Franceschini due anni dopo: “Cultura e turismo al centro dell’azione di governo”

A cura di: Giuseppe Catapano

DARIO FRANCESCHINI

Il bilancio della cultura tornato dopo otto anni sopra i due miliardi di euro, l’ArtBonus stabilizzato e reso permanente, l’istituzione dei 20 musei autonomi guidati da altrettanti direttori selezionati con bandi internazionali, e la profonda riforma del sistema culturale statale che ha reso musei e luoghi della cultura servizi pubblici essenziali. E ancora: la nascita della ‘Capitale italiana della Cultura’, fino ai successi delle domeniche gratuite e il record assoluto dei 43 milioni di visitatori dei musei e dei siti archeologici statali nel 2015. Sono alcune delle principali azioni del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, guidato da Dario Franceschini, realizzate in questi primi due anni di governo. “Cultura e turismo sono tornati al centro dell’azione di governo”,  sintetizza il titolare del dicastero.  All’elenco vanno aggiunti l’istituzione dei ‘caschi blu’ della cultura, a servizio della comunità internazionale, la rinascita di Pompei e gli importanti investimenti per il Sud, fino alla recente e attesa nuova legge sul cinema. Dati in crescita anche per il turismo, grazie all’aumento delle presenze internazionali e una domanda interna che torna a crescere, oltre ad un impegno sempre più considerevole sul fronte del turismo sostenibile e digitale. L’elenco prosegue con la riapertura del  Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, insieme alla giornata interamente dedicata al jazz, la restituzione al pubblico degli splendidi affreschi della Villa dei Misteri di Pompei, il raddoppio del percorso della Reggia di Caserta.

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