Giuseppe Catapano: Atti tributari, nulla la notifica a casa del familiare

PALAZZO DI GIUSTIZIA DI ROMA PALAZZACCIO CORTE DI CASSAZIONE

La notificazione dell’atto tributario eseguita in un luogo diverso dall’abitazione del destinatario e specificamente presso l’abitazione di un familiare è nulla; se il luogo di notifica diverge dalla casa di abitazione o dal domicilio del notificando, diventa irrilevante il rapporto di parentela. Di contro, se il parente che riceve l’atto può considerarsi un vicino di casa, la validità della notifica è subordinata all’invio di una seconda raccomandata, con cui si dia notizia al destinatario dell’avvenuta consegna nelle mani del parente – vicino di casa.
Sono i principi che si leggono nella sentenza n. 18202/16 della Corte di cassazione.
Il caso nasce dal ricorso proposto contro una intimazione di pagamento, non preceduta, secondo il ricorrente, dalla regolare notifica della pregressa cartella esattoriale. Nel corso di causa, emergeva che la cartella era stata consegnata allo stesso indirizzo del contribuente (stessa via, stesso civico), ma a un «interno» diverso, ove risiedeva un parente del contribuente stesso. Secondo i giudici tributari di merito, siffatta notifica doveva considerarsi regolare, poiché eseguita nelle mani di un familiare e all’indirizzo di residenza del contribuente.
La Cassazione ha ribaltato l’esito dei giudizi di merito, accogliendo sia il ricorso per Cassazione che quello introduttivo, con conseguente annullamento della pretesa erariale.
In primo luogo, la Corte chiarisce che la notifica eseguita allo stesso indirizzo, stessa via, stesso numero civico, ma a un «interno» diverso, non può considerarsi eseguita «presso la casa di abitazione del notificando». A questo punto, prosegue la sentenza, diventa irrilevante il rapporto di parentela tra il destinatario effettivo e colui che riceve l’atto, elemento che rileva soltanto se il luogo di notifica è la casa di abitazione del contribuente. Così che, conclude Piazza Cavour, una siffatta consegna deve considerarsi come notifica al «vicino di casa che accetti di riceverla» (articolo 139, comma 3, del codice di procedura civile) e il suo perfezionamento è subordinato all’invio della raccomandata informativa (art. 139, comma 4, cpc). Essendo, nel caso di specie, stato omesso tale adempimento, la notifica della cartella deve ritenersi nulla e, parimenti, è nulla la successiva intimazione.

