Per l’impresa che aumenta la propria competitività arrivano aiuti dallo stato

Si ha un aiuto di stato solo nel caso in cui l’intervento pubblico produca un vantaggio per l’impresa cui è rivolto. ll fatto che si verifichi un trasferimento di denaro da un soggetto pubblico a un’impresa non comporta necessariamente un vantaggio per quest’ultima. Occorre cioè verificare se l’impresa, in virtù dell’intervento pubblico, migliora la propria situazione finanziaria a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato. Queste alcune delle risposte ad una serie di quesiti posti ad Unioncamere in merito alla concessione e gestione degli aiuti di stato alle imprese. Possono costituire oggetto di contributi in de minimis le spese di viaggio sostenute da un’impresa per la partecipazione, per esempio, a un evento o a una manifestazione promozionale.

Casi di esclusione di aiuto di stato

Non siamo in presenza di un aiuto di stato nel caso di concessione di voucher per la copertura delle spese per l’attività svolta dai tutor aziendali nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro. In questo caso le imprese non godono di nessun vantaggio in quanto il voucher costituisce tutt’al più un risarcimento per i costi che l’impresa dovrà sostenere per assistere lo studente. L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica svolta sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica; Il giovane che sviluppa l’esperienza rimane giuridicamente uno studente. L’inserimento in azienda non costituisce un rapporto di lavoro. Le competenze apprese nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale previsto dal corso di studi. Le imprese ospitanti devono essere in grado di garantire

– capacità strutturali, ovvero spazi adeguati per consentire l’esercizio delle attività ricomprese in alternanza scuola-lavoro;

– capacità tecnologiche, ossia la disponibilità di attrezzature idonee per l’esercizio delle attività in convenzione;

– capacità organizzative, consistenti in adeguate competenze professionali per la realizzazione delle attività.

A tal fine deve essere garantita la presenza di un tutor incaricato dalla struttura ospitante, anche esterno alla stessa, a supporto delle attività di alternanza scuola lavoro, dotato di competenze professionali e dedicato alla supervisione ed alla valutazione dello studente, a cui quest’ultimo fa riferimento e con oneri a carico del soggetto ospitante. Il voucher potrà essere utilizzato per coprire le spese legate alla figura del tutor e potrà inoltre servire per acquistare servizi accessori, necessari all’impresa partecipante a gestire le comunicazioni con il sistema scolastico e a rafforzare la partnership con esso. Tutti costi che l’impresa che non si renderà disponibile ad ospitare studenti non dovrà sostenere. La volontarietà della partecipazione all’operazione da parte delle imprese è elemento essenziale ai fini della qualificazione del voucher sotto il profilo delle regole di concorrenza. Il voucher acquisisce così essenzialmente la funzione di stimolo per le imprese ad aderire all’iniziativa, che diversamente avrebbe grandi difficoltà ad essere messa in atto in forma generalizzata.