224 milioni per l’istruzione 0-6 anni

C’è un sostanziale “via libera delle Regioni al riparto 2018 del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e i bambini in età compresa dalla nascita sino a sei anni per un totale di 224 milioni”. Lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Stefano Bonaccini,  preannunciando un’intesa in Conferenza Unificata che poi non è stato possibile ratificare a causa della sospensione dei lavori .
Si tratta di risorse importanti per andare avanti nell’ampliamento e nell’accessibilità dei servizi educativi per l’infanzia anche con l’obiettivo di recuperare determinati divari territoriali. I fondi sono stati attribuiti alle Regioni che assicureranno per l’anno 2018 un finanziamento ulteriore pari almeno al 20 per cento delle risorse assicurate dallo Stato. Poi – ha concluso Bonaccini – sulla base della programmazione regionale, saranno erogate direttamente ai Comuni”.

La ripartizione prevista dal Decreto
Regioni Totale Complessivo 2018
Abruzzo 4.045.996
Basilicata 1.557.436
Calabria 6.755.592
Campania 20.395.267
Emilia-Romagna 20.308.143
Friuli Venezia Giulia 4.335.400
Lazio 23.544.329
Liguria 4.870.526
Lombardia 40.000.464
Marche 5.318.025
Molise 862.673
Piemonte 15.671.503
Puglia 12.944.001
Sardegna 4.755.962
Sicilia 17.543.778
Toscana 13.838.453
Trento 2.624.457
Bolzano 2.044.783
Umbria 3.814.237
Valle d’Aosta 658.516
Veneto 18.110.459
Totale 224.000.000

 

Campania, finanziamenti ad associazioni e comuni per eventi culturali annualità 2018.

Con deliberazione n. 495 del 2 agosto 2018 Regione Campania ha adottato il bando per l’assegnazione di contributi per la promozione di iniziative culturali per l’anno 2018, ai sensi della Legge Regionale n. 7/2003 e n. 3/2017.
Il bando è dotato di risorse per complessivi € 2.600.000,00 distribuite su 3 assi d’intervento.

Natura dei contributi alle iniziative culturali 2018

I contributi possono essere:

  1. contributi annuali ordinari, concessi per un programma di iniziative di durata almeno semestrale;
  2. contributi speciali, concessi a sostegno di singole iniziative di durata almeno semestrale;
  3. contributi straordinari per eventi a sostegno di iniziative di durata almeno trimestrale.
Ammontare dei contributi erogabili

I contributi annuali ordinari possono raggiungere l’importo di € 50.000,00, a copertura del 50% delle spese ammissibili.

I contributi speciali possono raggiungere l’importo di € 30.000,00, a copertura del 30% delle spese ammissibili.

I contributi straordinari possono raggiungere l’importo di € 24.000,00 a copertura del 60% delle spese ammissibili.

Il costo complessivo dei progetti per i quali si chiede il contributo dev’essere non inferiore a € 10.000,00.

Tipologia di iniziative finanziabili

Tutte le iniziative proposte devono essere rivolte alla valorizzazione del territorio campano, e realizzate nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2018. In particolare, i contributi erogabili possono riguardare:

  • mostre di pittura, scultura e fotografia;
  • festival, premi e rassegne letterarie, filosofiche, scientifiche e delle arti performative;
  • attività di ricerca scientifica e approfondimento del pensiero filosofico;
  • convegnistica;
  • iniziative culturali rivolte alle giovani generazioni;
  • iniziative di valorizzazione del patrimonio locale promosse da enti locali e altri enti pubblici ubicati nel territorio campano.
Beneficiari

Possono fare richiesta di contributo,

  • gli enti, le associazioni e le fondazioni iscritte nell’albo regionale di cui all’art. 6 della Legge Regionale n. 7/2003;
  • le istituzioni di alta cultura iscritte nella sezione speciale dell’albo di cui all’art. 7 della Legge Regionale n. 7/2003;
  • gli enti, le associazioni e le fondazioni non iscritte agli albi predetti e che svolgono attività culturali rientranti tra quelle ammesse a contributo;
  • gli enti locali e gli altri enti pubblici ubicati sul territorio della Regione Campania.
Termine di presentazione delle domande di contributo

Le domande di accesso ai contributi previsti dal bando potranno essere inoltrate a decorrere dal 6 settembre 2018 e fino al 30 settembre 2018.

