La locomotiva d’Europa è anche la più criticata dagli altri partner del Vecchio Continente perché accusata di scarso spirito solidaristico e di mancato rispetto di una serie di parametri previsti dall’Ue.
Data la complessità della questione e il peso specifico che deriva alla Germania per il suo ruolo di guida dell’economia continentale, ci sono poche possibilità che gli equilibri, e quindi le scelte di politica economica, possano cambiare a breve-medio termine. Data la situazione, anche l’orientamento degli analisti continua a privilegiare il listino di Francoforte rispetto a quelli del Sud Europa. Anche se nelle ultime settimane si sono moltiplicati i timori per le ricadute dei problemi che hanno investito i due colossi nazionali del credito, Deutsche Bank e Commerzbank. La sensazione è che senza una soluzione definitiva ai loro problemi di bilancio, che potrebbe passare anche per un intervento di matrice pubblica, vi possa essere un effetto contagio verso gli altri comparti.
