Giuseppe Catapano informa: Alleanza fra tributaristi

Si sono spenti i riflettori su un evento di grande importanza per l’Ancot – Associazione nazionale consulenti tributari, celebratosi venerdì 22 maggio presso l’auletta dei gruppi parlamentari di via Campo Marzio, a Roma. Il consesso ha visto la nascita della Federazione italiana di tributaristi, alla quale l’Ancot ha sempre creduto.

Infatti, da tempo aveva elaborato una proposta cercando di accomunare tutte le sigle dei tributaristi, ma senza ricevere l’adeguato riscontro.

Oggi la Federazione è una realtà, grazie all’adesione di due sigle quali la Lait e l’Ancit. I presidenti nazionali, Fausto Marra e Luigi Pessina, con Arvedo Marinelli dell’Ancot, hanno così sottoscritto l’importante documento che sarà la pietra miliare per dare un contributo professionale e tecnico,

mettendosi a disposizione del sistema paese, nell’interesse di tutti per un fisco moderno  e in linea con l’attuale periodo economico.

Sono allo studio parecchie istanze che saranno sviluppate in future iniziative con le istituzioni.

Nella mattinata è stato dibattuto l’argomento della previdenza dei professionisti senza albo nella Gestione separata Inps. Le proposte dell’Ancot a riguardo, tendono ad armonizzare le regole relative alla previdenza dei lavoratori autonomi con quelle di altri lavoratori. Fiumi di inchiostro sono stati scritti sullo scottante argomento.

Resta comunque da sottolineare una considerazione ed è quella di un vero e proprio salasso contributivo che nato nel 1996, oggi a circa vent’anni di distanza, ha elevato la quota contributiva al 27,22.

Al dibattito hanno partecipato Cesare Damiano e le Renata Polverini, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione lavoro della Camera.

Entrambi hanno preso atto delle giuste istanze del mondo dei lavoratori autonomi, vere partite Iva esposte dal presidente Marinelli e hanno ribadito che non basta più affrontare ogni fi ne anno il blocco dell’aumento percentuale previsto dalla legge Fornero.

La commissione sta lavorando con armonia e spirito di collaborazione alla riforma della legge Fornero e tutti si augurano che riporti equità nella gestione separata, operando con buon senso nel settore delle pensioni, tornato alla ribalta dopo la sentenza della Suprema corte di cassazione di cui il governo ha dovuto prendere atto.

Il tema della mattinata, aveva anche un sottotitolo, «Prospettive e strategie di crescita»; ed è proprio in questo momento di crisi economica del paese che le nostre proposte devono trovare un confronto col governo. È indispensabile un cambiamento radicale del mercato

del lavoro per dare certezza alle generazioni future ed una semplificazione del fisco che dia maggiori certezze al mondo imprenditoriale sia nazionale che internazionale.

Proprio in queste prospettive la Federazione italiana dei tributaristi ha presentato una serie di proposte per la delega fiscale e sono state anche oggetto di audizione alla Commissione finanze e tesoro del Senato lo scorso 14 maggio.

Il presidente della Commissione, Mauro Maria Marino, i deputati Ignazio Abrignani e Giovanni Paglia, sentite le proposte della Federazione esposte da Celestino Bottoni, hanno ringraziato del prezioso apporto tecnico offerto, giudicando interessanti le varie proposte sulle quali si riscontra un’ampia convergenza.

Ha concluso i lavori la moderatrice, giornalista del TG1, Barbara Capponi dando la parola al segretario Saturno Sampalmieri che ha ricordato la figura di Dino Agostini a cui è stata recentemente intestata la Fondazione.

Hanno accolto calorosamente lo spirito della Federazione italiana tributaristi, il deputato Andrea Ronchi, la presidentessa del CoLAP Emiliana Alessandrucci, il dott. Gianfranco Vecchio, direttore

Generale del MiSe, e Mirco Mion, dei Geometri fiscalisti Agefis.