Un clamoroso autogol, un’operazione masochistica, un esempio di «tafazzismo» aziendale. A metterlo a segno è l’Anci, accusata di farsi concorrenza in casa propria e di pagare all’esterno servizi che produce attraverso la controllata Ancitel. La società, oggetto di una contestata operazione di aumento di capitale che dovrebbe consentire l’ingresso di un partner privato (si veda ItaliaOggi del 25/9/2015) ma che non dà ai 120 dipendenti sufficienti certezze sul mantenimento dei livelli occupazionali, torna a far parlare di sé perché, attraverso i sindacati, accusa apertamente l’azionista di maggioranza di remare contro il proprio core business.
A far salire nuovamente il termometro della tensione (dopo una brevissima tregua susseguente alla decisione delle sigle sindacali di sospendere lo sciopero proclamato per il 6 ottobre, a seguito dell’incontro con il presidente di Anci Piero Fassino) sono le lettere che in questi giorni l’Anci sta inviando a tutti i comuni per promuovere un accordo editoriale concluso con il quotidiano Il Sole 24 ore. Un accordo che prevede l’accesso gratuito per i municipi a un quotidiano online realizzato in partnership tra l’associazione e il giornale di Confindustria. Fin qui nulla di strano, se non fosse che, accusano i sindacati, i prodotti editoriali oggetto dell’accordo si sovrappongo «quasi totalmente a parte dei servizi erogati da Ancitel da oltre un ventennio, servizi che contribuiscono al fatturato dell’azienda per oltre 2,5 milioni di euro».
In pratica, un accordo di concorrenza sleale in casa propria, aggravato dal fatto, denunciano in un comunicato le segreterie nazionali della Uilm e della Fiom che stanno seguendo la vertenza, che per concludere l’intesa l’Anci ha pagato al Sole una cifra intorno ai 500 mila euro.
I sindacati sono in fibrillazione. E non solo per l’offensiva concorrenziale che questa intesa lancia ai servizi di base dell’Ancitel, («quale sindaco continuerà a pagare l’abbonamento ai servizi di base Ancitel quando potrà fruire di un servizio gratuito molto simile da Il Sole 24 ore?», si chiedono) ma soprattutto perché questo accordo si colloca nel bel mezzo di una trattativa molto delicata che dovrebbe portare a conoscere, nel giro di pochi giorni, chi comanderà nella nuova Ancitel.