Fincantieri ha lanciato un’offerta pubblica d’acquisto totalitaria sulla controllata Vard Holdings.
La societa’ cantieristica italiana, gia’ titolare tramite Fincantieri Oil & Gas del 55,63% dell’azienda norvegese, offre 24 centesimi di dollari di Singapore per il restante 44,37%, ossia per 523.528.732 azioni, per un controvalore di 125,6 milioni di dollari di Singapore (82 milioni di euro).
L’offerta, il cui prezzo implica un premio dell’11% rispetto ai valori medi registrati dal titolo Vard sulla Borsa della Citta’ Stato asiatica nell’ultimo mese, segue di pochi giorni la pubblicazione di risultati trimestrali in netto miglioramento per l’azienda norvegese con una perdita netta nei primi nove mesi dell’anno passata nel giro di un anno da 845 milioni di corone a 104 milioni.
Da parte sua Fincantieri e’ tornata in utile nel periodo gennaio-settembre con profitti per 7 milioni di euro, a fronte della perdita di 195 milioni di un anno fa, ricavi in crescita del 6,5% a 3,23 miliardi, Ebitda in aumento da 6 milioni a 185 milioni per un margine in miglioramento dallo 0,2% al 5,7% e Ebit in miglioramento da 74 milioni a 105 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata, che non comprende i construction loans, e’ risultata negativa per 625 milioni (a debito per 438 milioni al 31 dicembre 2015).
L’offerta, finalizzata al delisting di Vard dalla Borsa di Singapore e, pertanto, condizionata al raggiungimento di una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale dell’azienda norvegese, non incide sulle indicazioni previsionali e sugli obiettivi quantitativi comunicati al mercato da Fincantieri.
Il gruppo triestino, dopo i positivi risultati al 30 settembre, ha confermato gli obiettivi definiti dal Piano Industriale 2016-2020, che prevede per il 2016 ricavi in crescita del 4-6%, un margine Ebitda del 5% circa e un risultato netto positivo.