Giuseppe Catapano: Equitalia, un sms preannuncia l’arrivo di una cartella

giucatap695Equitalia lancia il servizio “SMS – Se Mi Scordo”: messaggi sul cellulare o posta elettronica per preannunciare una cartella, per ricordare a chi sta pagando a rate che ne manca soltanto una per decadere, ma anche segnalare che il pagamento delle rate non risulta regolare.
Il servizio, voluto dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini, può essere attivato sia rivolgendosi a uno dei 202 sportelli della società di riscossione sia sul portale http://www.gruppoequitalia.it. Nel primo caso è necessario compilare un modulo in cui, oltre ai tradizionali dati personali e al codice fiscale, si deve scegliere se indicare il proprio numero di cellulare oppure la email su cui ricevere comunicazioni da parte di Equitalia. Per attivarlo dal sito del Gruppo è necessario avere le credenziali e quindi accedere nell’area riservata e seguire le indicazioni per registrarsi.
Le comunicazioni, a oggi, previste da ‘Se Mi Scordo’ sono di tre tipologie: quando a Equitalia viene affidato un debito da riscuotere da uno dei 6.700 enti e in particolare Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, e quindi Comuni (3.500), Province (86), Regioni (18), Ordini professionali territoriali (363), Aziende di trasporti (30) ed altri enti creditori; quando il contribuente che ha un piano di rateizzazione con Equitalia non ha pagato almeno la metà del numero massimo delle rate previste per decadere; quando manca soltanto una rata prima di decadere dal piano concordato.
In uno dei 202 uffici di Equitalia è possibile trovare il modulo per richiedere il servizio.
Per quanto riguarda invece il sito, dopo essere entrati sul portale http://www.gruppoequitalia.it, è necessario accedere con le credenziali di accesso (SPID, Agenzia delle entrate, Inps e Carta Nazionale dei Servizi) all’area riservata. Cliccare quindi su “Se Mi Scordo”, inserire il proprio numero di cellulare o l’indirizzo di posta elettronica. Confermare e salvare i dati dopo aver letto l’informativa sulla privacy. A quel punto il contribuente riceverà il codice di verifica con sms o mail a seconda della opzione che ha indicato. Cliccando nuovamente su “Se Mi Scordo” potrà rendere attivo il servizio. L’utente può decidere se attivare il servizio che anticipa la cartella oppure quello relativo agli avvisi sulle scadenze delle rate. “Se Mi Scordo” è un  servizio  puramente  informativo, non  sostituisce in alcun modo la notifica di un  atto e non ha quindi alcun valore né vincolo giuridico nel rapporto tra gli utenti ed Equitalia, e può essere revocato in qualsiasi momento.
Il contribuente che attiva il servizio “SMS – Se Mi Scordo” sarà avvisato quando a Equitalia è stata affidata dagli enti creditori la riscossione di una somma a suo carico, quindi prima della notifica della cartella vera e propria. Arriverà un messaggio o una email, con mittente “Equi Info” e il testo in cui si preannuncia che Equitalia è stata incaricata di riscuotere una somma, e quindi il messaggio inviato anticipa la notifica vera e propria. Chi vorrà, potrà anche verificare la propria situazione nell’area riservata del portale http://www.gruppoequitalia.it, richiedere assistenza rivolgendosi agli sportelli di Equitalia oppure chiamare il numero unico 060101 da telefono fisso o da cellulare.
I contribuenti che hanno già una rateizzazione in corso con Equitalia saranno avvisati nel caso in cui non risulti pagata almeno la metà del numero massimo delle rate previste per la decadenza. Arriverà un messaggio o mail con mittente “Equi Info” e il testo che contiene anche il numero del piano di dilazione in cui si ricorda che le scadenze non risultano rispettate. Chi riceve questo messaggio può verificare nell’area riservata del portale http://www.gruppoequitalia.it o presso gli sportelli della società.
Infine, chi ha un piano di rateizzazione attivo sarà avvisato anche quando mancherà una sola rata prima della decadenza dal proprio piano di dilazione concordato con Equitalia. Arriverà un messaggio o mail con mittente “Equi Info” e il testo con cui si ricorda che il mancato pagamento di un’altra rata farà decadere il piano di rateizzazione.

Giuseppe Catapano: Caldaie, la negligenza del tecnico costa cara

TOGHE TOGA ROSSE ROSSA MAGISTRATURA CASSAZIONE INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO MAGRISTRATO MAGISTRATI

Risponde di omicidio colposo il tecnico che controllando una caldaia ometta di certificarne le carenze funzionali tali da cagionare la morte del proprietario dell’immobile. Il tecnico, dopo aver riscontrato le carenze tecniche avrebbe dovuto diffidare l’occupante dal suo utilizzo, indicano le operazioni necessarie per il ripristino delle «condizioni di sicurezza». Questo è il principio di diritto espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza del 26 ottobre 2016 n. 44968 in merito alla responsabilità di un tecnico manutentore nella fase di revisione di una caldaia difettosa.

