Giuseppe Catapano: Apple sfida Fbi e governo Usa, no a informazioni sull’iPhone del killer di San Bernardino

giucatap810Il Dipartimento di Giustizia Usa pretende che Apple agevoli le indagini sulla strage di San Bernardino sbloccando il dispositivo utilizzato da un sospettato. L’amministratore delegato Tim Cook fa sapere tuttavia che il colosso si opporrà a tale richiesta.
In una lettera destinata agli utenti e postata sul sito di Apple, Cook definisce la richiesta del governo “un passo senza precedenti che minaccia la sicurezza dei nostri utenti, con coinvolgimenti che vanno al di là del mero caso legale”.
L’ordine da Washington rappresenta l’apice del lungo contenzioso tra il governo e il colosso di Silicon Valley sulla privacy e la sicurezza.
Il giudice federale Sheri Pym ha appoggiato il Dipartimento di Giustizia, che ha richiesto il decrittaggio delle misure di sicurezza dell’iPhone 5c utilizzato da Syed Rizwan Farook, l’uomo che con la moglie uccise 14 persone a San Bernardino in un attacco di matrice jihadista. Tali misure hanno infatti impedito agli agenti federali di accedere al contenuto del dispositivo.
Apple da parte sua ha dichiarato di aver supportato l’indagine dell’Fbi adempiendo ai mandati di perquisizione e di comparizione. Secondo il colosso di Cupertino tuttavia, il governo al momento esige una nuova versione del software Apple per bypassare le misure di sicurezza. Cook ha sottolineato che l’ordine del Dipartimento di Giustizia chiede “qualcosa che al momento non abbiamo e che consideriamo troppo pericoloso da creare. Il governo ci sta chiedendo di hackerare i nostri stessi utenti e indebolire il sistema di sicurezza che ci è costato anni di ricerca e che protegge i nostri clienti. E’ una richiesta senza precedenti”.
Nella lettera Apple ha messo inoltre in discussione l’All Writs Act del 1789 di cui si è avvalso il governo per “giustificare l’abuso di autorita’”. “Il coinvologimento del governo è da brividi. Se può appellarsi al All Writs Act per rendere accessibili gli iphone, avrà il potere di accedere al dispositivo di chiunque e di analizzarne i dati”.

Giuseppe Catapano: Migranti, Mattarella, è urgente un politica unitaria della Ue

SERGIO MATTARELLA

“Le tragedie” dei migranti “impongono, a livello europeo, l’esigenza e l’urgenza di una politica unitaria, coordinata ed efficace”. Sergio Mattarella interviene al Consiglio dei governatori dell’Ifad e torna sulle “angosciose vicende di questo periodo, di cui l’esodo di decine di migliaia di siriani verso la Turchia e l’Europa è solo l’ultima, drammatica testimonianza” e sottolinea che tali vicende come le crisi alimentari e le vicende profughi nel loro complesso, “confermano l’urgenza di sforzi comuni per rimuovere alla radice le cause di un fenomeno epocale che coinvolge milioni di persone”. Serve uno sforzo di solidarietà perché salvare vite umane, come fa orgogliosamente l’Italia, e’ un dovere morale di qualunque società che voglia definirsi libera e democratica. Ma gli interventi umanitari da soli non sono sufficienti, serve una politica coordinata di tutta l’Europa.
“Da un lato occorre fare perno sull’intelligente governo del fenomeno migratorio mentre, dall’altro, occorre agire sull’immediata e parallela azione di supporto a uno sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo, per offrire la speranza di un futuro migliore a intere popolazioni e, di conseguenza, al pianeta”. Il capo dello Stato si è detto certo che “l’Unione europea, e l’Italia in prima linea, farà la sua parte. Ma è essenziale il ruolo delle leadership dei paesi in via di sviluppo”.

Giuseppe Catapano: Con le Olimpiadi 2024 a Roma il pil del Lazio crescerebbe del 2,4%

giucatap808Le eventuali Olimpiadi a Roma nel 2024 porterebbero, nel periodo di cantiere (2017-2023), a un aumento del pil del Lazio, inclusa la Capitale, pari a oltre il 2,4% con una media annua intorno allo 0,4%.
E’ quanto si legge nel dossier di candidatura di Roma 2024. Si tratta di una “accelerazione di crescita significativa rispetto allo scenario più probabile in assenza delle Olimpiadi”, spiega l’analisi di impatto, aggiungendo che gli effetti netti sul valore aggiunto del Lazio risultano pari a circa 4 miliardi di euro, di cui 3,3 nel territorio metropolitano di Roma.
L’effetto occupazionale stimato è di circa 177.000 unità di lavoro in tutto il periodo di cantiere (2017-2023). Secondo il dossier, 48.000 saranno direttamente collegate ai lavori preparatori dei Giochi. Nel decennio successivo alle Olimpiadi, inoltre, il modello economico utilizzato proietta un incremento dell’occupazione pari circa 90.000 unità di lavoro.

