Il vertice informale straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Ue sulla crisi migratoria si è concluso alle 0,30 di oggi 8 marzo con un accordo di principio con la Turchia, che prevede in particolare un meccanismo per scoraggiare, e virtualmente far cessare, le entrate illegali dei migranti in Grecia, e da lì, via la “rotta balcanica” negli altri paesi dell’Ue. I Ventotto hanno accolto in gran parte il nuovo piano presentato dal premier di Ankara, Ahmed Davutoglu, restando ambigui solo su un punto: il sostegno che la Turchia chiedeva per la creazione di “zone sicure”, protette militarment. Di Fatto, comunque, l’intesa è fatto un modo per prendere tempo fino al prossimo vertice del 17 e 18 marzo. Il premier Matteo Renzi, al termine del summit, ha parlato di “piccolo passo avanti” e ha aggiunto:”molto resta da fare”, mentre per la cancelliera tedesca Angela Merkel si tratta di “un’intesa sui principi generali che dovranno essere tradotti in iniziative”. Fonti Ue indicano un endorsement al meccanismo di reinsediamenti ‘uno a uno’ proposto dalla Turchia, alla roadmap per Schengen e agli aiuti umanitari alla Grecia, ma la sostanza resta ancora tutta da mettere nero su bianco. E’ stato duro il negoziato tra i 28 leader europei di fronte alla nuova proposta di Ankara, che ha chiesto altri tre miliardi. Una richiesta concordata all’ultimo minuto dal premier Ahmet Davutoglu con Merkel e il premier olandese Mark Rutte nella notte che ha preceduto il vertice Ue. L’intesa di principio prevede innanzitutto che, a partire dall’inizio di giugno, la Turchia si riprenda tutti i migranti “economici” (quelli che non hanno diritto alla protezione internazionale) che sono arrivati in Grecia dopo aver attraversato illegalmente la frontiera. Inoltre, saranno rimandati indietro, a spese dell’Ue, anche i profughi che avrebbero diritto alla protezione internazionale (siriani compresi) ma che sono approdati illegalmente nelle isole greche dell’Egeo partendo dalle coste turche. Si vuole creare chiaramente un meccanismo deterrente. Il messaggio che si vuole dare è che ai siriani conviene di più restare ad aspettare nei campi profughi che affidarsi ai trafficanti per la traversata verso le isole dell’Egeo. I richiedenti asilo rinviati dalle isole greche in Turchia saranno accolti nei campi profughi gestiti dalle agenzie Onu e finanziati dall’Ue. E per ogni siriano riportato in Turchia, l’Ue si impegna ad accogliere in un suo Stato membro, in applicando i programmi volontari di reinsediamento, o “resettlement”, un altro rifugiato siriano, prelevandolo direttamente proprio dai campi profughi turchi. Secondo calcoli molto approssimativi, fatti da fonti della Commissione europea, questo meccanismo di scambio dovrebbe riguardare circa 10.000 siriani, dopo di che ci si attende che il fenomeno delle traversate verso le isole dell’Egeo cessi quasi del tutto.La Turchia si impegna anche a riprendere sul suo territorio tutti i migranti che saranno salvati o comunque recuperati nel mar Egeo dalle navi di Frontex, l’Agenzia Ue per le frontiere esterne, e da quelle della missione Nato di supporto. In cambio, Ankara chiedeche l’Ue raddoppi i finanziamenti diretti per i rifugiati ospitati nei campi profughi turchi, da 3 a 6 miliardi di euro di qui al 2018 (1/3 a carico del bilancio comunitario, 2/3 a carico degli Stati membri). Questo punto è menzionato nelle conclusioni del vertice, ma senza precisare la cifra aggiuntiva di 3 miliardi di euro. In secondo luogo, c’è un accordo per l’accelerazione (a fine giugno invece che a ottobre-novembre) della liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi che viaggiano nell’area Schengen. Entro maggio la Commissione europea farà in questo una proposta, che dovrà poi essere approvata dal Consiglio Ue e dall’Europarlamento. Ankara, inoltre, vorrebbe vedere progressi più rapidi nel processo negoziale – a lungo bloccato o pesantemente frenato – verso l’adesione della Turchia all’Ue.