Il fatto. I giudici di piazza Cavour condannavano per omicidio colposo omissivo (articoli 40, 110 e 589 codice penale) il tecnico inidoneo a effettuare la manutenzione e i controlli di legge di una caldaia. Quest’ultimo infatti, dopo aver effettuato il controllo della caldaia nel rapporto di controllo, in violazione di quanto prescritto nella normativa UNI 1729 e dal dlgs n. 192/2005 (allegato G), dichiarava come positive le seguenti voci di verifica:
– «idoneità locale di installazione»;
– «adeguate dimensioni delle aperture di ventilazione»;
– aperture di ventilazione libere da ostruzioni»;
-«verifica efficienza evacuazione fumi», nonostante la caldaia fosse di tipo B (aperta), e fosse ubicata in un locale chiuso da vetrate con superficie di aerazione permanente provvista di griglia ostruita da grassi e polvere e nonostante fosse stato riscontrato un valore di Co (monossido di carbonio, ndr) pari a 198.
Ometteva altresì nello spazio «raccomandazioni e prescrizioni» di prescrivere un qualche tipo di intervento in merito alla tipologia del locale, inadatto per caldaie tipo B.
Il proprietario dell’immobile decedeva a seguito di collasso cardiorespiratorio terminale da asfissia acuta da inibizione dei centri del respiro in seguito all’intossicazione di monossido di carbonio . La quantità di monossido di carbonio, a causa del cattivo funzionamento della caldaia stessa e dell’inidoneità del locale in cui la caldaia era ubicata, risultava in quantità estremamente elevata e superiore alla soglia di letalità.
Il Collegio di appello aveva confermato il giudizio di colpevolezza del Tribunale ritenendo innanzitutto sussistente una condotta inosservante delle regole tecniche del settore, come stabilite dalla specifica normativa (Dlgs 192/2005, Dpr n. 412/93 e relativi allegati, costituenti attuazione della direttiva 2002/91/CE) e, in particolare, quanto al ruolo del manutentore, veniva sottolineato che nel primo rapporto tecnico egli aveva attestato che il locale di installazione non era idoneo per caldaie tipo B», senza esercitare il potere di diffida o la messa fuori servizio espressamente previsto dalla normativa vigente.

Giuseppe Catapano: Con le app i viaggi non sono da incubo

INTRODOTTA TASSA SUGLI SMARTPHONE TABLET TECNOLOGIA HIGH TECH TELEFONIA TELEFONO TELEFONI

Che sia per lavoro o per piacere, il nostro viaggio è sempre più organizzato e vissuto in compagnia delle app. Al di là delle ormai diffusissime applicazioni per comprare un volo o prenotare una camera d’hotel (da Skyscanner a Kayak, da Booking a Trivago), sono sempre di più i programmi che consentono di migliorare la qualità e la praticità dei nostri spostamenti non soltanto durante le fasi di progettazione, ma soprattutto nel corso del soggiorno, in Italia o all’estero. Tutto quello che serve è uno smartphone o un tablet. Prima di partire, esistono due app studiate apposta per i viaggiatori più distratti che consentono di ridurre al minimo i problemi organizzativi affidando alle tecnologie l’onere di far fronte alle nostre possibili dimenticanze. La prima si chiama TripList, programma gratuito che permette di creare una lista delle cose da mettere in valigia e di spuntare gli articoli presi. Non solo. L’app è fornita di un catalogo integrato con oltre 250 singole voci completamente personalizzabile per consentire di preparare il bagaglio in maniera più efficiente. Una volta sistemata la valigia, è il momento dei documenti di viaggio. Per questa operazione viene in aiuto TripIt, che consente di gestire e controllare l’intero itinerario di viaggio in unico luogo. Ma non finisce qui…

Giuseppe Catapano: Fincantieri lancia opa totalitaria da 82 mln sulla controllata norvegese Vard

