Giuseppe Catapano: Stop a soldi a pioggia per il non profit

Mobile phone in hand and euro money.

Obbligatorie procedure competitive per l’assegnazione di contributi ai soggetti del terzo settore. La deliberazione dell’Anac 30 gennaio 2016, n. 32, contenente le linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali afferma in modo esplicito ciò che, per la verità, era già reso evidente dalla normativa sull’anticorruzione e la trasparenza.

Occorre ricordare che ai sensi dell’articolo 1, comma 16, della legge 190/2012 la «concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati» è considerata un processo amministrativo ad alto rischio di corruzione. Si parla di un flusso di denaro che secondo i dati estrapolabili dal Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) ammontava nel 2014, solo per le amministrazioni locali, a circa 2 miliardi di euro.

Era, dunque, già chiaro che la legge 190/2012 (ma, ancor prima, con l’articolo 12 della legge 241/1990) avesse messo fuori causa la prassi diffusissima, soprattutto negli enti locali, di assegnare contributi e sovvenzioni «ad personam», da parte degli organi di governo, senza alcuna procedura realmente selettiva.

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