“Signor presidente del Consiglio, la sua narrazione si sta rivelando, giorno dopo giorno, sempre piu’ incredibile, vuota, imbarazzante”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo FI alla Camera intervenendo in Aula a Montecitorio dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Lei ieri sera a ‘Porta a Porta’ ha dato la notizia dei 450 italiani a Mosul senza averne informato prima il Parlamento. Si rende conto di tutto questo? – ha aggiunto Brunetta – si svilisce un intervento ad alto rischio lasciando aperti gravi interrogativi”. “In Libia stiamo favorendo il lavoro della diplomazia. L’Italia fara’ la sua parte sulla base delle richieste che i libici faranno e che la comunita’ internazionale riterra’ utile per dare aiuto alla stabilizzazione del Paese”. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, spiega così l’operazione in Libia. A Mosul “non andiamo a combattere bensi’ a compiere interventi per preservare la diga, un’infrastruttura fondamentale per il futuro dell’Iraq, che se abbandonata rischia di provocare un grave danno ambientale”, ha concluso. Ma lo scambio polemico tra Matteo Renzi e Renato Brunetta, durante le comunicazioni del presidente del Consiglio alla Camera in vista del Consiglio europeo, ha riguardato anche altri argomenti. Il premier stava parlando del bonus giovani previsto dal governo quando il capogruppo di Fi lo ha interrotto. Renzi, a quel punto, ha replicato: “Si può discutere dell’iniziativa del governo, bonus non bonus… Certo, chi sostiene che sia una mancia elettorale ignora che non ci sono elezioni e che i 18enni non sono in vendita, non si fanno lavare il cervello con un piccolo bonus”. Quindi, il premier si è rivolto direttamente a Brunetta: “E allora bisognerebbe ricordare – caro ex ministro di governi precedenti – che non si taglia sulla cultura, sulla scuola, sull’educazione, che non si taglia su ciò che è più forte per un paese civile. Che non serve a niente continuare a dire dappertutto che dobbiamo farci valere in Europa se quando siamo andati in Europa ci siamo dimenticati di dire chi eravamo e cosa potevamo portare al dibattito europeo”. L’Italia sarà costretta a fare una manovra correttiva in primavera. Il capogruppo di Fi a concluso così il suo discorso: “Le previsioni di crescita del governo sono dimezzate. Saremo costretti a una manovra correttiva in primaveraà”. Brunetta si ferma un attimo per interloquire con il governo: “La verità fa male, lo so. Rida pure signor presidente del Consiglio. Lei ha fatto una legge di stabilità fatta di marchette, totalmente in deficit. Gli italiani lo sanno e se ne ricorderanno”.