Giuseppe Catapano: Unioni civili, Grasso dice no al primo voto segreto. E il senato approva

giucatap724Il presidente del Senato ha respinto la richiesta di voto segreto sul “non passaggio” all’esame degli articoli del ddl Cirinnà sulle unioni civili. È la decisione di Pietro Grasso rispetto alla richiesta Calderoli-Quagliariello che ha avuto 74 sottoscrizioni. La richiesta di non passaggio agli articoli è stata messa ai voti a scrutinio palese: i voti a favore sono stati  101, 195 i contrari e soltanto un astenuto. Decisivi i voti del M5s. La linea del Pd è stata quella di respingere tutte le proposte che abbiano il fine di non far partire il dibattito. La votazione a scrutinio segreto sulla proposta di non passaggio all’esame degli articoli del ddl Cirinnà, aveva spiegato il presidente di Palazzo Madana, “non può essere concessa, non solo ricorrendo a un giudizio di prevalenza sul contenuto complessivo del testo, ma soprattutto per il fatto che la disciplina delle formazioni sociali, dove si svolge la personalità dell’individuo – e tra queste rientrano senz’altro le famiglie non fondate sul matrimonio – trova il proprio fondamento costituzionale nell’articolo 2, che non è ricompreso tra le disposizioni tassative per le quali il voto segreto può essere concesso”. Nel documento Calderoli-Quagliariello, la richiesta di voto segreto era stata avanzata appellandosi invece agli articoli 29, 30, 31 della Costituzione. Calderoli ha commentato così la decisione di Grasso: “”E’ una scelta politica che lei ha voluto prendere in solitaria quando il nostro regolamento che in caso di incertezza prevede si possa consultare la Giunta per il regolamento: lei avrebbe potuto fare Ponzio Pilato, avrebbe dovuto non schierarsi da nessuna parte. Forse ieri ha visto Sanremo dove ospiti e cantanti promuovono le unioni civili. Non mi aspettavo dalla Rai di entrate a gamba tesa su argomenti così delicati e non me lo aspettavo da lei. La sua decisione mi ricorda l’incontro tra i bravi e don Abbondio dove i bravi. Lei ha assunto un atteggiamento da don Abbondio al contrario, dice questo matrimonio s’ha da fare”. Non c’è comunque ancora accordo né sui voti segreti, né tra Lega e Pd per il ritiro degli emendamenti.

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