Disabilità: ripartito il fondo “dopo di noi”

“Le Regioni danno l’intesa in Conferenza Unificata al riparto delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per l’anno 2018”, lo ha annunciato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
“Si tratta di un fondo che sostiene soggetti tra i più deboli della popolazione – spiega Bonaccini – e li aiuta nei percorsi sociali e assistenziali.  Va comunque detto che questo fondo è stato decurtato di 5 milioni, passando da uno stanziamento previsto nel 2016 pari a 56,1 milioni di euro a quello del 2018 ridotto a 51,1 milioni.
Per questo motivo- conclude Bonaccini –  la Conferenza delle Regioni, pur dando l’intesa, raccomanda al Governo che si recuperino le risorse mancanti e che queste divengano strutturali superando la scadenza annuale, fonte di incertezza”.
La quota attribuita a ciascuna Regione del Fondo – per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per l’anno 2018 – è calcolata in base al numero della popolazione regionale nella fascia di età 18-64 anni, secondo i dati ISTAT sulla popolazione residente.
Regioni Risorse ()
Abruzzo 1.124.200,00
Basilicata 511.000,00
Calabria 1.737.400,00
Campania 5.161.100,00
Emilia-Romagna 3.730.300,00
Friuli Venezia Giulia 1.022.000,00
Lazio 5.161.100,00
Liguria 1.277.500,00
Lombardia 8.584.800,00
Marche 1.277.500,00
Molise 255.500,00
Piemonte 3.679.200,00
Puglia 3.525.900,00
Sardegna 1.481.900,00
Sicilia 4.394.600,00
Toscana 3.117.100,00
Umbria 766.500,00
Valle d’Aosta 102.200,00
Veneto 4.190.200,00
Totale 51.100.000,00

Campania finanziamenti cultura e turismo, fondo perduto fino a € 200.000

Regione Campania ha pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 164 del 30 luglio 2018 recante il bando per  la concessione di incentivi finalizzati a sostenere le Micro, Piccole e Medie imprese operanti nei settori della culturaprodotti e servizi del turismo culturale in Campania. Il bando rientra nell’ambito dell’Azione 3.2.2 del POR Campania FESR 2014 – 2020.

La misura è dotata di risorse per € 10.000.000,00 suddivisi in due ambiti di intervento, come segue:

Ambito 1 Sistema produttivo della Cultura – dotazione finanziaria € 4.000.000,00.

Beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro, Piccole o Medie Imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che operano nella sfera del patrimonio culturale storico e artistico.
In particolare, si specifica che le imprese che possono accedere agli aiuti devono appartenere ai seguenti settori:

  • rappresentazioni artistiche;
  • gestione di strutture artistiche e sale cinematografiche;
  • biblioteche, archivi e attività di musei;
  • gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili;
  • attività di orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali.
Interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni i progetti che riguardano le seguenti tipologie di interventi:

  • miglioramento dei servizi e della qualità dell’offerta culturale esistente nelle aree di interesse degli attrattori identificati, valorizzando e rafforzando la fruizione degli stessi, consolidando il legame tra identità e territorio, cultura e turismo sostenibile ed incrementando le attività economiche ad essi connessi, ovvero impiantando nuovi servizi o dando corso ad innovazioni di processo con le stesse finalità;
  • riqualificazione e offerta di nuovi servizi e prodotti culturali;
  • creazione di nuovi contenuti, servizi e modelli di gestione di sale e strutture adibite a rappresentazioni teatrali, musicali e artistiche in genere;
  • valorizzazione, rigenerazione e fruizione culturale di spazi pubblici identificabili come attrattori culturali e naturali, o spazi collegati a questi ultimi.
Spese ammissibili ed ammontare delle agevolazioni

Il programma dovrà prevedere spese agevolabili per un valore minimo complessivo di € 50.000,00.
Sono ammissibili le spese relative alle seguenti voci di spesa:

  • opere murarie, sistemazioni esterne ed impiantistiche;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività dal programma;
  • consulenze specialistiche in tema di ICT, marketing e innovazione, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo e promo-commerciale;
  • servizi di ricerca, sviluppo e digitalizzazione.

Il contributo erogabile può raggiungere l’intensità massima dell’80% delle spese ammesse e l’importo massimo può raggiungere € 200.000,00.

Ambito 2 Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale – dotazione finanziaria € 6.000.000,00.

Beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro, Piccole o Medie Imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che operano nella sfera delle produzioni dei contenuti culturali, della cultura materiale e delle attività correlate. In particolare, le imprese devono operare nei seguenti settori:

  • industrie culturali, fotografia, stampa;
  • industrie creative, editoria, grafica, studi di registrazione, radio e televisione, studi di registrazioni sonore, computer games (a tematica culturale), comunicazione;
  • servizi per la pubblicità, software e sviluppo, ICT; architettura e servizi diversi per il patrimonio culturale, design, il made in Italy, la moda ed i settori in cui trovano espressione le attività collegate alle tradizioni ed alla
    culturale locale;
  • mobilità turistica, ricettività, ristorazione.
Interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni i progetti che riguardano le seguenti tipologie di interventi:

  • sviluppo di nuovi prodotti/servizi a sostegno del turismo culturale realizzati in una logica di rete e che sfruttano le nuove tecnologie;
  • valorizzazione e promozione turistica degli attrattori culturali e naturali, della tradizione e della cultura locale;
  • rafforzamento e potenziamento di attività tipiche locali legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico-culturale.
Spese ammissibili ed ammontare delle agevolazioni

Il programma dovrà prevedere spese agevolabili per un valore minimo complessivo di € 50.000,00.
Sono ammissibili le spese relative alle seguenti voci di spesa:

  • opere murarie, sistemazioni esterne ed impiantistiche;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività dal programma;
  • consulenze specialistiche in tema di ICT, marketing e innovazione, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo e promo-commerciale;
  • servizi di ricerca, sviluppo e digitalizzazione.

L’incentivo, nella forma di contributo a fondo perduto, può raggiungere la misura massima del 60% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di:

  • 200.000,00 euro per progetti proposti da consorzi/società consortili o Reti – soggetto;
  • 80.000,00 euro per progetti proposti da singole MPMI;
  • nel caso di impresa facente parte di una Rete – contratto il contributo massimo ottenibile è pari a
    euro 100.000,00. Alla stessa Rete – contratto complessivamente non potrà essere attribuito un
    contributo superiore a euro 400.000,00.
Termine di presentazione delle domande di accesso agli incentivi

Le domande di agevolazione dovranno essere compilate on line e inviate mediante procedura telematica a partire dalle ore 10.00 del 19 settembre 2018 fino alle ore 14.00 del 1° ottobre 2018.

Catapano Giuseppe osserva: Internazionalizzazione P.M.I., dal 22 settembre via ai finanziamenti a fondo perduto fino a € 10.000

Con decreto direttoriale del 23 giugno 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico (Mi.S.E.) ha indicato i termini di presentazione delle domande per l’accesso al Voucher Internazionalizzazione PMI. La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese, ed è finalizzata alla concessione di contributi a fondo perduto per ususfruire di servizi professionali per i processi di internazionalizzazione.
La dotazione finanziaria complessiva è pari ad € 19.000.000.

Beneficiari

Possono presentare domanda per la concessione del Voucher le micro, piccole e medie imprese che siano costituite in forma di società di capitali (ossia S.r.l., S.p.A., Sa.p.A.) oppure cooperative. Possono presentare domanda anche le Reti di Imprese nonché le Start-up Innovative che abbiano la forma di società di capitali o cooperative.
Ai fini della concessione del contributo occorre che i singoli richiedenti, ovvero le Reti di Impresa, dimostrino di avere realizzato un fatturato non inferiore ad € 500.000 in almeno uno degli ultimi tre esercizi approvati. Quest’ultimo requisito non interessa le Start-up Innovative.

In cosa consiste il Voucher Internazionalizzazione?

Il Voucher è un contributo a fondo perduto pari ad € 10.000 per l’acquisto di servizi di un T.E.M. (Temporary Export Manager) per almeno 6 mesi il quale dovrà occuparsi delle attività di studio, progettazione, gestione dei processi e programmi di internazionalizzazione aziendale. L’impresa beneficiaria è comunque tenuta a partecipare all’acquisto del servizio mediante una quota di cofinanziamento pari ad almeno € 3.000.

Pertanto l’impegno di spesa complessivo, per il beneficiario, non può essere inferiore ad € 13.000 al netto dell’i.v.a.

Il Voucher Internazionalizzazione verrà erogato in unica soluzione a fronte della trasmissione di tutti i titoli di spesa (fatture d’acquisto) inerenti i servizi di affiancamento erogati dalla società fornitrice per il tramite del T.E.M. per effetto di apposito contratti di servizio.

Il contratto di servizio verrà sottoscritto solo successivamente alla pubblicazione degli elenchi delle imprese che potranno beneficiare del Voucher.

In altre parole l’impresa beneficiaria dovrà sopportare l’intero costo dell’operazione.
Successivamente potrà presentare istanza al Ministero dello Sviluppo Economico l’erogazione del contributo di € 10.000 a deconto delle spese sostenute.

Come ottenere il Voucher Internazionalizzazione

Per accedere al contributo a fondo perduto, il richiedente è tenuto ad acquistare servizi professionali resi da T.E.M. inseriti nell’organico di società fornitrici indicate nell’apposito elenco redatto e tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che sarà pubblicato nel mese di settembre 2015.

Le domande di accesso alla misura potranno essere inoltrate a partire dalle ore 10.00 del 22 settembre 2015 e fino alle ore 17.00 del 2 ottobre 2015.

Entro 45 giorni dalla chiusura dello sportello è prevista la pubblicazione di un apposito decreto col quale saranno indicati i soggetti beneficiari. Nei successivi 45 giorni i beneficiari saranno tenuti, a pena di decadenza, a trasmettere il contratto di servizio sottoscritto con la società fornitrice unitamente alla documentazione richiesta per l’accesso alla misura.