Giuseppe Catapano: Pensioni, arriva la busta arancione (Milano Finanza)

giucatap594Mentre il premier Matteo Renzi si appresta a salire, assieme a un manipolo di sessantenni, sull’Ape (il logo che il primo ministro ha coniato per l’anticipo pensionistico che intende far debuttare nel 2017), tutti gli altri lavoratori italiani sono alle prese con i dolori della busta arancione. L’Inps, sotto la guida del presidente Tito Boeri, ha iniziato a inviare ai primi 150 mila iscritti (con l’obiettivo di spedirla a 7 milioni di lavoratori entro l’anno) la missiva che contiene le stime personalizzate della prima pensione attesa a fine carriera con l’indicazione dell’anno di previsto pensionamento. E ancora una volta, spiega Milano Finanza, le generazioni più avanti con l’età, oltre a poter contare sull’attesa possibilità di lasciare prima il lavoro con l’Ape (con un taglio della pensione e con il coinvolgimento delle banche che dovrebbero anticipare l’assegno visto che lo Stato non può permettersi uscite di cassa aggiuntive), non hanno avuto sorprese eclatanti dalla lettura della busta arancione se non altro perché il loro assegno è calcolato in buona parte con il più generoso e prevedibile metodo retributivo, che soltanto dal 2012 è stato sostituito dal contributivo per tutti. Fino a quell’anno il retributivo è rimasto in vigore in forma integrale per chi a fine 1995 vantava più di 18 anni di contributi e in forma pro quota per chi a quella data ne aveva meno di 18.

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