giucatap692Fincantieri ha lanciato un’offerta pubblica d’acquisto totalitaria sulla controllata Vard Holdings.
La societa’ cantieristica italiana, gia’ titolare tramite Fincantieri Oil & Gas del 55,63% dell’azienda norvegese, offre 24 centesimi di dollari di Singapore per il restante 44,37%, ossia per 523.528.732 azioni, per un controvalore di 125,6 milioni di dollari di Singapore (82 milioni di euro).
L’offerta, il cui prezzo implica un premio dell’11% rispetto ai valori medi registrati dal titolo Vard sulla Borsa della Citta’ Stato asiatica nell’ultimo mese, segue di pochi giorni la pubblicazione di risultati trimestrali in netto miglioramento per l’azienda norvegese con una perdita netta nei primi nove mesi dell’anno passata nel giro di un anno da 845 milioni di corone a 104 milioni.
Da parte sua Fincantieri e’ tornata in utile nel periodo gennaio-settembre con profitti per 7 milioni di euro, a fronte della perdita di 195 milioni di un anno fa, ricavi in crescita del 6,5% a 3,23 miliardi, Ebitda in aumento da 6 milioni a 185 milioni per un margine in miglioramento dallo 0,2% al 5,7% e Ebit in miglioramento da 74 milioni a 105 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata, che non comprende i construction loans, e’ risultata negativa per 625 milioni (a debito per 438 milioni al 31 dicembre 2015).
L’offerta, finalizzata al delisting di Vard dalla Borsa di Singapore e, pertanto, condizionata al raggiungimento di una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale dell’azienda norvegese, non incide sulle indicazioni previsionali e sugli obiettivi quantitativi comunicati al mercato da Fincantieri.
Il gruppo triestino, dopo i positivi risultati al 30 settembre, ha confermato gli obiettivi definiti dal Piano Industriale 2016-2020, che prevede per il 2016 ricavi in crescita del 4-6%, un margine Ebitda del 5% circa e un risultato netto positivo.

Giuseppe Catapano: Trump conferma la linea dura sull’immigrazione. E rinuncia allo stipendio: “prenderò un dollaro l’anno”

giucatap691Linea dura sull’immigrazione, confermati i tagli alle tasse e niente sconti sulla Corte Suprema, ma anche “nessun problema” per i matrimoni omosessuali: Donald Trump nella sua prima intervista televisiva ha prospettato intransigenza su alcuni dei punti centrali della sua campagna elettorale, ma ha anche cercato di rassicurare gli americani impauriti dal suo arrivo a sorpresa alla Casa Bianca. “Credo che non mi conoscano”, ha detto alla Cbs, commentando le proteste contro la sua elezione, che lo hanno “rattristato”. E alle migliaia di persone, moltissimi i giovani, scese in strada armate di cartelli “Not my President”, ha lanciato un messaggio conciliante: “Non abbiate paura. Riporteremo indietro il nostro Paese” verso la grandezza perduta, ha assicurato. Tra i tanti annunci fatti ieri sera, inoltre, quello della rinuncia allo stipendio da presidente, anche questa una promessa pre-elezioni: invece dei 400 mila dollari previsti, un simbolico dollaro, ha dichiarato il 45esimo presidente degli Usa. “Non prenderò lo stipendio, non lo prenderò. Credo che per legge dovrei prendere un dollaro, quindi prenderò un dollaro l’anno”.
Messi a parte i toni stridenti, violenti della campagna elettorale, Trump ha comunque confermato la linea aggressiva su temi cruciali, a partire dall’immigrazione e dalle nuove nomine per la Corte Suprema: sceglierà giudici anti-aborto e favorevoli alle armi in mano ai privati cittadini. “Saranno pro-life e sulla questione delle armi, saranno molto a favore del Secondo emendamento”, quello che garantisce il diritto di possederle.
La prima nomina sarà per il sostituto del giudice Antonin Scalia, che Barack Obama avrebbe voluto rimpiazzare con una figura di compromesso, Merrick B. Garland, bloccato dal Senato controllato dai repubblicani.
Sull’immigrazione Trump ha ribadito le promesse fatte in campagna elettorale: intende costruire un muro lungo il confine con il Messico e saranno espulsi o incarcerati sino a tre milioni di illegali con precedenti criminali. “Quello che faremo è prendere la gente che ha problemi di criminalità, con la fedina penale sporca. C’è tanta gente così, probabilmente due milioni, potrebbero essere pure tre milioni. Li manderemo fuori dal Paese e li manderemo in prigione”, ha dichiarato il neo-eletto presidente, intervistato per il programma 60 Minutes. Ma bisogna sapere anche cosa intende fare con i milioni di immigrati che lavorano, contribuiscono all’economia americana e non hanno niente a che vedere con le bande criminali, gli è stato fatto notare. Per ora Trump ha lasciato tutte le porte aperte al riguardo: “Una volta messo in sicurezza il confine e quando tutto sarà normalizzato, decideremo sulla gente di cui state parlando, che è gente meravigliosa”, si è limitato a dire.
La promessa di costruire davvero il muro con il Messico è stata politicamente mitigata dalla possibilità di realizzare una recinzione in parte costituita da una rete, come chiesto da una mozione repubblicana. Trump ha aperto a questa opzione, senza però dettagliare.
L’imprenditore che tra poco più di due mesi si insedierà alla Casa Bianca ha detto che l’immigrazione è una delle tre priorità discusse con lo speaker della Camera Paul Ryan, a fianco della riforma sanitaria voluta da Obama, l’Obamacare (che con una giravolta rispetto alla campagna elettorale Trump ora afferma di voler salvare in parte) e una legge per abbassare le tasse e semplificare il codice fiscale.
Trump ha lanciato anche qualche messaggio conciliante, in particolare sulle nozze gay: “Sono legge, è stato stabilito dalla Corte Suprema, voglio dire, è cosa fatta”, ha risposto alla intervistatrice che gli chiedeva se approva la parità tra matrimoni etero e omosessuali. “Nessun problema, mi va bene così”, ha aggiunto.
Prima che andasse in onda la versione integrale dell’intervista sulle priorità della sua presidenza,Trump ha deciso ieri le prime due nomine di altissimo livello in vista della formazione del nuovo governo, con Reince Priebus che diventa capo di gabinetto dell’amministrazione presidenziale e Steve Bannon consigliere-stratega, incaricato di dare la linea per politica nazionale ed estera. L’assegnazione a Priebus della carica di chief of staff rassicura il partito Repubblicano: è il capo del Comitato Nazionale Repubblicano, ha molto esperienza ed è considerato la figura ponte verso gli spaventati vertici del Gop, a cominciare dallo speaker della Camera Paul Ryan.
Ma assieme alla sua nomina è arrivata ieri sera quella di Steve Bannon come consigliere presidenziale senior, ovvero il capo stratega. Bannon è figura di tutt’altro tipo: è stato il regista della campagna elettorale di Trump e per occuparsi della corsa verso la Casa Bianca ha preso un sabbatico dal sito di notizie Breitbart, voce delle posizioni più conservatrici e spesso estremiste tra i media statunitensi. Sono celebri le sue invettive anti-immigrati, ha paragonato l’aborto all’Olocausto.

