E’ stata avviata una collaborazione tra i viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e le Regioni in tema di assunzione dei testimoni di giustizia, ovvero coloro che decidono di denunciare omicidi, racket, estorsioni e criminalità: a renderlo noto è il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, il quale spiega che è improprio parlare di un protocollo della Conferenza delle Regioni su questo tema.
Chiamparino ha incontrato, qualche tempo fa, il viceministro Bubbico e ha quindi informato la Conferenza delle Regioni “sulla necessità di avviare una collaborazione con il ministero dell’Interno su questo tema.
Dopo questa informativa – aggiunge – si è aperta una fase istruttoria tendente da un lato alla raccolta delle aspirazioni degli interessati, effettuata attraverso il Servizio Centrale di Protezione del ministero, dall’altro all’accertamento della disponibilità delle singole Regioni per la ricollocazione di queste persone”.
“Dobbiamo tenere presente – prosegue Chiamparino – che si tratta di una fase delicata che presuppone la massima tutela della riservatezza, trattandosi di persone sottoposte a programmi speciali di protezione o appena uscite dal circuito tutorio”.
Si è entrati in una fase che sarà quindi “caratterizzata da un rapporto bilaterale tra il ministero dell’Interno e la singola Regione. Dovranno quindi essere accertati i posti disponibili lungo tuta la filiera della Pubblica amministrazione, non solo gli uffici pubblici di Regioni ed enti locali, ma anche quelli delle amministrazioni dello Stato e dei grandi enti pubblici. Non solo: occorrerà poi comprendere nel dettaglio – conclude il presidente della Conferenza delle Regioni – il profilo professionale di ciascun testimone di giustizia e l’adattabilità dello stesso profilo con i posti effettivamente disponibili”.