Giorno: 9 marzo 2016
Giuseppe Catapano: 8 marzo, Ocse, discriminare le donne costa 12.000 miliardi di dollari di pil mondiale
Le disparità di genere nella società e nel mondo del lavoro hanno un impatto “sostanziale” sull’economia globale, con un costo in termini di reddito di circa 12 mila miliardi di dollari, pari al 16% del Pil mondiale. Lo calcola il Centro per lo sviluppo dell’Ocse, in uno studio pubblicato in occasione della giornata della donna. La discriminazione nei confronti delle donne, sottolinea la presentazione dello studio, genera un duplice effetto negativo, perché”riduce sia il livello del capitale umano femminile, sia la partecipazione alla forza lavoro e la produttivita’ totale”. Se si riuscisse ad eliminarla e a raggiungere la parità di genere, calcola sempre l’Ocse, nel 2030 il reddito pro capite medio mondiale arriverebbe a 9.142 dollari, ben 764 dollari in più di quello che si potrebbe ottenere se i livelli di discriminazione restassero quelli odierni. Un effetto che sarebbe benefico soprattutto per i Paesi meno sviluppati, che oggi subiscono piu’ pesantemente l’impatto della limitata partecipazione femminile al mondo del lavoro sul loro reddito nazionale. Per questi motivi, conclude l’organizzazione parigina, “eliminare la discriminazione verso le donne e promuovere le pari opportunità sono sia scelte economicamente intelligenti, sia leve importanti per una crescita sostenibile ed inclusiva”.
Giuseppe Catapano: Roma, ricorsi tributari pilotati. Arrestati professionisti
Dalle prime luci dell’alba, oltre 100 Finanzieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo, su ordine della Procura della Repubblica di Roma, una vasta operazione volta alla cattura dei responsabili di un sodalizio criminale che, dietro lauto compenso, garantiva ai contribuenti colpiti dagli accertamenti del Fisco di uscire vittoriosi nei ricorsi presentati innanzi alle Commissioni Tributarie o di ottenere consistenti sgravi di imposte dagli Uffici Finanziari. Coinvolti giudici tributari, dipendenti dell`Amministrazione Finanziaria, avvocati, consulenti e commercialisti.
Giuseppe Catapano: Attesa per il rientro delle salme dei tecnici uccisi in Libia
Dovrebbero rientrare oggi in Italia, dopo una lunga serie di ritardi e intoppi, le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, i due tecnici italiani presi in ostaggio e uccisi in Libia durante un trasferimento. Al momento i corpi si trovano a Tripoli a disposizione delle autorità locali. Sulla ancora confusa dinamica dei fatti indaga la Procura di Roma e qui, presso l’Istituto Legale del Policlinico Gemelli, dovrebbe essere eseguita l’autopsia subito dopo l’arrivo delle salme in Italia.
Giuseppe Catapano: Usa 2016, domina Trump ma Idaho a Cruz; Clinton battuta in Michigan
Donald Trump sbaraglia la concorrenza alle primarie repubblicane del Michigan, del Mississippi e delle Hawaii, ma Ted Cruz si aggiudica l’Idaho. Hillary Clinton trionfa nello stato della magnolia ma arranca in Michigan contro Bernie Sanders che vince con due punti di vantaggio e riapre la partita per la nomination democratica.
“Grazie Hawaii”, ha immediatamente ‘twittato’ il miliardario newyorkese. “Ho prevalso nonostante i 38 milioni di dollari in valore di orribili bugie”, è stato, invece, il commento di Trump nel suo resort di golf a Jupiter, in Florida, galvanizzato dalla vittoria, dopo le gaffe e le sconfitte di sabato scorso in Kansas e Maine. Esibendo prodotti del brand Trump, vini e bistecche compresi, ha scimmiottato Ted Cruz perché sostiene di essere l’unico in grado di batterlo “ma raramente ci riesce” mentre Marco Rubio, in versione “ostile” non ha funzionato.
Hillary Clinton, parlando ai supporter a Cleveland, non ha fatto alcun riferimento ai risultati ma ha attaccato i repubblicani. “Mentre la retorica scende sempre più in basso, la posta in gioco in queste elezioni diventa sempre più alta. La corsa per la presidenza non dovrebbe essere fatta di insulti bensì di risultati”, ha dichiarato l’ex Segretario di stato ma le sue parole sono state totalmente oscurate dal contemporaneo intervento del miliardario americano che ha tenuto banco per oltre un’ora. Al partito degli anti-Trump resta un’unica chance, la prossima settimana, quando si voterà nella Florida di Rubio e nello stato governato da John Kasich, l’Ohio, per fermare la corsa del tycoon newyorchese e rinviare la decisione sulla nomination alla convention di luglio.
