Giuseppe Catapano: Sanità, interrogato Rizzi sulle tangenti in Lombardia. Il legale: “Chiarito tutto”

giucatap819Interrogatori di garanzia oggi in carcere per i presunti ‘protagonisti’ della tangentopoli lombarda sulla sanita’. L’attesa era soprattutto per quello che avrebbe detto al Gip Fabio Rizzi, il ‘braccio destro’ del governatore Roberto Maroni arrestato martedì con l’accusa di avere truccato appalti nella sanità e di avere quindi favorito l’azienda di Arcore Odontoquality in cambio di una tangente da 50.000 euro.  “Rizzi ha chiarito tutta una serie di circostanze, tutto quello che riguarda l’impianto accusatorio. Ha fatto lunghe dichiarazioni e sono intervenute domande a chiarimento ma non ha fatto ammissioni”, ha spiegato il suo legale, Monica Alberti, al termine dell’interrogatorio durato circa 2 ore nel carcere di Monza. L’avvocato ha chiesto la detenzione domiciliare. Si è “difeso e ha chiarito tutta una serie di circostanze. Ha chiarito punto per punto”, ha insistito l’avvocato Alberti aggiungendo che con il suo assistito non ha parlato delle vicende politiche, ma sicuramente Rizzi “è consapevole che politicamente è finito, non mi ha chiesto nulla, in questo senso, ma ha chiesto della sua compagna, di suo padre, tutto sommato è sereno, è molto lucido, un po’ stanco per le condizioni in cui si trova. Rizzi è concentrato sulla vicenda processuale”. Dalle intercettazioni intanto emerge che l’esponente leghista e assessore alla Salute nella giunta guidata da Roberto Maroni veniva soprannominato “allevatore di maiali” o “allevatore di polli”. Ad appellarlo in questo modo “in più occasioni” erano Paolo Longo, il suo braccio destro, anch’egli arrestato, e l’imprenditore Stefano Lorusso, pure tra i destinatari dell’ordinanza cautelare.”Farò chiarezza su tutto, ho fiducia nella magistratura”, ha fatto eco dal carcere milanese di San Vittore dove è stata sentita per rogatoria dal Gip Luigi Gargiulo, Maria Paola Canegrati, la zarina dell’odontoiatria lombarda, secondo il proprio legale, Leonardo Salvemini. Anche in questo caso il  difensore ha presentato istanza in cui chiede gli arresti domiciliari per quella che viene considerata dagli inquirenti una delle promotrici dell’associazione a delinquere che avrebbe inquinato diversi appalti.

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