Per l’impresa che aumenta la propria competitività arrivano aiuti dallo stato

Si ha un aiuto di stato solo nel caso in cui l’intervento pubblico produca un vantaggio per l’impresa cui è rivolto. ll fatto che si verifichi un trasferimento di denaro da un soggetto pubblico a un’impresa non comporta necessariamente un vantaggio per quest’ultima. Occorre cioè verificare se l’impresa, in virtù dell’intervento pubblico, migliora la propria situazione finanziaria a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato. Queste alcune delle risposte ad una serie di quesiti posti ad Unioncamere in merito alla concessione e gestione degli aiuti di stato alle imprese. Possono costituire oggetto di contributi in de minimis le spese di viaggio sostenute da un’impresa per la partecipazione, per esempio, a un evento o a una manifestazione promozionale.

Casi di esclusione di aiuto di stato

Non siamo in presenza di un aiuto di stato nel caso di concessione di voucher per la copertura delle spese per l’attività svolta dai tutor aziendali nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. In questo caso le imprese non godono di nessun vantaggio in quanto il voucher costituisce tutt’al più un risarcimento per i costi che l’impresa dovrà sostenere per assistere lo studente. L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica svolta sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica; Il giovane che sviluppa l’esperienza rimane giuridicamente uno studente. L’inserimento in azienda non costituisce un rapporto di lavoro. Le competenze apprese nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale previsto dal corso di studi. Le imprese ospitanti devono essere in grado di garantire

– capacità strutturali, ovvero spazi adeguati per consentire l’esercizio delle attività ricomprese in alternanza scuola-lavoro;

– capacità tecnologiche, ossia la disponibilità di attrezzature idonee per l’esercizio delle attività in convenzione;

– capacità organizzative, consistenti in adeguate competenze professionali per la realizzazione delle attività.

A tal fine deve essere garantita la presenza di un tutor incaricato dalla struttura ospitante, anche esterno alla stessa, a supporto delle attività di alternanza scuola lavoro, dotato di competenze professionali e dedicato alla supervisione ed alla valutazione dello studente, a cui quest’ultimo fa riferimento e con oneri a carico del soggetto ospitante. Il voucher potrà essere utilizzato per coprire le spese legate alla figura del tutor e potrà inoltre servire per acquistare servizi accessori, necessari all’impresa partecipante a gestire le comunicazioni con il sistema scolastico e a rafforzare la partnership con esso. Tutti costi che l’impresa che non si renderà disponibile ad ospitare studenti non dovrà sostenere. La volontarietà della partecipazione all’operazione da parte delle imprese è elemento essenziale ai fini della qualificazione del voucher sotto il profilo delle regole di concorrenza. Il voucher acquisisce così essenzialmente la funzione di stimolo per le imprese ad aderire all’iniziativa, che diversamente avrebbe grandi difficoltà ad essere messa in atto in forma generalizzata.

 

Campania finanziamenti cultura e turismo, fondo perduto fino a € 200.000

Regione Campania ha pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 164 del 30 luglio 2018 recante il bando per  la concessione di incentivi finalizzati a sostenere le Micro, Piccole e Medie imprese operanti nei settori della culturaprodotti e servizi del turismo culturale in Campania. Il bando rientra nell’ambito dell’Azione 3.2.2 del POR Campania FESR 2014 – 2020.

La misura è dotata di risorse per € 10.000.000,00 suddivisi in due ambiti di intervento, come segue:

Ambito 1 Sistema produttivo della Cultura – dotazione finanziaria € 4.000.000,00.

Beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro, Piccole o Medie Imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che operano nella sfera del patrimonio culturale storico e artistico.
In particolare, si specifica che le imprese che possono accedere agli aiuti devono appartenere ai seguenti settori:

  • rappresentazioni artistiche;
  • gestione di strutture artistiche e sale cinematografiche;
  • biblioteche, archivi e attività di musei;
  • gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili;
  • attività di orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali.
Interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni i progetti che riguardano le seguenti tipologie di interventi:

  • miglioramento dei servizi e della qualità dell’offerta culturale esistente nelle aree di interesse degli attrattori identificati, valorizzando e rafforzando la fruizione degli stessi, consolidando il legame tra identità e territorio, cultura e turismo sostenibile ed incrementando le attività economiche ad essi connessi, ovvero impiantando nuovi servizi o dando corso ad innovazioni di processo con le stesse finalità;
  • riqualificazione e offerta di nuovi servizi e prodotti culturali;
  • creazione di nuovi contenuti, servizi e modelli di gestione di sale e strutture adibite a rappresentazioni teatrali, musicali e artistiche in genere;
  • valorizzazione, rigenerazione e fruizione culturale di spazi pubblici identificabili come attrattori culturali e naturali, o spazi collegati a questi ultimi.
Spese ammissibili ed ammontare delle agevolazioni

Il programma dovrà prevedere spese agevolabili per un valore minimo complessivo di € 50.000,00.
Sono ammissibili le spese relative alle seguenti voci di spesa:

  • opere murarie, sistemazioni esterne ed impiantistiche;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività dal programma;
  • consulenze specialistiche in tema di ICT, marketing e innovazione, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo e promo-commerciale;
  • servizi di ricerca, sviluppo e digitalizzazione.

