Per la metà delle imprese manifatturiere che hanno aumentato l’occupazione tra gennaio e novembre 2015 gli esoneri contributivi hanno svolto un ruolo fondamentale per la crescita dei posti di lavoro. Nei servizi, la quota di imprese che hanno ritenuto tale novità normativa “molto” o “abbastanza” rilevante è pari al 61%.
E’ quanto si legge nel “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi” dell’Istat, in cui si sottolinea che il nuovo contratto a tutele crescenti sembra invece aver esercitato un ruolo meno rilevante, ma pur sempre positivo: il 35% delle imprese manifatturiere lo ha giudicato molto o abbastanza importante, contro il 49,5% delle imprese dei servizi.
Considerando le imprese che hanno aumentato lo stock di occupazione nel corso del 2015, nel settore manifatturiero l’assunzione di nuovo personale è stata guidata prevalentemente dalla domanda, interna ed estera; nei servizi appare molto più rilevante la sola domanda interna. In entrambi i comparti l’influenza esercitata dai fattori di natura aziendale ai fini dell’assunzione di nuovo personale è molto più limitata.
Le imprese non hanno rilevato ostacoli significativi all’aumento dell’occupazione aziendale nel corso del 2015. Nella manifattura, tra i fattori indicati più frequentemente si segnalano l’incertezza sulle prospettive di domanda (circa il 39% delle imprese), seguita dalla percezione di un costo del lavoro eccessivo (33%). Quest’ultimo fattore rappresenta l’ostacolo più diffuso al reclutamento di nuovo personale anche per le imprese dei servizi (31,3%).