Telefonata con il presidente cinese Xi. Il presidente cinese Xi Jinping e Donald Trump hanno concordato in un colloquio telefonico di “incontrarsi presto” per discutere le relazioni tra i rispettivi Paesi. Lo ha indicato la tv pubblica cinese, Cctv.
Xi ha detto a Trump – che ha spesso attaccato la Cina in campagna elettorale e ha minacciato di introdurre un dazio del 45 per cento sulle esportazioni cinesi – che le due principali economie mondiale “necessitano di collaborazione e ci sono molte cose sulle quali possiamo cooperare”, ha aggiunto Cctv.
Xi e Trump “hanno promesso di tenersi in stretto contatto, costruire buone relazioni di lavoro e incontrarsi presto per scambiarsi vedute su dossier di reciproco interesse e sullo sviluppo dei rapporti bilaterali”, ha aggiunto Cctv.

Giuseppe Catapano: Auto connesse, entra in scena Samsung: acquisita la statunitense Harman per 8 mld di dollari

giucatap690Il colosso Samsung ha siglato un accordo per l’acquisto della societa’ automobilistica Usa Harman per 8 miliardi di dollari, per un controvalore di 112 dollari ad azione. L’obiettivo dei sudcoreani e’ quello di produrre le auto connesse, cioe’ automobili in grado di comunicare con il mondo esterno e con altre auto, grazie alle connessioni internet e ai dispositivi mobili.