Il contributo erogabile può raggiungere l’intensità massima dell’80% delle spese ammesse e l’importo massimo può raggiungere € 200.000,00.

Ambito 2 Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale – dotazione finanziaria € 6.000.000,00.

Beneficiari

Possono presentare domanda di agevolazione le Micro, Piccole o Medie Imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che operano nella sfera delle produzioni dei contenuti culturali, della cultura materiale e delle attività correlate. In particolare, le imprese devono operare nei seguenti settori:

  • industrie culturali, fotografia, stampa;
  • industrie creative, editoria, grafica, studi di registrazione, radio e televisione, studi di registrazioni sonore, computer games (a tematica culturale), comunicazione;
  • servizi per la pubblicità, software e sviluppo, ICT; architettura e servizi diversi per il patrimonio culturale, design, il made in Italy, la moda ed i settori in cui trovano espressione le attività collegate alle tradizioni ed alla
    culturale locale;
  • mobilità turistica, ricettività, ristorazione.
Interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni i progetti che riguardano le seguenti tipologie di interventi:

  • sviluppo di nuovi prodotti/servizi a sostegno del turismo culturale realizzati in una logica di rete e che sfruttano le nuove tecnologie;
  • valorizzazione e promozione turistica degli attrattori culturali e naturali, della tradizione e della cultura locale;
  • rafforzamento e potenziamento di attività tipiche locali legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico-culturale.
Spese ammissibili ed ammontare delle agevolazioni

Il programma dovrà prevedere spese agevolabili per un valore minimo complessivo di € 50.000,00.
Sono ammissibili le spese relative alle seguenti voci di spesa:

  • opere murarie, sistemazioni esterne ed impiantistiche;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’attività oggetto delle agevolazioni;
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali del proponente, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività dal programma;
  • consulenze specialistiche in tema di ICT, marketing e innovazione, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo e promo-commerciale;
  • servizi di ricerca, sviluppo e digitalizzazione.

L’incentivo, nella forma di contributo a fondo perduto, può raggiungere la misura massima del 60% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di:

  • 200.000,00 euro per progetti proposti da consorzi/società consortili o Reti – soggetto;
  • 80.000,00 euro per progetti proposti da singole MPMI;
  • nel caso di impresa facente parte di una Rete – contratto il contributo massimo ottenibile è pari a
    euro 100.000,00. Alla stessa Rete – contratto complessivamente non potrà essere attribuito un
    contributo superiore a euro 400.000,00.
Termine di presentazione delle domande di accesso agli incentivi

Le domande di agevolazione dovranno essere compilate on line e inviate mediante procedura telematica a partire dalle ore 10.00 del 19 settembre 2018 fino alle ore 14.00 del 1° ottobre 2018.

Ismea agevola investimenti delle imprese agricole e agroalimentari

Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ha approvato le istruzioni per accedere ai finanziamenti agevolati per la realizzazione di investimenti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nonché
nella distribuzione e logistica di cui al D.M. Politiche Agricole 12.10.2017.
Le risorse a disposizione, che ammontano a 120 milioni di euro, saranno assegnate entro il limite massimo individuale di 20 milioni, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, alle imprese che supereranno la valutazione economico-finanziaria effettuata da Ismea.
Sono finanziabili gli investimenti di importo compreso tra 2 e 20 milioni di euro avviati successivamente alla presentazione della richiesta di finanziamento, da attuarsi mediante acquisizioni/realizzazioni aventi ad oggetto:
– attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
– trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli;
– prodotti agricoli, individuati ai sensi dell’art. 32, c. 2, lett. c) Tuir;
– distribuzione e logistica, anche online, di prodotti agricoli compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Sotto il profilo soggettivo sono beneficiari agevolabili le società di capitali, anche in forma cooperativa:
– che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione e nella commercializzazione di prodotti agricoli,
compresi nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
– che operano nella produzione di beni individuati ai sensi dell’art. 32, c. 2, lett. c) del Tuir;
– partecipate almeno al 51% da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nella distribuzione e nella  logistica, anche online, dei prodotti agricoli compresi nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso di interesse agevolato pari al 30% del tasso di riferimento che, in ogni caso, non potrà essere inferiore allo 0,50%; la durata massima è di 15 anni, di cui sino a un massimo di 5 anni di preammortamento, rimborsabile con rate semestrali a capitale costante, e con garanzie da fornire sui beni
immobili oggetto dell’investimento il cui valore di mercato sia almeno pari al 120% del finanziamento concesso.
Le domande dovranno essere presentate per via telematica tramite il portale Ismea allegando i documenti previsti dal bando, tra i quali assume particolare importanza lo studio di fattibilità del progetto di investimento secondo il facsimile che sarà reso disponibile.
L’istruttoria, oltre al possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi stabiliti, prevede anche la verifica della sostenibilità economico finanziaria del progetto, con particolare riguardo alla possibilità di rimborso del finanziamento richiesto;
all’esito positivo dei controlli, verrà decretata l’ammissibilità al finanziamento agevolato erogabile anche per stati di avanzamento dell’investimento, cumulabile a particolari condizioni con altri aiuti di Stato, compresi i de minimis.

