenute dai membri della famiglia azionista di controllo, corrispondenti al 26,60% in piena proprietà e al 2,24% in nuda proprietà; il lancio di un`offerta pubblica d`acquisto sulle rimanenti azioni di Spml con l`intenzione di acquisire il controllo totale della società.
Nell`eventualità che il risultato dell`offerta pubblica di acquisto porti il gruppo Campari a detenere meno del 50,01% delle azioni e dei diritti di voto di Spml, gli azionisti della famiglia che sono controparti delle ozpioni put e call si sono impegnati a vendere prima del 2021 le loro azioni.
In linea con le condizioni concordate con gli azionisti della famiglia azionista di controllo, il gruppo Campari lancerà un`offerta pubblica d`acquisto a un prezzo di 8,050 euro per azione in contanti (che implica un premio del 60,4%rispetto al prezzo corrente dell`azione), più un earn-out relativo alla potenziale vendita di una proprietà immobiliare a St. Jean Cap Ferrat (Francia) di proprietà di Spml.
Escludendo gli effetti della vendita della proprietà immobiliare e del relativo earn-out, l`equity value totale implicito per il 100% di SpmL sarà 684 milioni, mentre l`enterprise value totale implicito per il 100% di Spml sarà 652 milioni. Infine, contestualmente all`acquisizione delle azioni iniziali in Spml, Campari ha sottoscritto un accordo in esclusiva con la società target per la distribuzione del portafoglio di spirit Grand Marnier a livello mondiale.

Giuseppe Catapano: Siria, Russia ha iniziato il ritiro dei militari

VLADIMIR PUTIN

La Russia ha iniziato questa mattina a ritirare il suo equipaggiamento militare dalla Siria, dopo l’annuncio di ieri del presidente Vladimir Putin sulla fine della missione russa in territorio siriano. “I tecnici alla base aerea” russa in Siria “hanno iniziato a preparare gli aerei per voli di lungo raggio verso le basi della Federazione russa”, ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca in un comunicato, aggiungendo che il personale militare sta caricando equipaggiamenti e materiali sui voli.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu e l’Iran avevano giudicato “positivo” l’annuncio di ieri di Putin sulla conclusione della missione russa in siria. Secondo quanto riferito ieri dalla Casa Bianca, il presidente russo ha evocato per telefono con il suo omologo americano Barack Obama “il ritiro parziale” delle forze russe dalla Siria.
L’opposizione siriana si è rallegrata dell’annuncio sul ritiro della maggior parte delle forze russe dal Paese, ma attende di vederne l’impatto sul terreno. “Noi dobbiamo verificare la natura di questa decisione e il suo significato”, ha dichiarato a Ginevra alla stampa Salem al Meslet, portavoce della delegazione dell’Alto comitato per i negoziati (Hcn), che riunisce i gruppi chiave dell’opposizione impegnati nei negoziati di pace mediati dalle Nazioni unite.
“Il compito affidato al nostro Ministero della Difesa e alle nostre forze armate è stato nel complesso eseguito e dunque ho ordinato al Ministero di  iniziare da domani (oggi, ndr) il ritiro della maggior parte del nostro contingente militare dalla Repubblica di Siria” aveva annunciato Putin.
La decisione di Putin è stata confermata anche da un comunicato del Cremlino, nel quale si spiegava che l’iniziativa ha ricevuto anche il sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad e che di comune accordo è stato deciso che Mosca manterrà una base aerea in Siria per controllare il rispetto del cessate il fuoco in vigore dal 27 febbraio scorso.

Giuseppe Catapano: Appalti, l’Anac, dal 2012 a 2014 a Roma sistematica violazione delle norme

RAFFAELE CANTONE

L’indagine dell’Autorità nazionale anticorruzione ha rivelato che dal 2012 al 2014, all’interno del Comune di Roma, c’è stata  “la sistematica e diffusa violazione delle norme”. Il lavoro dell’Anac “ha palesato il ricorso generalizzato e indiscriminato a procedure prive di evidenza pubblica, con il conseguente incremento di possibili fenomeni distorsivi che agevolano il radicarsi di prassi corruttive”. Il contenuto dell’ultimo capitolo del lavoro degli uomini di Raffaele Cantone, firmato il 10 marzo scorso, è stato anticipato dai quotidiani “Repubblica” e “Messaggero“.
Un’indagine che ha riguardato diversi ambiti: dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli ospizi agli affitti delle case, dalla macellazione della carne alla tutela del verde pubblico, dall’ acquisto di nuovi software alla gestione dei canili.
Secondo la relazione dell’Anac “la gestione delle attività contrattuali di Roma Capitale, nei suoi molteplici aspetti e modalità, non è conforme ai principi di buon andamento e di imparzialità dell’ amministrazione sanciti dall’ articolo 97 della Costituzione”. Per questo “si riscontrano ricadute negative sulla qualità delle prestazioni e sull’ incremento dei costi, nonché sulla lesione della concorrenza, come effetto della sottrazione alle regole di competitività del mercato di una cospicua quota di appalti, affidati per la maggior parte senza gara”.