Giuseppe Catapano: Rapimento Abu Omar, l’Italia condannata dalla Corte di Strasburgo

giucatap871L’Italia è stata condannata dalla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo per il rapimento avvenuto nel 2003 a Milano dell’imam Abu Omar, che fu consegnato alla Cia e poi portato in Egitto dove fu detenuto e torturato.

Secondo la Corte le autorità italiane erano a conoscenza che Abu Omar era stato vittima di un’operazione di ‘extraordinary rendition’ nel 2003, a Milano, da parte della Cia e approfittarono del segreto di Stato per garantire l’impunità ai funzionari responsabili del rapimento dell’ex imam. “L’inchiesta e il processo – proseguono i giudici – non hanno portato alla punizione dei responsabili cosicché alla fine dei conti c’è stata un’impunità”. L’ex imam di Milano, Abu Omar, il cui vero nome è Mustafa Osama Nasr Hassn, attualmente 53enne, era arrivato in Italia  nel 1998 e nel 2001 aveva ottenuto lo status di rifugiato. Fu prelevato a Milano nel febbraio 2003 e trasferito nella base militare di Aviano da dove un aereo militare lo trasportò al Cairo. In Egitto fu torturato, interrogato e liberato nell’aprile 2004 in cambio dell’impegno a tacere sulle sue condizioni.
Il giudici di Strasburgo hanno giudicato l’Italia responsabile di numerose violazioni dei diritti umani, in particolare il divieto della tortura e il diritto al rispetto della vita familiare. La corte ha stabilito che l’Italia dovrà pagare 70mila euro a Nasr e 15mila a sua moglie per danni morali.

Lascia un commento