un ombrello con qualche buco è sempre meglio di non avere affatto un ombrello

La Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi con la presente iniziativa intende supportare la realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro attraverso:

  • dote di servizi di sensibilizzazione, supporto, accompagnamento e formazione in favore delle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) erogati da Enti Accreditati iscritti all’albo dei servizi al lavoro di Regione Lombardia (Misura A Ambito 1)
  • contributi alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) in proporzionale al numero di studenti coinvolti (Misura A Ambito 2 – Misura B).

Le risorse disponibili per il presente bando ammontano complessivamente a 900.000,00 euro di cui Euro 600.000,00 destinate alla Misura A (Ambito 1  e Ambito 2) ed Euro 300.000,00 alla Misura B

A chi

La Misura A Ambito 1, è rivolta agli Enti Accreditati iscritti all’albo dei servizi al lavoro di Regione Lombardia.

La Misura A Ambito 2 e la Misura B  sono rivolte alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) aventi sede legale e /o operativa nelle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi.
Misure D’Intervento
Misura A Ambito 1

La misura prevede Dote-servizi riservati agli Enti Accreditati finalizzati all’erogazione di servizi di sensibilizzazione, supporto e accompagnamento rivolti MPMI che intendono avviare percorsi di alternanza scuola-lavoro della durata minima di 80 ore. Gli Enti Accreditati riceveranno un rimborso a fronte dell’erogazione delle seguenti due tipologie di servizi:

  1. Servizi di accompagnamento e sensibilizzazione all’alternanza, propedeutici all’attivazione dei percorsi di alternanza.Tali servizi saranno riconosciuti “a risultato” per un importo pari a 198,00 Euro per singola impresa.
  2. Servizi di supporto all’inserimento di studenti in percorsi di alternanza per un massimo di 15 studenti. Tali servizi saranno riconosciuti “a risultato” per un importo massimo di 5.308,00 Euro per singola impresa.

I servizi di cui alla lettera a) sono propedeutici all’attivazione dei servizi di supporto all’inserimento di studenti in percorsi di alternanza di cui alla lettera b).

L’importo massimo del rimborso per ciascun operatore è di euro 80.000,00
Misura A Ambito 2 

La misura prevede Voucher-contributo riservato alle MPMI che realizzano o hanno realizzato percorsi di alternanza scuola lavoro attraverso i servizi di supporto erogati dagli enti accreditati previsti dall’ambito 1 del presente bando o dal bando della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi per l’erogazione di una dote di servizi di supporto allo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro rivolta alle micro-piccole imprese (MPI) rif. Del. 51 del 27/11/2017.

Il contributo è proporzionale al numero di studenti ospitati in percorsi di alternanza scuola lavoro ed è compreso tra un minimo di euro 500,00 per un solo studente a un massimo di euro 8.000,00 per 15 studenti di cui massimo 10 con disabilità.
Misura B

La misura prevede Voucher-contributo riservato alle MPMI non rientranti nell’ambito 2 della misura A che hanno svolto o svolgeranno nel 2018 un percorso di alternanza della durata minima di 40 ore il cui tutor aziendale abbia frequentato il corso di formazione gratuito per tutor aziendali, della durata di almeno 4 ore, erogato dalla Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza e Lodi attraverso la propria Azienda Formaper (per info https://www.formaper.it/), entro la data di rendicontazione.

Il contributo è proporzionale al numero di studenti ospitati in percorsi di alternanza scuola lavoro ed è compreso tra un minimo di euro 250,00 per un solo studente a un massimo di euro 4.000,00 per 15 studenti di cui massimo 10 con disabilità.
Procedimento

Le domande saranno accolte secondo  l’ordine cronologico di arrivo (procedura a sportello)  previa istruttoria formale effettuata dall’U.O. Innovazione e Credito.
A seguito degli esiti della verifica amministrativa saranno emessi provvedimenti periodici di assegnazione della concessione, a cura del Dirigente dell’Area Comunicazione e Sviluppo delle imprese.
Gli esiti del procedimento istruttorio saranno pubblicati su questo sito e comunicati ai diretti interessati.