Giuseppe Catapano: Professionisti da guardia

epa05443448 European Commissioner for Economic and Financial Affairs, Pierre Moscovici during a press conference in Brussels, Belgium, 27 July 2016. The European Commission today adopted a Rule of Law Recommendation on the situation in Poland, setting out the Commission's concerns and recommending how these can be addressed. EPA/LAURENT DUBRULE

Tira una brutta aria per i professionisti del fisco. Gli stati europei, non sono ancora riusciti a superare la crisi del 2008 che ha provocato una forte dilatazione del debito pubblico di quasi tutti i paesi. Non possono tagliare la spesa pubblica (per non aggravare la fase recessiva), hanno quindi un bisogno disperato di aumentare le entrate tributarie: da qui la campagna condotta in modo deciso già da qualche anno contro i paradisi fiscali, che ha già smantellato il tradizionale segreto bancari di piazzeforti come la Svizzera. La trasparenza bancaria, la costruzione di enormi banche dati in grado di segnalare tutte le transazioni economiche dei cittadini e delle imprese, lo scambio di informazioni tra amministrazioni finanziarie diverse, la fatturazione elettronica, sono altrettanti passi avanti nella lotta all’evasione e all’elusione. Ma non basta. Anche perché l’accumulo di quantità gigantesche di informazioni, per adesso, sembra svolgere più una funzione deterrente che un’azione di contrasto reale. Molti dei dati contenuti nell’anagrafe tributaria sono imprecisi. Probabilmente manca ancora la capacità di utilizzare a fondo questi strumenti. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, al festival dell’economia di Trento del 4 giugno ha riconosciuto: «è un mito» che l’agenzia possa sconfiggere evasione ed elusione «pigiando il tasto di un computer», e «con 11 mila addetti ai controlli è fisicamente e umanamente impossibile controllare 40 milioni di dichiarazioni fiscali». Da qui la scelta di puntare in modo deciso sulla compliance.
Come dimostra il servizio di Andrea Bongi (a pagina 8), l’amministrazione finanziaria sta riducendo il numero degli accertamenti per puntare su alert preventivi e avvisi bonari. Da tempo, in realtà, la politica fiscale sta cercando in diversi modi di arruolare o di intimorire coloro che sono sempre stati al fianco dei contribuenti, i professionisti, blandendoli o accusandoli di essere gli ispiratori dell’evasione. Commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, sono il perno di questa nuova strategia. Non a caso sono stati obbligati alla trasmissione di masse sempre più pervasive di dati dei contribuenti: invio on-line della dichiarazione dei redditi, spesometro trimestrale, comunicazioni trimestrali Iva, fatturazione elettronica, sono solo gli ultimi passi in questa direzione. Ma anche quando l’anagrafe tributaria sarà in grado di monitorare ogni singolo movimento del contribuente, nulla potrà contro le complesse operazioni finanziarie tipiche delle grandi imprese, perciò il passo successivo sarà quello di responsabilizzare i professionisti sulle eventuali mancanze commesse dai loro clienti. Qualcosa in questa direzione è già stato compiuto con il 730 on-line.
Anche la giurisprudenza sta andando in modo sempre più convinto nel senso di far pagare al consulente dell’azienda per l’evasione o l’elusione da questa commessa. Ora anche la Commissione europea ha aperto una consultazione per trovare i modi per scoraggiare gli intermediari nella progettazione di operazioni fiscali elusive. Il dato di partenza è che l’elusione ha sottratto, nel 2013, 50/70 miliardi di euro dalle casse degli stati europei. Misure più severe contro gli intermediari sono state già chiese dal parlamento europeo, dal consiglio Ecofin, dall’Ocse. Obiettivo della Commissione Ue è ora quello di creare deterrenti efficaci per evitare che i consulenti fiscali possano proporre schemi di pianificazione fiscale aggressivi. Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici e finanziari, ha dichiarato: «i piani di finanziamento aggressivi e le strutture societarie opache non accadono per caso». Il messaggio è chiaro: commercialisti e avvocati vanno disincentivati dal prendersi troppo a cuore l’interesse delle società. In pratica si punterà a creare un conflitto di interessi tra il professionista e il suo cliente, come si è già fatto con la disciplina antiriciclaggio. In altri termini, se gli stati non riescono più a controllare i contribuenti, ci devono pensare i professionisti.