Campania, finanziamenti ad associazioni e comuni per eventi culturali annualità 2018.

Con deliberazione n. 495 del 2 agosto 2018 Regione Campania ha adottato il bando per l’assegnazione di contributi per la promozione di iniziative culturali per l’anno 2018, ai sensi della Legge Regionale n. 7/2003 e n. 3/2017.
Il bando è dotato di risorse per complessivi € 2.600.000,00 distribuite su 3 assi d’intervento.

Natura dei contributi alle iniziative culturali 2018

I contributi possono essere:

  1. contributi annuali ordinari, concessi per un programma di iniziative di durata almeno semestrale;
  2. contributi speciali, concessi a sostegno di singole iniziative di durata almeno semestrale;
  3. contributi straordinari per eventi a sostegno di iniziative di durata almeno trimestrale.
Ammontare dei contributi erogabili

I contributi annuali ordinari possono raggiungere l’importo di € 50.000,00, a copertura del 50% delle spese ammissibili.

I contributi speciali possono raggiungere l’importo di € 30.000,00, a copertura del 30% delle spese ammissibili.

I contributi straordinari possono raggiungere l’importo di € 24.000,00 a copertura del 60% delle spese ammissibili.

Il costo complessivo dei progetti per i quali si chiede il contributo dev’essere non inferiore a € 10.000,00.

Tipologia di iniziative finanziabili

Tutte le iniziative proposte devono essere rivolte alla valorizzazione del territorio campano, e realizzate nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2018. In particolare, i contributi erogabili possono riguardare:

  • mostre di pittura, scultura e fotografia;
  • festival, premi e rassegne letterarie, filosofiche, scientifiche e delle arti performative;
  • attività di ricerca scientifica e approfondimento del pensiero filosofico;
  • convegnistica;
  • iniziative culturali rivolte alle giovani generazioni;
  • iniziative di valorizzazione del patrimonio locale promosse da enti locali e altri enti pubblici ubicati nel territorio campano.
Beneficiari

Possono fare richiesta di contributo,

  • gli enti, le associazioni e le fondazioni iscritte nell’albo regionale di cui all’art. 6 della Legge Regionale n. 7/2003;
  • le istituzioni di alta cultura iscritte nella sezione speciale dell’albo di cui all’art. 7 della Legge Regionale n. 7/2003;
  • gli enti, le associazioni e le fondazioni non iscritte agli albi predetti e che svolgono attività culturali rientranti tra quelle ammesse a contributo;
  • gli enti locali e gli altri enti pubblici ubicati sul territorio della Regione Campania.
Termine di presentazione delle domande di contributo

Le domande di accesso ai contributi previsti dal bando potranno essere inoltrate a decorrere dal 6 settembre 2018 e fino al 30 settembre 2018.

