Giuseppe Catapano: Lavoro, a gennaio quasi 100 mila dipendenti fissi in più. Disoccupazione stabile. Poletti ringrazia gli imprenditori

giucatap938Secondo lIstat la situazione del mercato del lavoro va stabilizzandosi: il tasso di disoccupazione è sostanzialmente invariato dalla fine dell’estate, l’occupazione è in crescita grazie soprattutto a un aumento dei lavoratori a tempo indeterminato e l’inattività cala. A gennaio infatti il tasso di disoccupazione si attesta all’11,5%, rispetto all’11,4% del mese di dicembre, mentre, dopo il calo di dicembre, gli occupati aumentano di 70 mila unità (+0,3%). La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99 mila, +426mila sul 2015), mentre calano quelli a termine (-28 mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento degli occupati riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Su base annua il numero di occupati è in crescita dell’1,3% (+299 mila).
Secondo l’Istat, la sostanziale stabilità della disoccupazione nell’ultimo mese è sintesi di un calo per gli uomini (-2,6%) e di un aumento per le donne (+3,3%). Il tasso di disoccupazione diminuisce di 0,3 punti percentuali per la componente maschile attestandosi all’10,9%, mentre aumenta di 0,3 punti per quella femminile arrivando all’12,4%.
A gennaio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,4% (-63.000). Il calo è determinato dalla componente femminile e riguarda soprattutto le persone tra i 50 e i 64 anni. Il tasso di inattività scende al 35,7% (-0,1 punti percentuali).
Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo novembre 2015-gennaio 2016 si registra il calo delle persone inattive (-0,3%, pari a -43.000) a fronte di un lieve incremento dei disoccupati (+0,3%, pari a +9.000) e una sostanziale stabilita’ del numero delle persone occupate.

Disoccupazione giovanile al 39,3%. A gennaio sale la disoccupazione giovanile: il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 39,3%, in crescita di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,0% (cioè un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza è in lieve calo (-0,1 punti) rispetto a dicembre. Nell’ultimo mese cala tra i 15-24enni il tasso di occupazione (-0,5 punti) e cresce il tasso di inattività (+0,6 punti). Nella classe di età 25-34 anni si registra nell’ultimo mese una crescita del tasso di occupazione di 0,2 punti percentuali mentre il tasso di disoccupazione e quello di inattività diminuiscono di 0,1 punti.

Renzi: in due anni mezzo milione di posti in più. “Il boom del jobs act è impressionante. Nei due anni del nostro Governo abbiamo raggiunto l’obiettivo di quasi mezzo milione di posti di lavoro stabili in più”. Lo scrive su Facebook, il premier Matteo Renzi aggiungendo che “l’Inps ricorda come siano aumentati i contratti a tempo indeterminato nel 2015 di qualcosa come 764.000 unità”.

Poletti: grazie ad aziende e imprenditori. “Un grande risultato. Sono felice per tutte queste persone e per le loro famiglie”. E’ questo il commento affidato a una nota di Giuliano Poletti, ministro del lavoro e delle politiche sociali, ai dati Istat sull’occupazione a gennaio. “Ringrazio tutte le aziende e gli imprenditori che hanno avuto fiducia in se stessi e nel futuro – aggiunge Poletti – e si sono assunti la responsabilità di promuovere nuovo lavoro. Le riforme sono essenziali e il Governo le ha fatte, ma senza l’impegno responsabile di tutta la comunità nazionale i risultati sarebbero meno significativi”. “L’impegno per dare una opportunità a chi non l’ha ancora avuta, e sappiamo bene che sono tanti – spiega Poletti – continua a essere l’obiettivo del nostro lavoro, tutti i giorni”.
“Stiamo facendo una valutazione” sui voucher, ha poi fatto sapere il ministro, a margine di un convegno organizzato dall’ Inail. “La chiuderemo rapidamente. Ma credo che in qualche settimana faremo un intervento per stringere i bulloni”. In merito alla possibilità che l’intervento possa essere di tipo legislativo Poletti ha aggiunto che “vedremo quello che serve perché non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca e nei voucher ci sono alcuni elementi positivi come l’emersione del sommerso, poi ci sono comportamenti illegali e sono questi quelli che bisogna eliminare”.
“In qualche settimana penso che saremo in grado di intervenire”, ha concluso Poletti.

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