La riduzione del debito pubblico, già a partire dal 2016, è “un impegno chiave” e “non va mancato”. E’ quanto ha sottolineato il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Fedrico Signorini, nel corso di un’audizione sulla legge di stabilità di fronte alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. “Se si vuole mantenere e consolidare la fiducia dei mercati è importante assicurare una riduzione del debito chiara, visibile e progressiva nel tempo – ha osservato Signorini, aggiungendo: “Che il calo atteso per l’anno prossimo non sia episodio isolato ma l’inizio di un percorso”.
Secondo Bankitalia, inoltre, il tetto all’uso del contante va mantenuto basso per ostacolare fenomeni di criminalità ed evasione, ma non c’è una “base analitica o empirica sufficiente per precisarne il valore ottimale”. “Un limite al trasferimento del contante, anche basso, va mantenuto. Del resto l’esistenza di effetti macroeconomici della soglia sui consumi non è sorretta da chiara evidenza empirica”. Secondo Signorini “i limiti all’uso del contante non costituiscono, ovviamente, un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, specie per il grande riciclaggio, ma introducono un elemento di difficoltà e di controllo sociale che può ostacolare forme minori di criminalità e di evasione”. Per Bankitalia “l’esistenza di una soglia scoraggia in via generale una circolazionen di banconote troppo ampia, tale da fornire materia a transazioni illecite”.