Catapano Giuseppe scrive: Mattarella e Bergoglio su emergenza migranti

“L’accoglienza è difficile, complessa e necessaria. Occorre solidarietà e intelligenza, cose di cui il nostro Paese è capace di fare uso”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vicenza per la cerimonia del centesimo anniversario della nascita di Mariano Rumor.
Mattarella interviene sul tema emergenza migranti sostenendo che serve unità sia dentro che fuori i confini nazionali ed evidenziando il “momento in cui l’Europa deve affrontare una allarmante crescita dei flussi migratori”.
“Siamo tutti chiamati – dichiara Mattarella – a una azione inclusiva di solidarietà verso chi fugge da guerra, miseria, persecuzioni e fame e va alla disperata ricerca di una vita migliore e più sicura”. Mattarella quindi aggiunge che “libertà, pace e sicurezza sono valori fondanti della comunità europea e non possono essere considerati esclusivi”.
Oggi il Papa sollecita la comunità internazionale ad agire. Il Papa ha ricordato i tanti che cercano “rifugio lontano dalla loro terra” e “una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati la loro dignità”, e ha incoraggiato “l’opera di quanti portano loro un aiuto” e auspicato che “la comunità internazionale agisca in maniera concorde e efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate”.
“Vi invito tutti – ha dichiarato il Papa per la Giornata mondiale del rifugiato, promossa dalle Nazioni Unite – a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita”.
“Preghiamo – ha esortato il Papa rivolto ai 30 mila fedeli presenti in piazza San Pietro – per tanti fratelli e sorelle che cercando rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una casa dove poter vivere senza timore, perchè siano sempre rispettati nella loro dignità”.

Catapano Giuseppe scrive: Papa Francesco: “Il martirio dei cristiani non deve scandalizzare, è Vangelo”

“Oggi siamo testimoni di questi che uccidono i cristiani in nome di Dio, perche’ sono miscredenti, secondo loro. Questa e’ la Croce di Cristo: ‘Faranno cio’, perche’ non hanno conosciuto ne’ il Padre ne’ me’. ‘Questo che e’ accaduto a me’, dice Gesu’, ‘accadra’ anche a voi'”. Dunque “le persecuzioni, le tribolazioni” sono previste nel Vamgelo. Papa Francesco ha introdotto con queste parole una riflessione sulla dimensione del martirio che e’ caratterizzante la vita dei cristiani, come spiega il Vangelo e dunque va compresa nell’ottica della fede e non soltanto come problema geo-politico, con proposte di soluzioni politiche e strategiche. “Per favore non scandalizzatevi; sara’ lo Spirito a guidarci e a farci capire”, ha chiesto Bergoglio ai fedeli presenti nella cappella della Domus Santa Marta. “C’e’ anche la testimonianza di ogni giorno – ha proseguito il Papa nella sua omelia – la testimonianza di rendere presente la fecondita’ della Pasqua” che “ci da’ lo Spirito Santo, che ci guida verso la verita’ piena, la verita’ intera, e ci fa ricordare questo che Gesu’ ci dice”. “Un cristiano che non prende sul serio questa dimensione ‘martiriale’ della vita non ha capito ancora la strada che Gesu’ ci ha insegnato”, ha spiegato il Papa ricordano la strada ‘martiriale’ di ogni giorno; strada ‘martiriale’ nel difendere i diritti delle persone; strada ‘martiriale’ nel difendere i figli: papa’, mamma che difendono la loro famiglia; strada ‘martiriale’ di tanti, tanti ammalati che soffrono per amore di Gesu'”. “Tutti noi – ha detto – abbiamo la possibilita’ di portare avanti questa fecondita’ pasquale su questa strada ‘martiriale’, senza scandalizzarci”. E’ con questa consapevolezza che si deve guardare alla realta’ di oggi, anche al fatto che si uccidono i cristiani credendo di rendere culto a Dio. “Gesu’ – ha ricordato il Papa – annuncia ai discepoli lo Spirito Santo: “Io ho tante cose da dirvi, ma in questo momento voi non siete capaci di portarne il peso; ma quando verra’ il Paraclito, lo Spirito di verita’, Egli vi guidera’ a tutta la verita’”. Il Signore “parla del futuro, della croce che ci aspetta e ci parla dello Spirito, che ci prepara a dare la testimonianza cristiana”. Quindi parla “dello scandalo delle persecuzioni”, lo “scandalo della Croce”. “La vita della Chiesa – ha osservato Papa – e’ un cammino guidato dallo Spirito” che ci ricorda le parole di Gesu’ e “ci insegna le cose che ancora Gesu’ non ha potuto dirci”: “e’ compagno di cammino” e “ci difende anche” dallo “scandalo della Croce”. La Croce – ha spiegato Francesco – e’ infatti scandalo per i giudei che “chiedono segni” e stoltezza per “i greci, cioe’ i pagani” che “chiedono sapienza, idee nuove”. I cristiani invece predicano Cristo crocifisso. Cosi’, Gesu’ prepara i discepoli perche’ non si scandalizzino della Croce di Cristo: “Vi scacceranno dalle sinagoghe – dice Gesu’ – anzi viene l’ora in cui chiunque vi uccidera’, credera’ di rendere culto a Dio”. Il Papa ha poi concluso l’omelia con questa preghiera con questa preghiera: “Chiediamo al Signore la grazia di ricevere lo Spirito Santo che ci fara’ ricordare le cose di Gesu’, che ci guidera’ alla verita’ tutta intera e ci preparera’ ogni giorno a rendere questa testimonianza, a dare questo piccolo martirio di ogni giorno o un grande martirio, secondo la volonta’ del Signore”.