Giuseppe Catapano: Da Moscovici (Ue) il pacchetto di misure contro l’evasione fiscale d’impresa

WCENTER 0XMKBCPMJM epa03430299 EU flags wave outside the EU Commission headquarters in Brussels, Belgium, 12 Ocotober 2012. The European Union was awarded the Nobel Peace Prize 2012 earlier the same day. The EU and its forerunners have for 'over six decades contributed to the advancement of peace and reconciliation, democracy and human rights in Europe,' the Norwegian Nobel Committee citation said 12 October. European Council President Herman van Rompuy said that the Nobel Peace Prize was a recognition of the EU's work as a peacemaker in Europe. EPA/OLIVIER HOSLET

Riforma delle imposte societarie e trasparenza fiscale. I propositi della Commissione europea 2016 si concentrano sulla lotta all’evasione d’impresa e su un progetto che mira all’armonizzazione della tassazione. “Abbiamo un serio problema con l’evasione fiscale e la mancanza di informazioni” ha affermato il commissario Pierre Moscovici,  all’incontro straordinario sui tax rulings e gli affari economici tenutosi nel pomeriggio di ieri. “Il principio che segue Bruxelles” ha proseguito è che “le aziende paghino le tasse laddove realizzano i profitti”.
Il commissario si è ripromesso di presentare un ambizioso pacchetto anti evasione fiscale entro la fine di gennaio. Il progetto  include misure sia legislative che non, riguardanti paesi interni all’Unione e regioni esterne. Una delle proposte rilancia quella sulla base imponibile comune (CCTB, ferma in Consiglio dal 2011), che sarà però diversa dalla precedente: essa sarà formulata secondo l’approccio “passo dopo passo”, in due fasi. Nella prima fase si troverà una definizione comune di “profitti tassabili”; nella seconda la Commissione proporrà di passare al consolidamento, cioè una condivisone dei profitti. Le predette misure serviranno ad eitare il ripresentarsi di situazioni quali quelle che si sono avute in Lussemburgo con Fiat, in Olanda con Starbucks e in Belgio con diversi casi di profitti detassati. Discussa inoltre l’idea di un tasso minimo di imposizione, che ha però incontrato l’opposizione di paesi quali lo stesso Lussemburgo.

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