Responsabile del procedimento è il Dirigente dell’Area Comunicazione e Sviluppo delle Imprese della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Quando

Gli  Operatori e le MPMI possono presentare la domanda di partecipazione dal 28/05/2018 al 31/12/2018.
Presentazione

Tramite la piattaforma informatica, sezione Servizi e-gov alla voce Contributi alle Imprese previa registrazione al sito www.registroimprese.it, seguendo le istruzioni indicate in Bandi – contributi alle imprese.
Guida per l’iscrizione al RASL
Per le imprese non iscritte al RASL, l’operatore può attivare e facilitare il processo d’iscrizione dell’azienda.

 
Rendicontazione
Tramite la piattaforma informatica www.registroimprese.it, sezione Servizi e-gov alla voce Contributi alle Imprese utilizzata in fase di presentazione della domanda, secondo quando previsto dal bando, punto 10) “Modalità di Rimborso dei Servizi di dote”.

Bando per la concessione di agevolazione a enti accreditati e micro piccole medie imprese per l’attivazione di percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro

La Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi con la presente iniziativa intende supportare la realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro attraverso:

  • dote di servizi di sensibilizzazione, supporto, accompagnamento e formazione in favore delle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) erogati da Enti Accreditati iscritti all’albo dei servizi al lavoro di Regione Lombardia (Misura A Ambito 1)
  • contributi alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) in proporzionale al numero di studenti coinvolti (Misura A Ambito 2 – Misura B).

Le risorse disponibili per il presente bando ammontano complessivamente a 900.000,00 euro di cui Euro 600.000,00 destinate alla Misura A (Ambito 1  e Ambito 2) ed Euro 300.000,00 alla Misura B

A chi

La Misura A Ambito 1, è rivolta agli Enti Accreditati iscritti all’albo dei servizi al lavoro di Regione Lombardia.

La Misura A Ambito 2 e la Misura B  sono rivolte alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) aventi sede legale e /o operativa nelle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi.
Misure D’Intervento
Misura A Ambito 1

La misura prevede Dote-servizi riservati agli Enti Accreditati finalizzati all’erogazione di servizi di sensibilizzazione, supporto e accompagnamento rivolti MPMI che intendono avviare percorsi di alternanza scuola-lavoro della durata minima di 80 ore. Gli Enti Accreditati riceveranno un rimborso a fronte dell’erogazione delle seguenti due tipologie di servizi:

  1. Servizi di accompagnamento e sensibilizzazione all’alternanza, propedeutici all’attivazione dei percorsi di alternanza.Tali servizi saranno riconosciuti “a risultato” per un importo pari a 198,00 Euro per singola impresa.
  2. Servizi di supporto all’inserimento di studenti in percorsi di alternanza per un massimo di 15 studenti. Tali servizi saranno riconosciuti “a risultato” per un importo massimo di 5.308,00 Euro per singola impresa.

I servizi di cui alla lettera a) sono propedeutici all’attivazione dei servizi di supporto all’inserimento di studenti in percorsi di alternanza di cui alla lettera b).

L’importo massimo del rimborso per ciascun operatore è di euro 80.000,00
Misura A Ambito 2 

La misura prevede Voucher-contributo riservato alle MPMI che realizzano o hanno realizzato percorsi di alternanza scuola lavoro attraverso i servizi di supporto erogati dagli enti accreditati previsti dall’ambito 1 del presente bando o dal bando della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi per l’erogazione di una dote di servizi di supporto allo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro rivolta alle micro-piccole imprese (MPI) rif. Del. 51 del 27/11/2017.

Il contributo è proporzionale al numero di studenti ospitati in percorsi di alternanza scuola lavoro ed è compreso tra un minimo di euro 500,00 per un solo studente a un massimo di euro 8.000,00 per 15 studenti di cui massimo 10 con disabilità.
Misura B

La misura prevede Voucher-contributo riservato alle MPMI non rientranti nell’ambito 2 della misura A che hanno svolto o svolgeranno nel 2018 un percorso di alternanza della durata minima di 40 ore il cui tutor aziendale abbia frequentato il corso di formazione gratuito per tutor aziendali, della durata di almeno 4 ore, erogato dalla Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza e Lodi attraverso la propria Azienda Formaper (per info https://www.formaper.it/), entro la data di rendicontazione.

