Catapano Giuseppe informa: Falso in bilancio, in senato si alza il sipario

Falso in bilancio, il primo round se lo aggiudica la commissione giustizia del senato. Dopo una settimana di ostruzionismo da parte di alcuni membri della minoranza della seconda commissione, il governo ha fatto retromarcia. L’emendamento sul falso in bilancio al ddl anticorruzione sarà presentato in commissione e non in aula a palazzo Madama. In base a quanto risultata a ItaliaOggi, infatti, la decisione è arrivata ieri al termine di un colloquio tra il ministro della giustizia Andrea Orlando e il presidente della commissione Francesco Nitto Palma (Fi). Tesi, inoltre, sostenuta anche dal relatore al ddl Nico D’Ascola e da Giuseppe Lumia (Pd): «Abbiamo sostenuto fin dal principio la necessità di far uscire dalla commissione un testo completo che non dovrà subire modifiche sostanziali in aula». Prima di andare avanti con i lavori, però, i membri della commissione dovranno vedere il testo definitivo dell’esecutivo. Presentazione che, però, non è prevista, per stessa ammissione di Lumia, prima di questo pomeriggio. Calendario alla mano, quindi, considerando anche l’eventuale nuovo termine per la presentazione dei sub emendamenti, il testo dovrebbe essere pronto per l’aula entro la metà della settimana prossima e non più per domani, data inizialmente indicata quando ancora l’esecutivo era fermo nell’intenzione di portare l’emendamento in aula. Intanto, però, i lavori al ddl sono andanti avanti e, ieri, è stata approvata la proposta di modifica che porta la firma del Movimento 5 stelle che prevede l’aumento di pena fino a sei anni per il reato di corruzione nell’esercizio della funzione. Norma di cui si dichiara soddisfatto Maurizio Buccarella (M5s), secondo cui «questa disposizione è un primo passo verso il contrasto alla corruzione. Attualmente, infatti, il c.p. prevede la reclusione da uno a cinque anni».