Giuseppe Catapano informa: Incentivi fiscali per negoziare

Incentivi fiscali per la negoziazione degli avvocati e per gli arbitrati. Il decreto legge con misure per la giustizia civile, atteso in consiglio dei ministri, avvicina la negoziazione assistita alle conciliazioni gestite dagli organismi di mediazioni ed estende il beneficio fiscale a chi sposta a un arbitrato una causa pendente in tribunale. È previsto per le parti un credito di imposta massimo pari a 250 euro per i compensi corrisposti agli avvocati abilitati. L’articolo 22 del provvedimento, stando al testo provvisorio, modifica il decreto legge 132/2014, che ha introdotto una speciale forma di risoluzione delle controversie.
Si tratta della negoziazione assistita, che vede protagonisti i legali. Per tutte le controversie civili e commerciali, anziché iniziare un contenzioso avanti al giudice, si può instaurare una trattativa ufficiale, che, se va bene, si conclude con un accordo, che ha il valore di una sentenza (vale come titolo esecutivo per i pignoramenti). Per alcune controversie la negoziazione assistita è obbligatoria, nel senso che non si può nemmeno iniziare la causa se non si è tentato l’accordo: si tratta dei recuperi di crediti fino a 50 mila euro (in materie diverse da quelle soggette a mediazione obbligatoria) e per i risarcimenti danni da circolazione di veicoli e natanti. Con riferimento alla negoziazione si era messo in evidenza che il decreto 132/2014 non aveva previsto alcun incentivo fiscale. Il dl colma questa lacuna e prevede meccanismi di incentivazione fiscale della negoziazione assistita e anche dell’arbitrato, attraverso l’adozione del modello del credito di imposta già previsto per la mediazione dal dlgs 28/2010.