Con la pensione di invalidita’ per patologie che non permettevano loro di avere una attivita’ lavorativa, ma in grado di spolverare vetrine, pesare e incartare o fare qualsiasi cosa incompatibile sulla carta con la loro patologia. Ennesimo blitz dei carabinieri a Napoli contro i falsi invalidi. Dalle prime ore dell’alba e’ in corso un’operazione con l’esecuzione di misure cautelari emesse dal gip partenopeo nei confronti di una trentina di indagati che devono rispondere a vario titolo di concorso in truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni mediche, falsita’ ideologica da parte di pubblico ufficiale in atto pubblico. Indagine supportata anche dalle riprese di videocamere. Contestualmente, i militari dell’Arma stanno dando esecuzione anche a un decreto di sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili, riconducibili agli indagati, per un valore pari a 2.420.000 euro, corrispondente alla somma delle pensioni di invalidita’ ricevute indebitamente. Complessivamente, 17 persone sono agli arresti domiciliari e 14 sono destinatarie di un obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Le accuse mosse a vario titolo agli indagati vanno dalla truffa aggravata ai danni di un ente pubblico alla contraffazione di certificati, falsita’ materiale commessa da pubblico ufficiale, falsita’ commessa da privati e falsita’ ideologica commessa da pubblico ufficiale. L’indagine costituisce una tranche di una inchiesta dei carabinieri partita nel 2009 che ha gia’ portato a 419 misure restrittive e al sequestro beni per 19 milioni. Per i 31 indagati di oggi le indagini sono partite a marzo 2014 su verbali di accertamento d’invalidita’ dell’Asl Napoli 1, anche con l’uso di timbri fasulli, determinando indebite erogazioni di pensioni con indennita’ di accompagnamento da parte dell’Inps.