Giuseppe Catapano osserva: Berlusconi di nuovo in campo. E Forza Italia cerca di ripartire

Quando si terranno le elezioni politiche, forse nel 2018, avrà compiuto 80 anni e in caso di vittoria diventerà il più anziano premier della storia d’Italia. Ma Silvio Berlusconi, assolto nel caso Ruby in via definitiva dalla Corte di cassazione, che non ha accolto il ricorso della procura generale di Milano contro l’assoluzione in appello dopo la condanna in primo grado, è già al lavoro per riprendere le redini di Forza Italia, e inaugurare, dopo le elezioni regionali, una nuova strategia che consenta al Cavaliere di recuperare il rapporto con il premier Matteo Renzi e di tornare quindi a un ruolo da protagonista nella partita delle riforme della Costituzione e della giustizia. Per questo, dopo l’inevitabile commozione manifestata a tutti i parlamentari azzurri e ai giovani di Forza Italia che lo hanno accolto a palazzo Grazioli, il leader di Fi si è riunito con i suoi collaboratori più stretti, tra i quali Gianni Letta, e con i suoi legali Franco Coppi e Niccolò Ghedini. Se la riorganizzazione del partito può attendere, però, le elezioni regionali incombono e il rischio di un risultato disastroso è da scongiurare. Il cavaliere, in particolare, teme il sorpasso della Lega Nord e ieri l’ex premier ha lanciato una sorta di appello all’unità di Forza Italia, con particolare riferimento ai Ricostruttori di Raffaele Fitto. Perciò Berlusconi ha annunciato che nessuno sarà cacciato da Forza Italia anche se il movimento ha bisogno di un profondo rinnovamento. E non è un caso che tutte le ‘anime’ azzurre siano accorse a palazzo Grazioli per festeggiare il Cavaliere: dai fittiani agli uomini vicini a Denis Verdini. La tregua però è destinata a non durare. Da domani, i nodi torneranno al pettine: dalla gestione dei gruppi, alla linea politica, fino alla richiesta di un rinnovamento della classe dirigente. E’ su questo che l’ex capo del governo da domani lavorerà per arginare il più possibile il malumore interno. Berlusconi riprenderà poi a tessere la tela delle alleanze. L’obiettivo è quello recuperare nei sondaggi con una campagna a tamburo battente sui media e nelle regioni chiamate alle urne.