Giuseppe Catapano: Pedofilia, Pell nega responsabilità

giucatap29Il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l’Economia, ha concluso, ieri notte, la quarta e ultima audizione davanti davanti alla Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse (“Commissione reale sulle Risposte istituzionali agli Abusi sessuali sui Minori”), in video-collegamento dall’albergo Quirinale di Roma. Le audizioni sono durate in tutto oltre 18 ore.
Dopo la “pubblica accusa”, ieri sono stati gli avvocati di parte di alcune vittime di abusi sessuali del clero a porre le domande al porporato australiano. Pell negli anni scorsi era già comparso due volte davanti a questa commissiona governativa. Il porporato ha peraltro respinto l’accusa di aver tentato di comprare il silenzio di una vittima, David Ridsdale, nipote di un prete pedofilo seriale, Gerald Ridsdale, definendo “un errore” la scelta di accompagnare quest’ultimo al tribunale, nel 1993, che gli fu richiesta dai superiori.
A conclusione dell’audizione il cardinale ha rilasciato una breve dichiarazione alla stampa affermando: “Spero che la mia testimonianza abbia contribuito un po’ nella guarigione e nell’avanzamento della situazione”.
“La Chiesa ha curato più se stessa che i bambini oltraggiati!”. Questa è stata la contestazione rivolta al cardinale George Pell che nel corso dell’audizione ha ammesso che “la Chiesa troppo spesso non si è adeguatamente preoccupata dalle vittime di abusi”. Poi il porporato ha confidato alla Commissione reale d’inchiesta sugli abusi, collegata in streaming: “ho letto molte storie di ragazzi abusati. Sono racconti strazianti e mi sento profondamente addolorato per loro. Molti di questi si sono ammalati per tutta la vita”.
Ma proprio le vittime, presenti per la quarta volta nella Sala Verdi dell’Hotel Quirinale, hanno rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti definendo Pell “bugiardo e disonesto”. Un’altra vittima, Philippe Nagle, ha aggiunto: “Noi siamo qui per ascoltare la verità di George Pell, riteniamo che siamo stati ingannati e che lui non sia onesto”. “George – ha aggiunto – deve vivere con il peso delle sue responsabilità. Dovrebbe dimettersi ma non è questo che chiediamo: la cosa riguarda il Vaticano, la Polizia Vittoriana, e la Commissione Reale”.
Tre delle quindici vittime australiane di preti pedofili, a Roma in questi giorni per assistere alle testimonianze in video-collegamento con l’Australia del cardinale George Pell davanti alla commissione governativa sugli abusi sessuali sui minori vengono ricevuto questa mattina da un membro della pontificia commissione per la tutela dei minori istituita da Papa Francesco. In mattinata è previsto anche un incontro privato tra le vittime e lo stesso Pell. Il porporato ha peraltro precisato, ieri, di aver fatto pervenire questi giorni al Papa, che aveva incontrato per un’udienza di tabella relativa al suo incarico di ministro dell’Economia, una sintesi delle sue testimonianze, ma di non aver discusso con lui delle sue testimonianze. Le vittime hanno chiesto di incontrare il Papa, il Vaticano non ha fornito una risposta ufficiale.

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