Campania: De Luca proclamato presidente. Ma non si insedia

L’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Napoli ha proclamato Vincenzo De Luca, eletto il 31 maggio scorso, presidente della Regione Campania. La cerimonia nella sala Arengario del nuovo Palazzo di Giustizia. Con la proclamazione, avvenuta per bocca del presidente della Corte, Antonio Buonajuto, De Luca e’ “sospendibile” ai sensi della legge Severino per effetto della condanna in primo grado per abuso d’ufficio, dato che lo Statuto regionale prevede che consiglieri e presidente “assumono le proprie attribuzioni ed esercitano le proprie funzioni” a partire dalla proclamazione. De Luca non era presente e il presidente uscente Stefano Caldoro ha lasciato la sede della regione e lo ha annunciato con un tweet. De Luca ha atteso a Salerno che l’ufficio elettorale centrale della Corte d’Appello di Napoli proclamasse la sua elezione. Secondo quanto si è appreso, il neo governatore campano attende che gli venga notificato a casa il verbale letto oggi pomeriggio nell’aula Arengario. Verbale che l’onorevole Fulvio Bonavitacola, deputato fedelissimo a De Luca, ha chiesto di poter ricevere per delega. La notifica dovrà essere consegnata anche alla prefettura di Napoli, dove l’ufficio che dovrà materialmente stilare la comunicazione da inviare alla presidenza del consiglio dei Ministri è da giorni in allerta. All’ufficio di governo partenopeo spetta infatti la comunicazione che darà il via alla procedura di sospensione per effetto della legge Severino. Non è escluso che De Luca abbia visto anche i suoi avvocati, impegnati nello studio di una soluzione giudiziale per il nodo della Severino, basata sul fatto che la sentenza di condanna non è arrivata dopo la candidatura o l’elezione, ma le precedeva.
Intanto nell’aula del tribunale in cui è avvenuta la proclamazione sono presenti diversi eletti ed attivisti. Il delegato del candidato alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino (Movimento Cinque Stelle) presenta “un’annotazione al verbale di proclamazione” del nuovo presidente Vincenzo De Luca, stilato dall’ufficio elettorale regionale della Corte d’Appello di Napoli. Nell’annotazione si osserva che “la sospensione è immediata, avviene in maniera automatica e qualsiasi atto a sua firma è nullo”.
Stessa linea per Sel. Paolo Persico del Pd invece consegna una dichiarazione secondo la quale “la proclamazione di De Luca si perfezionerà soltanto quando si insedierà il Consiglio regionale”. Mentre il capogruppo di Fi alla camera, Renato Brunetta, annuncia: “Se Renzi perde o prende tempo in merito alla sospensione che deve essere immediata del governatore Vincenzo De Luca abbiamo già pronta una denuncia per il presidente del consiglio che rischia di commettere abuso d’ufficio. Non pensi Renzi di prendere in giro gli italiani”.

Giuseppe Catapano: S’impenna l’Irpef delle regioni

Impennata delle addizionali regionali Irpef . Per il 2015, il Lazio ha ridotto le aliquote da tre a due, incrementando tuttavia di un punto l’aliquota più alta (da 2,33 a 3,33%). Il Piemonte ha mantenuto cinque aliquote, innalzando però la massima dal 2,33 al 3,33%, mentre l’Abruzzo è passato da tre (1,54, 1,66, 1,73%) a una sola, scegliendo quella massima dell’1,73% che è dunque valida per tutti gli scaglioni di reddito. Percorso simile per la provincia di Trento, che è passata da due aliquote (0,50 e 1,23%) a una sola, quella massima dell’1,23%. È quanto emerge da un’analisi dei dati rilevanti ai fini della determinazione dell’addizionale regionale all’Irpef che sono stati trasmessi dalle regioni entro il 30 aprile e già inseriti dal Dipartimento delle finanze nel sito http://www.finanze.it. Dalle informazioni elaborate in questi ultimi giorni si evince che sono nove le regioni che hanno deciso di adottare una sola aliquota: Sardegna, Trento, Bolzano, Valle d’Aosta, Veneto (1,23%), Abruzzo, Calabria, Sicilia (1,73%) e Campania (2,03%). Le altre 12 invece hanno preferito adottare aliquote differenziate. Di queste, nove, cioè Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, hanno stabilito cinque aliquote, in osservanza delle disposizioni dell’art. 6, comma 4, del dlgs 68/2011, fissandole in base agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale, norma che trova applicazione dal 2015. Tre regioni, invece, hanno adottato un minor numero di aliquote: Basilicata tre, Friuli-Venezia Giulia e Lazio due.

Giuseppe Catapano informa: PMI Campania, finanziamenti fino a € 280.000 per internazionalizzazione e promozione sui mercati internazionali.

Con decreto dirigenziale n. 208 del 9 marzo 2015 Regione Campania ha pubblicato la direttiva di attuazione per gli interventi finalizzati alla internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese campane. La misura attinge risorse per € 30.000.000 dalla dotazione complessiva del Fondo Regionale per lo Sviluppo delle P.M.I.
Attenzione, la direttiva pubblicata non rappresenta un bando per l’accesso ad agevolazioni. Occorre attendere la pubblicazione dell’avviso pubblico, ad iniziativa di Sviluppo Campania S.p.A., prima di poter presentare le proposte progettuali.

Beneficiari

Potranno accedere ai finanziamenti previsti dalla direttiva internazionalizzazione le micro, piccole e medie imprese, sia in forma singola che associata in A.T.S., A.T.I., reti d’imprese, consorzi, società consortili, che abbiano almeno una sede operativa in Campania.

