La scomparsa di una persona cara non implica solamente un vuoto incolmabile dal punto di vista umano, ma comporta anche l’obbligo di espletare alcune pratiche burocratiche onde non incorrere in problemi futuri.
La rottamazione è la procedura che porta alla demolizione del veicolo che non presenta più le caratteristiche necessarie per la circolazione stradale, ad esempio perché troppo vecchio o incidentato in maniera irrimediabile. Tale procedura non comporta semplicemente la distruzione del mezzo, ma anche la sua cancellazione definitiva dal Pubblico Registro Automobilistico, PRA.
Il veicolo destinato alla dismissione viene considerato un rifiuto speciale pericoloso e, come tale, deve essere consegnato, per la demolizione, presso un centro di raccolta autorizzato oppure, nel caso in cui si voglia cedere un veicolo per acquistarne un altro, come accade spesso in occasione di promozioni delle varie case automobilistiche, presso il concessionario di riferimento.
Nel caso di morte del proprietario dell’automobile, o di altro mezzo di trasporto, la rottamazione può essere richiesta dall’erede mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, compilabile anche attraverso dei modelli scaricabili online, sui siti specializzati in materia, nella quale si dichiara erede del defunto intestatario del veicolo da demolire.
Per il perfezionamento della richiesta di rottamazione, in caso di morte del proprietario del veicolo, occorre presentare dunque la presente documentazione:
– il libretto di circolazione;
– il certificato di proprietà o foglio complementare;
– targa anteriore e posteriore;
– dichiarazione sostitutiva dell’erede, con firma in originale;
– copia del certificato di morte;
– copia del documento d’identità dell’erede.
Il centro di raccolta autorizzato, o il concessionario, dopo la consegna del mezzo, con relativa documentazione, effettuati gli opportuni controlli, rilascia il certificato di rottamazione, un documento attestante tutti i dati relativi al proprietario, o agli eredi, e al veicolo, che solleva da qualsiasi tipo di responsabilità -civile, penale, amministrativa- legata all’automobile, ed entro il termine di trenta giorni deve provvedere alla cancellazione dell’automobile dal Pubblico Registro Automobilistico con la presentazione della richiesta di cessazione della circolazione per demolizione.
La demolizione e la radiazione del veicolo dai pubblici registri fa cessare l’obbligo, a carico dell’intestatario o dell’erede, del pagamento del bollo auto.
Prima di procedere alla rottamazione di un veicolo è importante verificare che il centro di raccolta, o il concessionario, selezionato sia effettivamente in possesso dell’autorizzazione prevista; occorre inoltre verificare l’emissione, entro il termine di trenta giorni dalla consegna del mezzo, del certificato di rottamazione ed infine, soprattutto ai fini fiscali, è consigliabile conservare tale certificato con cura.
Per effettuare la rottamazione sono previsti dei costi, che in caso di morte dell’intestatario sono ovviamente a carico dell’erede. L’importo dell’imposta di bollo è di 32 Euro se si è in possesso del certificato di proprietà del veicolo, di 48 Euro invece se si utilizza modello NP3C come nota di presentazione al posto del certificato di proprietà, a cui vanno aggiunti 13,50 Euro come emolumenti Aci ed eventualmente i costi di un eventuale trasporto del mezzo presso il centro di demolizione.