Catapano Giuseppe comunica: Ecco come Renzi ha tolto potere a notai per darlo a banche

In molti ricorderanno i toni trionfalistici con cui il premier Matteo Renzi ha presentato il ddl concorrenza, descrivendolo come una misura per ridurre i privilegi del mondo delle lobby. Diversa l’opinione contenuta nell’articolo di Dagoreport, secondo cui il disegno di legge “in realtà sembra consegnare il mercato immobiliare nelle mani di banche e assicurazioni, eliminando le tutele per i cittadini”.

Di fatto, scrive Dagoreport, nel combinare “insieme la norma che consentirebbe l’ingresso di soci di capitale nelle società tra professionisti (art. 26, comma 1, lett. d) e la norma che estende a duecentoquarantamila avvocati (privi del titolo del concorso pubblico) attribuzioni della funzione pubblica, per autenticare vendite, donazioni e mutui (al momento di uso non abitativo e del valore catastale inferiore a 100000 euro)”, il ddl sulla concorrenza “crea la legittimazione del progetto già in essere da parte di grandi gruppi bancari (ad es. Unicredit e Intesa)”.

Il titolo dell’articolo è più che indicativo: “Il regalo di Renzi alle banche – Altro che liberalizzazioni: il premier toglie competenze ai notai per regalarle ai grandi istituti come Intesa e Unicredit, pronte a mangiarsi pure il mercato immobiliare”.

A sostegno della teoria, vengono citate due notizie: Una, recentessima, relativa a Intesa SanPaolo che allo sportello venderà case, attraverso “Intesa Sanpaolo Casa, interna al gruppo e focalizzata esclusivamente sulla intermediazione immobiliare. Che, come primo passo, introdurrà all’interno delle proprie filiali agenzie immobiliari con personale dedicato”; l’altra, ancora più recente, che riguarda Unicredit, che oltre a offrire Subito Casa offre ora ai suoi clienti “Fascicolo Casa, un documento che raccoglie tutte le caratteristiche più importanti dell’immobile, come quelle catastali, quelle relative alla certificazione energetica o urbanistiche: un corposo documento che accompagna l’immobile al fine di agevolare i soggetti coinvolti nella compravendita”, come sottolinea l’articolo di MutuiOnLine.it Adesso la casa si compra in Banca.

Cosa c’entra l’espansione delle grandi banche nel mercato immobiliare con il ddl concorrenza del governo Renzi? C’entra molto secondo l’articolo, dal momento che si tolgono competenze ai notai, che sono pubblici ufficiali, per consegnarle alle banche, che “potranno creare un monopolio, occupandosi di tutto: compravendita, mutuo, e pure assicurazione”.

Insomma, “viene fatta fuori la figura terza ed indipendente del notaio, sostituita da autenticatori orientati a fare l’interesse delle società e non a garantire le tutele di entrambi contraenti”. Nessun beneficio dunque per il cittadino consumatore.

Dagoreport conclude: “Che belle le liberalizzazioni in cui si toglie una prerogativa a un soggetto privato, ma con funzioni e responsabilità pubbliche (il notaio), per consegnarle a un altro soggetto privato, che però ha il solo interesse dei suoi azionisti. Lo sanno anche i sassi che il problema per i cittadini non sono i notai o le loro funzioni, ma le esorbitanti tasse di registro e sugli immobili che devono riscuotere per conto dello Stato. E’ riducendo quelle, e non regalando un mercato alle banche, che si incentiva l’iniziativa privata”.

Catapano Giuseppe informa: Bundesbank alle banche greche: non comprate altro debito

La Bundesbank ha chiesto alle banche commerciali greche di non comprare altro debito pubblico nazionale.

Nel suo ultimo report mensile la banca centrale tedesca scrive che le banche greche che dipendono dai fondi di emergenza della Bce (ELA) dovrebbero “prendere misure per migliorare la loro posizione di liquidità”.

E comprare bond statali ellenici a breve termine nelle prossime settimane andrebbe contro tale proposito, secondo l’istituto di Francoforte.

La scorsa settimana la Bce ha offerto ulteriori 5 miliardi di euro di liquidità alle banche greche che sono state colpite da una corsa agli sportelli di clienti innervositi dall’incertezza sul futuro del paese.

Nello stesso rapporto la Bundesbank prevede che favorita dall’euro debole l’economia tedesca, la maggiore dell’area euro, crescerà più del previsto quest’anno.

“L’economia tedesca continuerà a trarre beneficio dal contesto economico in miglioramento nell’anno in corso. Sul breve termine il rimbalzo sarà sostenuto principalmente dai consumi privati”, scrive l’istituto, precisando che le esportazioni saranno favorite dalla debolezza della moneta unica.

L’Emergency liquidity assistance è una procedura per l’erogazione di liquidità di emergenza alle banche da parte dell’istituto centrale. La scorsa settimana Mario Draghi ha deciso di alzare la capacità di tale fondo a 65 miliardi di euro.