Giuseppe Catapano: Arrestato Rizzi, braccio destro di Maroni per la sanità in Lombardia. Salvini: chi sbaglia non merita la Lega

giucatap787I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Monza nei confronti di 21 persone ritenute, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio. L’indagine, denominata “Smile” e coordinata dalla Procura del capoluogo brianzolo, ha ricostruito come un gruppo imprenditoriale avrebbe turbato in proprio favore l’aggiudicazione di una serie di appalti pubblici banditi da diverse aziende ospedaliere per la gestione in outsourcing di servizi odontoiatrici, corrompendo i funzionari preposti alla gestione delle gare. Tra gli arrestati, Fabio Rizzi, braccio destro di Roberto Maroni e autore della riforma lombarda della Sanità. Il governatore ha convocato l’unità di crisi.

Medico anestesista rianimatore, Rizzi è stato eletto sindaco di Besozzo nel 2007 e nel 2008 è stato eletto senatore. Si è poi candidato sempre tra le file della Lega Lombarda alle elezioni regionali in Lombardia del 2013 ed è stato eletto nella circoscrizione di Varese. Attualmente è presidente della Comissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia. È stato relatore delle riforma sanitaria lombarda del 2015.

Il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Ncd) in aula ha affermato: «Tra gli arrestati è compreso il collega Rizzi. Notizia che ha colpito tutti. Sul piano istituzionale altro colpo alla credibilità di questo consiglio regionale». «Rispetto della legalità ma anche rispetto del principio di innocenza», ha concluso.


 Il coinvolgimento di Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanita‘ del Consiglio regionale della Lombardia “e’ un fatto di gravita’ forse maggiore anche rispetto agli episodi degli ultimi tre anni”. E’ questo il commento alla notizia dell’arresto di Rizzi nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Monza del consigliere del Patto Civico, Umberto Ambrosoli. “E’ da anni – ha detto Ambrosoli – che diciamo che la sanita’ lombarda va messa in sicurezza rispetto alle aggressioni del malaffare e di una pratica corruttiva sempre estesa”. Ambrosoli ha ricordato che Rizzi e’ stato il coordinatore di quella riforma sanitaria di Maroni mentre “l’assessore titolare della sanita’ (Mario Mantovani, ndr) veniva arrestato e portato a San Vittore con gravi accuse di commistione di interessi. E’ necessario che almeno oggi – ha incalzato Ambrosoli – la risposta della maggioranza non si fermi, come di consueto, a dichiarazioni di frainteso garantismo, perche’ non e’ cosi’ che si tutela la eccellenza della sanita’ lombarda”.

   Le indagini avrebbero fatto emergere un sistema caratterizzato “non solo dalla violazione dei principi cardine di trasparenza, imparzialita’, legalita’, indispensabili per una buona amministrazione pubblica”, ma anche “l’erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti”. Al centro dell’indagine, l’imprenditrice e medico Maria Paola Canegrati. La sua società ‘Odontoquality’, con sede ad Arcore, avrebbe consolidato “una posizione di sostanziale monopolio” che vinceva “la quasi totalita’ degli appalti”. L’indagine va contestualizzata nella riforma della sanita’ lombarda che, all’inizio degli anni Duemila, aveva portato all’ingresso dei ‘privati’, in ambito odontoiatrico, negli ospedali. Lo scopo dichiarato era quello di abbassare le tariffe delle cure dentali rispetto agli ambulatori privati. Per aver favorito la societa’ ‘Odontoquality’, controllata dalla dottoressa Maria Paola Canegrati, arrestata oggi insieme a loro, il consigliere del Pirellone Fabio Rizzi e l’imprenditore Mario Valentino Longo  avrebbero ricevuto come “remunerazione” il finanziamento della campagna elettorale del politico per le regionali del 2003, una tangente da 50mila euro (pagata in contanti con l’intermediazione di un soggetto accusato di riciclaggio) e una serie di finte consulenze per 500 euro fatturate dalla moglie di Logno. Inoltre, stando a fonti investigative  riportate dalle agenzie, sarebbe stata creata a loro favore una società che si occupa di ambulatori odontoiatrici in strutture sanitarie private, le cui quote sarebbero state intestate alla stessa Canegrati e, per interposta persona, a Longo e Rizzi. La Procura di Monza ha disposto il sequestro della somma di 50mila euro a carico, in solido, di Longo e Rizzi e di 38mila euro a carico del solo Longo, quale profitto della presunta corruzione.

“Esco ora dal Parlamento Europeo e leggo degli arresti in Lombardia. Prima riflessione: chi sbaglia davvero, non merita la Lega”. Cosi’ su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.  “Seconda riflessione: spero – prosegue Salvini – che le accuse si rivelino una bufala. Terza riflessione: spero che alcuni magistrati non siano in campagna elettorale, e’ accaduto gia’ troppe volte. Quarta riflessione: sono sicuro che l’eventuale errore di pochi non danneggi il lavoro delle migliaia di persone che ogni giorno mandano avanti benissimo gli ospedali in Lombardia. Quinta riflessione: sono orgoglioso – conclude – di essere il Segretario della Lega”.

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