Giuseppe Catapano scrive: Non un decreto, ma un disegno di legge cambierà la Rai

Alla fine non sara’ un decreto a cambiare la Rai: il Governo, scrive Repubblica, scegliera’ la via del disegno di legge e lo fara’ nei tempi promessi da Matteo Renzi presentandolo entro marzo, quasi sicuramente in occasione del Consiglio dei ministri del 6.

Non sara’ un decreto anche perche’, spiega il quotidiano, dal Quirinale sono filtrate le perplessita’ di Sergio Mattarella, dal momento che non ci sono i motivi di necessita’ e urgenza. Il ddl che arrivera’ in Consiglio il 6 marzo fissera’ le nuove regole di nomina degli amministratori Rai, sottraendo il controllo ai partiti e al Parlamento, ma ci sono alcuni punti chiave da precisare, come il potere di nomina del Governo e la divisione dei ruoli tra presidente e consigliere delegato. Il Cda verra’ comunque sicuramente ridotto da 9 a 5 membri.

Il ddl affrontera’ in maniera diretta la sola questione della scelta dei vertici: ad aprile il Cda approvera’ il bilancio e scadra’ il mese successivo; Renzi punta ad approvare la riforma entro luglio, prorogando di soli due mesi Tarantola e Gubitosi. Un intervento sulla mission dell’azienda avverra’ invece a fine anno, quando l’esecutivo interverra’ sul contratto di servizio.