“L’accordo nel Pd e’ un punto di equilibrio molto serio, che ha rimesso le cose a posto e terrà anche nei voti segreti, a meno che qualcuno non lo utilizzi per manovre politiche di parte”. Lo ha affermato il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, in un’intervista rilasciata a l’Unità a proposito delle riforme costituzionali. Quanto all’elettività dei senatori, il quinto comma dell’articolo 2, secondo Zanda “era l’unico su cui si poteva intervenire, perché era l’unico modificabile”.
L’emendamento al ddl Boschi che ha portato all’intesa nel Pd è “scritto in modo un po’ bizantino e contorto” ma “abbiamo ottenuto una riduzione del danno molto significativa. Danno che deriva dalla combinazione di legge elettorale e nuove norme costituzionali”. Riflette così, invece, il leader della minoranza dem, Pierluigi Bersani, in merito alle riforme costituzionali, aggiungendo che “adesso abbiamo un Senato elettivo, che ha alcune funzioni di garanzia rafforzate. Adesso bisogna andare avanti perché c’è ancora qualcosa da migliorare”. Secondo Bersani “c’è ancora da lavorare, ma un passo è stato fatto: un conto è nominarli a tavolino i senatori, un altro conto è eleggerli”.
Intanto, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha lanciato un appello su Facebook: “Il Pd dica no al sostegno di Verdini”. “Verdini definisce se stesso un taxi per portare i senatori e i deputati di Forza Italia da Berlusconi a Renzi e restare così per altri 10 anni al potere – ha spiegato Rossi -. Sbaglieremmo nel Pd a pensare che questo sostegno sia privo di interessi e condizionamenti. Se ci sarà, esso segnerà la qualità delle riforme e dei provvedimenti governativi e tutta la transizione politica e istituzionale ed economica e sociale di cui Renzi si propone come leader. Ancor prima che per ragioni morali o moralistiche è per ragioni politiche che Renzi deve dire: “no grazie””. “Soprattutto oggi – ha sottolineato il governatore toscano – che il Pd è unito sulle riforme. Questo fenomeno dei transfughi in politica, il trasformismo, è ben noto nella storia italiana e molto studiato nei Quaderni di Antonio Gramsci. Sarebbe poi interessante domandarci come si intreccia oggi il trasformismo con la questione morale denunciata da Enrico Berlinguer”.