Il contributo è proporzionale al numero di studenti ospitati in percorsi di alternanza scuola lavoro ed è compreso tra un minimo di euro 250,00 per un solo studente a un massimo di euro 4.000,00 per 15 studenti di cui massimo 10 con disabilità.
Procedimento

Le domande saranno accolte secondo  l’ordine cronologico di arrivo (procedura a sportello)  previa istruttoria formale effettuata dall’U.O. Innovazione e Credito.
A seguito degli esiti della verifica amministrativa saranno emessi provvedimenti periodici di assegnazione della concessione, a cura del Dirigente dell’Area Comunicazione e Sviluppo delle imprese.
Gli esiti del procedimento istruttorio saranno pubblicati su questo sito e comunicati ai diretti interessati.

Responsabile del procedimento è il Dirigente dell’Area Comunicazione e Sviluppo delle Imprese della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Quando

Gli  Operatori e le MPMI possono presentare la domanda di partecipazione dal 28/05/2018 al 31/12/2018.
Presentazione

Tramite la piattaforma informatica, sezione Servizi e-gov alla voce Contributi alle Imprese previa registrazione al sito www.registroimprese.it, seguendo le istruzioni indicate in Bandi – contributi alle imprese.
Guida per l’iscrizione al RASL
Per le imprese non iscritte al RASL, l’operatore può attivare e facilitare il processo d’iscrizione dell’azienda.

Rendicontazione
Tramite la piattaforma informatica www.registroimprese.it, sezione Servizi e-gov alla voce Contributi alle Imprese utilizzata in fase di presentazione della domanda, secondo quando previsto dal bando, punto 10) “Modalità di Rimborso dei Servizi di dote”.

 
Per informazioni

Per informazioni e accompagnamento le MPI possono rivolgersi all’Operatore prescelto.
Catalogo Alternanza Scuola-Lavoro
Per informazioni generali sul bando: contributialleimprese@mi.camcom.it
Per maggiori informazioni o assistenza tecnica: faialternanza@mi.camcom.it

Ecco tutti i fondi per sostenere ricerca, sviluppo e innovazione

In tema di politica industriale, nel corso degli ultimi anni, i policy maker in Europa e nel mondo si sono misurati con una sfida molto complessa: promuovere crescita economica e rafforzare il tessuto economico e produttivo in uno scenario globale post crisi economico-finanziaria. E’ di tutta evidenza, da un lato, che le conseguenze generate dalla crisi hanno fortemente ridotto la capacità operativa delle imprese: più critico è l’accesso al credito e significativamente più contratta la domanda di mercato. Dall’altro lato, in virtù delle ripercussioni sulla resilienza dei conti pubblici (i.e. crisi dei debiti sovrani), i policy maker hanno visto considerevolmente ridursi il montante di risorse da allocare sulle strategie di rilancio delle attività economiche e produttive.

L’esigenza di contenere e razionalizzare la spesa pubblica, pertanto, ha spinto, nel corso degli ultimi anni, verso un processo di riforma del quadro degli incentivi a supporto delle attività economiche e produttive. L’evoluzione impressa, soprattutto attraverso l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo economico, del Fondo Crescita Sostenibile – FCS (D.L. 83/12), ha determinato un’apprezzabile riduzione degli strumenti agevolativi esistenti e una conseguente focalizzazione delle risorse verso i fabbisogni ritenuti prioritari del nostro tessuto produttivo: ricerca, sviluppo e innovazione; accesso al credito; investimenti fissi; internazionalizzazione; crisi industriali.

Vista la centralità dei temi, notevole è lo sforzo finanziario destinato alla promozione degli investimenti fissi lordi tramite la Legge Nuova Sabatini (dal 2014 a fronte di circa 864 milioni di euro sono stati attivati circa 11,3 miliardi di euro di finanziamenti) e alla facilitazione dell’accesso al credito per le PMI attraverso il Fondo di garanzia (nel corso del 2017 sono state concesse garanzie per 12,3 miliardi di euro circa a fronte di circa 17,5 miliardi di euro di finanziamenti accolti).

Nell’ambito del nuovo quadro strategico, tuttavia, un ruolo di assoluta centralità è stato riservato al tema del sostegno alle attività di R&S&I, ambito cruciale per la salvaguardia del grado di efficienza dinamica del tessuto economico e produttivo. Il divario rispetto agli altri principali competitor internazionali e dell’Unione, infatti, risulta sempre più marcato (IT 1,3% del PIL; GER 2,94%; FR 2,25%: EU-28 2% circa).

Dal 2014 in poi, attraverso il FCS, sono stati stanziati circa 3,4 miliardi di euro per il sostegno della R&S&I. Per filosofia di fondo e modalità attuative, inoltre, l’approccio seguito segna una profonda linea di discontinuità rispetto al passato. Il disegno di policy, infatti, passa da un approccio di sostegno di tipo verticale basato sull’individuazione delle filiere ad un approccio orizzontale basato sulle tecnologie (i.e. Key Enabling Technologies – Ket’s). In tale prospettiva, pertanto, sono state avviate iniziative volte a incentivare l’attività di ricerca più prossima al mercato (TRL 6-8), ovvero, in ambito ricerca industriale e sviluppo sperimentale (i.e. con esclusione della ricerca di base).

