Almeno dieci morti e 15 feriti in un’esplosione che si sospetta sia di matrice terroristica nel cuore storico e turistico di Istanbul. Il kamikaze dell’attentato, stando a quanto riportato dal vicepremier turco, sarebbe un siriano di 28 anni. Fonti interne riportano inoltre che tra le vittime, 9 sono tedesche.
Una potente esplosione ha scosso il quartiere di Sultanahmet che ospita i principali monumenti della megalopoli sul Bosforo, ex capitale degli imperi ottomano e bizantino, visitata ogni giorno da decine di migliaia di turisti. La Farnesina sta verificando la presenza di turisti italiani nell’area. La Turchia è in allarme dopo vari attentati terroristici, tra cui il doppio attentato kamikaze di Ankara che a ottobre ha ucciso 103 persone. “Sospettiamo legami terroristici” ha detto una fonte di governo all’Afp, mentre il premier Ahmet Davutoglu ha convocato una riunione di emergenze dedicata alla sicurezza, ed è stato imposto il bando sulla diffusione di notizie sulla strage. “L’indagine sulla causa dell’esplosione, il tipo di esplosione e l’autore o gli autori è in corso” ha detto l’ufficio del governatore di Istanbul, che ha diffuso il bilancio di 10 morti e 15 feriti. Numerose ambulanze e camion dei pompieri sono stati inviati in piazza Sultanahmet, dove è avvenuta l’esplosione, tra la Moschea blu e l’ex basilica di Aya Sofia. I media turchi parlano di un attentato kamikaze, ma non ci sono conferme. La polizia ha isolato la zona e bloccato la circolazione dei tram. La stampa riferisce che l’esplosione ha avuto luogo attorno alle 10.20 locali nei pressi dell’obelisco di Teodosio, antico monumento egizio portato a Costantinopoli dall’imperatore romano Teodosio. La strage di Ankara, come altri due attentati avvenuti nel sudest curdo del Paese nei mesi scorsi, è stata attribuita ai jihadisti dell’Isis e molti membri dell’organizzazione sono stati arrestati nelle ultime settimane, mentre sono circolate voci di un possibile attentato jihadista a Istanbul. Ma il governo turco ha avviato una guerra senza quartiere contro i militanti curdi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che nel sudest hanno effettuato decine di imboscate mortali ai danni delle forze dell’ordine. Una cellula fuoriuscita dal Pkk, i Falchi della libertà del Kurdistan (TAK), ha rivendicato un attacco a colpi di mortaio a un aeroporto di Istanbul il 23 dicembre scorso. Ma anche l’ultrasinistra del Fronte- Partito rivoluzionario per la liberazione del popolo (DHKP-C) ha realizzato vari attentati su piccola scala ad Istanbul negli ultimi mesi.
“L’Unità crisi della Farnesina si è immediatamete attivata ed è in contatto con il Consolato generale d’Italia a Istanbul per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali” nell’esplosione che è avvenuta in pieno centro storico e turistico a Istanbul a piazza Sultanahmet, provocando 10 morti. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri.
“Si tratta di un terribile attentato. La solidarieta’ del Governo va a tutto il Paese”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, intervistato da Repubblica tv . “Dal punto di vista politico c’e’ da dire che c’e’ una condivisione per tutta quella parte di mondo. La comunita’ internazionale si e’ messa in moto”, ha aggiunto Renzi, sottolineando che “c’e’ da combattere una battaglia fortissima contro il terrorismo insieme alla presa di coscienza che occorre un approccio culturale”. Secondo Renzi, “c’e’ una grande questione: l’identita’ europea ed e’ una questione molto complicata. Ma la cosa importante e’ riacquisire i valori: accanto all’azione militare occorre avere la forza di dire che tenere aperto un centro culturale in alcune zone e’ comunque strategia di politica”. Quanto alla possibilita’ di cancellare il reato di clandestinaita’, “ci vuole una normativa che mentre abolisce il reato di clandestinita’ sia anche piu’ dura contro chi delinque”. C’e’ comunque “ancora del tempo” per approvare questo pacchetto”, ha concluso il premier anche perche’ sono regole da “accordare” con quelle dell’Unione europea.