Sono esclusi dalle agevolazioni, salve le eccezioni indicate di seguito, progetti di internazionalizzazione che provengono dalle imprese operanti nei seguenti settori:

agricoltura, silvicoltura e pesca;
attività manifatturiere delle industrie alimentari, ad eccezione delle seguenti classi che sono ammesse: lavorazione e conservazione delle patate; produzione di succhi di frutta e di succhi di ortaggi; altra lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; produzione di oli e grassi; produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico; produzione di pane, prodotti di pasticceria freschi; produzione di fette biscottate, biscotti, prodotti di pasticceria conservati; produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili; lavorazione del tè e del caffè; produzione di pasti e piatti preparati; produzione di preparati omogeneizzati e di alimenti dietetici; produzione di altri prodotti alimentari non classificati altrove;
industria delle bevande, ad eccezione delle seguenti classi, che sono ammesse: distillazione, rettifica e miscelatura degli alcolici; produzione di vini da uve; industria delle bibite analcoliche, delle acque minerali e di altre acque in bottiglia;
è esclusa tutta la divisione industria del tabacco.
Progetti di investimento per la internazionalizzazione delle P.M.I.

Sono ammessi a finanziamento i progetti di internazionalizzazione a valenza extra-regionale consistenti in almeno due delle seguenti attività:

partecipazione a fiere e saloni a valenza internazionale;
promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo temporaneo di uffici o sale espositive all’estero, strutture logistiche, centri di assistenza post-vendita e centri servizi;
servizi promozionali;
supporto specialistico all’internazionalizzazione ivi compreso il supporto gestionale mediante coinvolgimento di un temporary export manager (TEM);
servizi di supporto per decisioni di alleanze all’estero (joint venture di tipo equity e non equity, alleanze strategiche, etc).
Le attività devono avere inizio entro il 31.12.2015.

Natura ed ammontare delle agevolazioni

La dotazione finanziaria del Fondo è pari a € 30.000.000. Le agevolazioni sono concesse nella forma del agevolato di importo compreso tra un minimo di € 50.000,00 e un massimo di € 280.000,00 per ciascuna impresa partecipante. Nel caso di progetti presentati in forma aggregata il finanziamento non potrà eccedere, complessivamente, l’importo di € 1.000.000. Il finanziamento deve essere adeguatamente garantito, è destinato a coprire il 100% delle spese ammissibili da rimborsare in 7 anni con rate trimestrali al tasso dello 0.50%.

Modalità e termini di presentazione delle domande

La direttiva pubblicata non rappresenta è un bando per la selezione di progetti d’investimento da finanziare. Occorre attendere la pubblicazione dell’avviso pubblico reso ad iniziativa di Sviluppo Campania S.p.A. prima di poter conoscere i termini di presentazione delle domande di finanziamento.

Giuseppe Catapano: PMI Campania, 10.000 euro a fondo perduto per agevolare prestazioni di giovani professionisti.

Regione Campania ha pubblicato il bando per l’accesso ad incentivi rivolti alle PMI intesi ad agevolare il ricorso a prestazioni specialistiche di giovani professionisti. La misura è dotata di risorse per € 15.000.000.

Possono presentare domanda le PMI aventi sede in Campania.

Il contributo riguarda rapporti di consulenza stipulati con singoli professionisti che:

non abbiano compiuto i 41 anni d’età;
siano residenti sul territorio regionale da almeno sei mesi;
siano titolari di partita IVA;
siano in possesso di Laurea e iscritti all’ordine professionale di riferimento;
non abbiano rapporti di parentela o di affinità entro il 3° grado con il titolare o i soci o i
componenti degli organi di amministrazione dell’impresa committente.
Il contributo a fondo perduto copre il 50% del costo sostenuto, oltre al rimborso dell’IVA se dovuta, entro un tetto massimo di €10.000 per singolo beneficiario richiedente.

L’impresa beneficiaria deve presentare il rendiconto finale delle spese sostenute per la realizzazione dell’intervento entro 30 giorni dalla conclusione dello stesso. Non è pertanto previsto un termine ultimo di presentazione delle domande. Le medesime saranno oggetto di scrutinio fino all’esaurimento delle risorse messe a disposizione per l’attuazione della misura.