La strategia complessiva messa in campo nell’ambito delle politiche di sostegno alle attività economiche e produttive è caratterizzata da un quadro di forte coerenza tra l’approccio implementato a livello nazionale e quello di matrice comunitaria:

  • concentrazione/focalizzazione delle risorse complessive verso il sostegno alle attività di R&S&I: il 35% delle risorse PON IC ed il 37% delle risorse Nazionali (Fonte: Relazione annuale sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive, 2017);
  • approccio attuato in coerenza con la strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI) volto, da un lato, a favorire il consolidamento di una filiera dell’innovazione capace di trasformare i risultati della ricerca e dell’innovazione in un vantaggio competitivo per il sistema Paese e, dall’altro, ad individuare tematiche trasversali per lo sviluppo della competitività dei sistemi imprenditoriali, sostenendo le iniziative ad alto potenziale innovativo (CfrHorizon 2020, Industria sostenibile e Agenda digitale, le nuove iniziative Agrifood, Scienze della vita e Fabbrica intelligente).

Gli interventi del Fondo per la Crescita Sostenibile

In tema di operatività, osservando sia gli interventi a sportello che quelli negoziali (i.e. Accordi per l’innovazione), dal 2014 ad oggi il Fondo per la Crescita Sostenibile ha agevolato 867 imprese, favorito 2,5 miliardi di euro di investimenti privati e concesso agevolazioni per 1,4 miliardi di euro.

Un elemento particolarmente significativo che emerge dall’analisi di operatività è indubbiamente l’alto tasso di rappresentatività tra le imprese agevolate delle PMI (67%). Tale evidenza testimonia, da un lato, che le PMI italiane segnalano un alto interesse ad attivare o ampliare i processi innovativi in grado di rafforzare la loro capacità competitiva, dall’altro lato, che il FCS nell’operatività corrente è uno strumento particolarmente adatto a colmare tale fabbisogno.

Agrifood, Scienze della vita e Fabbrica Intelligente

In ottica più recente con riferimento alle ultime iniziative avviate sul FCS, di particolare rilievo è l’intervento, a valere sull’asse I del PON I&C, in favore di progetti di ricerca e sviluppo nei settori applicativi della SNSI relativi a Agrifood, Scienze della vita e Fabbrica Intelligente, che prevede una dotazione di circa 563 milioni di euro. Tale nuovo intervento, in termini più complessivi, mira a fornire una risposta robusta ai fabbisogni di ricerca, sviluppo e innovazione emersi dagli operatori nel Mezzogiorno in tali ambiti tematici. Il macro-obiettivo di sfondo all’intervento è rappresentato dall’esigenza di rafforzare l’ecosistema innovativo nel Sud Italia negli ambiti tematici in cui le potenzialità competitive del tessuto produttivo sono alte.

In ottica d’insieme è possibile constatare che molto è stato fatto, tuttavia, resta sul tappeto l’esigenza di verificare quale sia l’effettivo impatto generato dagli interventi. Il tema della ivalutazione, pertanto, nel corso degli ultimi anni è stato incorporato sempre più all’interno dei processi gestionali al fine di garantire una verifica ex post delle attività correnti, individuando punti di forza e di debolezza delle iniziative implementate. Considerata la natura (i.e. strumenti di supporto alle attività privata di R&S&I) e i relativi tempi di maturazione degli interventi (almeno 5 anni), tuttavia, i primi risultati valutativi sull’impatto del FCS potranno essere prodotti tra circa due anni.

Catapano Giuseppe osserva: Internazionalizzazione P.M.I., dal 22 settembre via ai finanziamenti a fondo perduto fino a € 10.000

Con decreto direttoriale del 23 giugno 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico (Mi.S.E.) ha indicato i termini di presentazione delle domande per l’accesso al Voucher Internazionalizzazione PMI. La misura è rivolta alle micro, piccole e medie imprese, ed è finalizzata alla concessione di contributi a fondo perduto per ususfruire di servizi professionali per i processi di internazionalizzazione.
La dotazione finanziaria complessiva è pari ad € 19.000.000.

