Dopo la campagna istituzionale con l’inventore del web Tim Berners Lee e i conduttori tv Pif e Fabio Fazio, per il pacchetto «Impresa Semplice» Tim punta sul volto di Davide Oldani. Un imprenditore oltre che chef, che da domani sarà testimonial dell’azienda di tlc con l’incarico di raccontare anche sul web (canale che assorbe il 15% degli investimenti del gruppo) e in pillole il suo rapporto con la tecnologia Cloud come valore aggiunto negli affari.
Di contro il maestro della cipolla caramellata ha assicurato che farà entrare il brand nella sua insegna storica D’O a Cornaredo (Milano), oggi al restyling. «Il supporto tecnologico nella casa gourmet che stiamo ripensando è affidato a Tim, mentre con Samsung abbiamo realizzato una carta dei vini digitale», spiega Oldani a ItaliaOggi. «Sempre pensando alla tecnologia ho disegnato personalmente delle sedie con un vano per i device dei clienti. Amo la tavola senza telefonini in vista. Mangiare, secondo la mia filosofia, è un rito per guardarsi negli occhi».
L’incontro tra lo chef e Telecom (che ha appena rilanciato le politiche di marca sotto il logo a ombrello Tim) risale al World business forum di Milano, lo scorso anno. «Ci ha colpito la sua storia imprenditoriale che è andato a raccontare anche ad Harvard», rivelano Enrico Trovati, responsabile Business Marketing di Tim, e Gaetano di Tondo, responsabile business communication. «Come imprenditore incarna i valori della qualità». Ma nella scelta del testimonial ha pesato anche la notorietà del maestro ai fornelli, capace di farsi interprete dei nuovi bisogni della piccola e media azienda. «Il nostro portafoglio di offerte fino a oggi è sempre stato riconosciuto per la telefonia e la connettività, cose semplici da spiegare. E per le imprese il marchio è stato tipicamente legato alla telefonia fissa», sottolinea Trovati. «Oggi con Tim Impresa semplice proponiamo diversi servizi tecnologici basati su Cloud, spesso più facili da usare che da comunicare. Oldani imprenditore è la chiave per spiegare alle aziende famose o meno il valore aggiunto di questi supporti di business».
Lo chef lombardo, che ha accettato il suo ruolo da testimonial con Tim «perché ha idee semplici come la mia cucina», ammette di non essere un fan incondizionato della tecnologia come la si pensa oggi tra blog, fotografie dei piatti e social. «Se avessi ascoltato chi dieci anni fa mi diceva di investire su un sito avrei buttato molti soldi e tolto traffico al mio ristorante. Ma, certo, un buon 10% del risultato del mio lavoro è tra cucina e hi-tech. Ai miei esordi avevo un foglio Excel per calcolare l’andamento dell’azienda, oggi la parte gestionale è informatizzata e la tecnologia è la base per far spazio all’artigianalità. Con il Cloud ho liberato spazi occupati da cose inutili».
La campagna, girata da Indiana Production tra i grattacieli di Porta Nuova a Milano e la cucina dello chef, sarà diffusa da domani su tv nazionali, cinema, aeroporti, stazioni, affissioni, radio e web. Su questi ultimi due mezzi Oldani sarà affiancato da altri imprenditori e personale di aziende clienti di Tim Impresa Semplice. Le storie sul ruolo della tecnologia di Tim nel business, saranno diffuse sul canale Youtube, sul sito e sulle pagine Facebook e Twitter di Tim Impresa Semplice, ma anche negli aeroporti.
Intanto a maggio lo chef inaugurerà il nuovo ristorante D’O, «concepito come una casa con una grande cucina da 250 metri quadrati, un tinello, stanza dove sono cresciuto, oltre a un salotto e a una veranda. Sarà un luogo per gustare la tradizione delle materie prime», racconta. Le sedie Hi-tech che fungeranno da portaoggetti «sono state realizzate da Riva1920», conclude, «e stiamo studiando qualcosa per presentarle al Salone del Mobile».