Giuseppe Catapano: Primarie, il Pd fa quadrato sul caso Napoli
“Se ci sono singoli episodi discutibili, gli organi di garanzia li esamineranno, ed eventuali atteggiamenti impropri saranno duramente puniti” ma non si arriverà all’annullamento delle primarie del Pd a Napoli perché “eventuali singoli episodi non inficiano il risultato”. Lo dice il presidente del Pd, Matteo Orfini, in una intervista alla Stampa. “Tutte le segnalazioni – assicura – saranno verificate nel merito. Ma solo a scegliere in tre in una stanza non si corrono rischi. E` chiaro che se decine di migliaia di persone vanno a votare, non essendo noi il Viminale, qualche incidente può esserci”.
“Le primarie – sottolinea Orfini – sono state una bella giornata di democrazia. Non capisco perché un minuto dopo ci debba essere chi, anche dentro al mio partito, mette in discussione la loro efficacia e legittimità”. Quanto alle parole di Roberto Speranza della minoranza Pd che ha considerato offensive le parole di Orfini sull`affluenza maggiore nel 2013 perché “c`erano le truppe cammellate dei capibastone poi arrestati”, il presidente del Pd dice: “Mi sembra ci sia una certa cinica meschinità nel raccontare l`affluenza a Roma come se non ci fosse stata Mafia capitale. Segnalo a Roberto Speranza che, mentre lui s`è guardato bene dall`occuparsi delle vicende romane, siamo passati nei sondaggi dal 16 al 30%”.
Alla domanda se teme che la minoranza non appoggi davvero i candidati Pd alle elezioni amministrative, Orfini risponde: “Non voglio nemmeno prendere in considerazione l`ipotesi, ma rilevo che nel momento in cui dovremmo buttarci in campagna elettorale inizia una discussione lunare sul congresso anticipato e se il segretario debba essere o meno candidato premier. Cosa c`entra con l`agenda delle città e i bisogni del Paese?”.
“Noi ci siamo impegnati moltissimo per garantire massima correttezza alle primarie anche attraverso strumenti nuovi. Se verranno accertate singole responsabilità saranno presi provvedimenti rigorosi. Gli organismi competenti, inoltre, presteranno massima attenzione al ricorso ma non saranno 30 persone ad inficiare la partecipazione di 30mila napoletani”, dice invece il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani intervistata dall’Unità.
“Abbiamo Commissioni di garanzia a livello nazionale e a livello locale – ricorda – e come è già avvenuto in altri casi, su specifiche contestazioni, saranno loro a decidere quali provvedimenti adottare, ma saranno sicuramente rigorosi e duri”.
“Sono sinceramente dispiaciuta – afferma Serracchiani – da questa polemica” della minoranza “perché credo che prima di ogni altra cosa e tutti insieme avremmo dovuto ringraziare i nostri volontari che ancora una volta hanno permesso di svolgere la festa democratica delle primarie. Trovo ingiuste le parole di Roberto Speranza anche tenuto conto del lavoro che stiamo facendo sui territori per le elezioni amministrative e l`enorme impegno che ci stanno mettendo i nostri candidati”. Serracchiani non teme che le vicende di Napoli possano minare le stesse primarie: “No, nel modo più assoluto. Sono uno strumento imprescindibile per la scelta dei candidati. Siamo stati i primi a utilizzarle e continueremo a farlo. A volte possono capitare episodi spiacevoli, anche gravi, che condanniamo con fermezza, ma non possiamo rinunciare a quello che resta un esercizio di partecipazione e democrazia”.
Giuseppe Catapano: Pin unico per accedere alla p.a.
Dal 15 marzo un Pin unico per accedere ai servizi della p.a. Dalla prossima settimana infattiInfoCert, Poste Italiane e Timrenderanno disponibili le prime identità digitali nell’ambito del nuovo Sistema pubblico per l’identità digitale (Spid). Le aziende sono i primi tre soggetti accreditati da Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, per essere «Identity trust provider», in grado di rilasciare ai cittadini e alle imprese le identità digitali, gestendo in totale sicurezza l’autenticazione degli utenti. Il progetto è stato presentato dal ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, e dagli amministratori delegati di Poste Italiane, Francesco Caio, di Tim, Marco Patuano, e di Infocert, Danilo Cattaneo, assieme al numero uno dell’Agenzia per l’Italia digitale, Antonio Samaritani.
Spid permetterà di accedere con credenziali uniche ai servizi online delle pubbliche amministrazioni aderenti. Si partirà con gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione, durata 18 mesi. E cioè Inps, Inail, Agenzia delle entrate, i comuni di Firenze, Venezia e Lecce e le regioni Toscana, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria e Marche. Ma l’auspicio dell’Agid e del governo è che Spid possa presto attrarre anche i soggetti privati interessati a consentire alla propria clientela un accesso veloce e soprattutto sicuro ai propri servizi online. Entro giugno dovrebbero essere oltre 600 i servizi a cui si potrà accedere tramite Spid.