Beneficiari

Possono presentare domanda per la concessione del Voucher le micro, piccole e medie imprese che siano costituite in forma di società di capitali (ossia S.r.l., S.p.A., Sa.p.A.) oppure cooperative. Possono presentare domanda anche le Reti di Imprese nonché le Start-up Innovative che abbiano la forma di società di capitali o cooperative.
Ai fini della concessione del contributo occorre che i singoli richiedenti, ovvero le Reti di Impresa, dimostrino di avere realizzato un fatturato non inferiore ad € 500.000 in almeno uno degli ultimi tre esercizi approvati. Quest’ultimo requisito non interessa le Start-up Innovative.

In cosa consiste il Voucher Internazionalizzazione?

Il Voucher è un contributo a fondo perduto pari ad € 10.000 per l’acquisto di servizi di un T.E.M. (Temporary Export Manager) per almeno 6 mesi il quale dovrà occuparsi delle attività di studio, progettazione, gestione dei processi e programmi di internazionalizzazione aziendale. L’impresa beneficiaria è comunque tenuta a partecipare all’acquisto del servizio mediante una quota di cofinanziamento pari ad almeno € 3.000.

Pertanto l’impegno di spesa complessivo, per il beneficiario, non può essere inferiore ad € 13.000 al netto dell’i.v.a.

Il Voucher Internazionalizzazione verrà erogato in unica soluzione a fronte della trasmissione di tutti i titoli di spesa (fatture d’acquisto) inerenti i servizi di affiancamento erogati dalla società fornitrice per il tramite del T.E.M. per effetto di apposito contratti di servizio.

Il contratto di servizio verrà sottoscritto solo successivamente alla pubblicazione degli elenchi delle imprese che potranno beneficiare del Voucher.

In altre parole l’impresa beneficiaria dovrà sopportare l’intero costo dell’operazione.
Successivamente potrà presentare istanza al Ministero dello Sviluppo Economico l’erogazione del contributo di € 10.000 a deconto delle spese sostenute.

Come ottenere il Voucher Internazionalizzazione

Per accedere al contributo a fondo perduto, il richiedente è tenuto ad acquistare servizi professionali resi da T.E.M. inseriti nell’organico di società fornitrici indicate nell’apposito elenco redatto e tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che sarà pubblicato nel mese di settembre 2015.

Le domande di accesso alla misura potranno essere inoltrate a partire dalle ore 10.00 del 22 settembre 2015 e fino alle ore 17.00 del 2 ottobre 2015.

Entro 45 giorni dalla chiusura dello sportello è prevista la pubblicazione di un apposito decreto col quale saranno indicati i soggetti beneficiari. Nei successivi 45 giorni i beneficiari saranno tenuti, a pena di decadenza, a trasmettere il contratto di servizio sottoscritto con la società fornitrice unitamente alla documentazione richiesta per l’accesso alla misura.

Catapano Giuseppe osserva: P.O.I. Energia 2015 Comuni: finanziamenti a fondo perduto per l’efficienza energetica di edifici pubblici

E’ stato pubblicato il bando rivolto ai Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica 2015 (P.O.I. Energia 2015) che permetterà alle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) di accedere a finanziamenti a fondo perduto per realizzare progetti di efficientamento e produzione di energia da fonti rinnovabili in edifici pubblici.
La misura è stata dotata di risorse per € 50.000.000.

Possono presentare istanza di contributo tutte le Amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza che intendano realizzare interventi su edifici:

di proprietà dell’amministrazione comunale istante e che siano nella disponibilità esclusiva della stessa;
di proprietà del Demanio dello Stato o di altra Amministrazione pubblica e che siano nella disponibilità esclusiva dell’amministrazione comunale richiedente in virtù di un titolo che ne legittimi la detenzione (es. comodato, locazione, affitto) o il possesso (es. usufrutto, uso, superficie).
Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese ammissibili. Il contributo richiesto deve essere pari almeno ad € 40.000. In ogni caso il contributo complessivamente concedibile non può essere superiore a € 207.000.

Ciascun intervento da realizzare mediante l’acquisto di uno o più prodotti POI, deve essere oggetto di una singola istanza di concessione di contributo e riguardare un solo edificio o, in alternativa, un solo complesso immobiliare.

I prodotti P.O.I.

impianti fotovoltaici e servizi termici connessi in rete;
impianti solari termici per uffici ovvero per scuole con annesse attività sportive;
impianti a pompa di calore per la climatizzazione;
interventi di relamping.
A partire dal 28 maggio 2015 le Amministrazioni comunali abilitate al Me.P.A. ( mercato elettronico per l’acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni) possono attivare le procedure per acquistare gli specifici prodotti “POI – Energia C.S.E. 2015″.
Dopo l’aggiudicazione provvisoria, i Comuni presentano apposita istanza di concessione del contributo fino al 100% dei costi ammissibili. L’istanza può essere presentata a partire dal 14 luglio 2015 e fino il 12 settembre 2015.