Giuseppe Catapano: Confcommercio, in vent’anni le tasse centrali e locali sono quasi raddoppiate

giucatap807In vent’anni (tra il 1995 e il 2015) la pressione fiscale in Italia è cresciuta dal 40,3% al 43,7%.
E’ quanto emerge da una ricerca Confcommercio-Cer su Finanza pubblica e tasse locali presentata oggi a Roma, secondo la quale nel periodo le imposte tributarie centrali e locali sono aumentate in media del 92,4%. In particolare, le tasse centrali sono passate da 228 mld a 393 mld di euro con una crescita del 72%. Nello stesso periodo le tasse locali sono passate da 30 mld a 103 mld di euro con una crescita del 248%.
Sempre secondo la ricerca, la spesa pubblica è cresciuta del 50,8% tra il 2007 e il 2015. Negli ultimi quattro anni, dal 2011 al 2015, sono cresciute, poi, anche le imposte sugli immobili, aumentate del 143%, passando da 9,8 miliardi a 23,9 miliardi di euro.
Nel 2016, secondo Confcommercio, ci sarà un calo del 19% rispetto al 2015 grazie alla riduzione sulla prima casa. Sempre nello stesso periodo la tassa sui rifiuti è cresciuta del 50%. Le imposte sugli immobili e sui rifiuti, quest’anno, cresceranno complessivamente dell’80% rispetto al 2011, passando da 15,4 miliardi a 27,8 miliardi di euro.
“Il 2016 sarà un anno difficile, di sfida, perché ci entriamo con un dato inaspettato e deludente sul pil dell’ultimo trimestre 2015”, ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “Ma l’Italia ha le carte in regola per crescere in modo soddisfacente – ha aggiunto -, le condizioni sono: abbattimento della spesa pubblica improduttiva per ridurre le tasse a famiglie e imprese e che la legge di stabilita’ esplichi tutti i suoi effetti competitivi”.

Giuseppe Catapano: Rai, pronta la lista dei nuovi direttori. Fabiano a Rai1, Dallatana a Rai2, Bignardi a Rai3

giucatap806E’ pronta la lista dei nuovi direttori della Rai, che arriverà domani mattina sul tavolo del consiglio di amministrazione.
A Rai1, a quanto si apprende, andrà Andrea Fabiano, già vicedirettore di Rai1: si tratta del più giovane direttore della storia della rete (compierà 40 anni a maggio). A Rai2 andrà Ilaria Dallatana, a Rai3 Daria Bignardi, a Rai4 Angelo Teodoli, attualmente direttore di Rai2, a Rai Sport Gabriele Romagnoli.

Giuseppe Catapano: Unioni civili, ddl slitta a mercoledì. Cirinnà: pronta a lasciare la politica

giucatap805Il ddl Cirinnà tornerà in Aula al Senato mercoledi’ prossimo, dopo il Milleproroghe. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, come riferisce Renato Schifani (Ap). la decisione al termine dell’ennesima mattinata carica di tensioni iniziata con riunioni e i contatti nel Pd per cercare, a poco meno di mezz’ora dalla ripresa dei lavori dell’Aula del Senato, una via d’uscita dopo il ‘no’ dei grillini all’emendamento Marcucci. A palazzo Madama, tra gli altri, si sono riuniti il capogruppo dem Zanda, il ministro Boschi, e diversi senatori Pd. Conciliaboli anche in Transatlantico, dove le forze di centrodestra hanno fatto di conto per capire quali possono essere i nuovi equilibri in Aula. “Stiamo facendo i conti…”, riferiva un’autorevole fonte di maggioranza. La linea che sembrava già prevalere nel Pd era di chiedere un rinvio di qualche giorno, per capire meglio la situazione e cercare di ricompattare il gruppo dem. Infatti, veniva spiegato, porre comunque in votazione il ‘super canguro’, ma spacchettato, così da provare ad assicurarsi almeno il via libera sui primi articoli del ddl Cirinnà, quelli relativi alle unioni, sembrava una strada poco praticabile: i numeri sono fortemente in bilico, spiegavano fonti dem. A rischio, infatti, non solo la parte relativa alle adozioni, ma anche quella sui diritti alle unioni gay. Meglio prendersi quale ora di tempo e rivedere la nuova strategia. Nel Pd, infatti, seppure fino a ieri era sembrava prevalere la linea dura di voler andare comunque alla conta, oggi la linea si sarebbe ammorbidita: troppo alto il rischio di un affossamento dell’intero ddl.
E si faceva sempre più plausibile, viene spiegato da fonti Pd, l’ipotesi di procedere con uno stralcio dell’articolo 5, ovvero quello sulle adozioni gay. Dopo la battuta d’arresto subita ieri, infatti, nel Pd si tenta di ricompattare l’area cattolica, ma resta l’ostacolod elle adozioni. Il pallottoliere è la bussola in questo momento: senza adozioni si perderebbero i voti della sinistra dem, dei Giovani turchi, ma anche di Sel e forse dei grillini (dei quali però il pd non si fida più). Oggi, però, il clima è ancora teso, anche dentro lo stesso Pd, per questo la scelta di rinviare l’esame del ddl appare quella che meglio mette in sicurezza le sorti del ddl.

Cirinnà: pagherò per essermi fidata dei 5 Stelle. “Chiudo mia carriera politica con questo scivolone”

“Chiudo la mia carriera politica con questo scivolone. Io mi prendo la responsabilità politica di essermi fidata dei 5 Stelle e pagherò sicuramente per questo”. Lo ha detto la senatrice Monica Cirinnà che ha dato il suo nome al ddl sulle unioni civili conversando con i giornalisti a Palazzo Madama. “Pago sicuramente per un errore di fiducia” ha aggiunto Cirinnà.