In un anno, da metà 2014 a metà 2015, sono stati recuperati dalle famiglie italiane 134 euro di potere d’acquisto, cioè 11,2 euro al mese. Lo ha affermato il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, nel corso della presentazione del rapporto “Outlook Italia 2015” realizzato in collaborazione con il Censis. “Una cifra piccola ma le famiglie se ne sono accorte”, ha aggiunto.
Desta invece preoccupazione il fatto che continui a crescere, sfiorando ormai il 20% del totale, il numero di famiglie che non riescono a coprire tutte le spese con il proprio reddito. In particolare, tra le famiglie che definiscono “basso” il proprio livello socio-economico, corrispondenti al 21,2% delle famiglie, quelle che non hanno coperto le spese nell’ultimo anno raggiungono il 37,3% del totale.
A margine della presentazione il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha affermato che “nel 2016 il pil potrebbe avvicinarsi al 2%”. La stima della crescita della ricchezza italiana nel 2016 potrebbe realizzarsi “a due condizioni; la prima è che il Governo riduca le tasse in maniera generalizzata su famiglie e imprese e la seconda è che la legge di stabilità esplichi in pieno gli effetti espansivi”. “E’ stato importante aver escluso le clausole di salvaguardia ed evitato l’aumento dell’Iva nel 2016”.