Giuseppe Catapano: Rossi in audizione al Senato

Rossi_Enrico_090715“Sulla rappresentanza tornerei alla prima stesura del governo che prevedeva la presenza dei presidenti delle regioni e dei sindaci” nel nuovo Senato, “onestamente posso capire che c’è un problema di rappresentanza generale ma non è che gli eletti nei territori abbiano meno capacità di farsi carico dell’interesse nazionale, il senso di unità nazionale è sempre prevalso nelle regioni”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, durante l’audizione in commissione Affari costituzionali al Senato.
Secondo Rossi inoltre non si dovrebbe “toccare la conferenza Stato-Regioni che è quella che ‘disbriga la cucina’, ossia si occupa di dividere i fondi, dare i pareri e procedimenti cose che non sono in contraddizione e non si sovrappongono con il ruolo di Camera e Senato”. Per il Presidente del toscano inoltre bisognerebbe “tornare al primo testo approvato dal Senato e ristabilire le funzioni di controllo, verifica e valutazione che sono importanti per un Senato che non da la fiducia e per fargli svolgere un ruolo di monitoraggio che consente poi allo stato di intervenire, ci vuole punto riferimento politico ed è stato un errore della Camera toglierlo. Chiedo anch’io che al Senato vadano attribuite la partecipazione e il recepimento dei regolamenti Ue perché così è organizzata anche l’unione europea, così si risolvono molti problemi per riportare a uniformità una serie di leggi che adesso rischiano di avere un paese a macchia di leopardo”.
Sulla composizione del nuovo Senato, “il primo testo della riforma varato dal governo andava bene: dovrebbero sedere a Palazzo di Madama i presidenti di Regione e i sindaci delle città capoluogo, anche perché sono tutti eletti dai cittadini”. Lo dice il presidente della Toscana Enrico Rossi, che è stato ascoltato in audizione in commissione Affari costituzionali al Senato.
“A cercare la Riforma sono anche le Regioni”, afferma Rossi al termine della sua audizione sulle Riforme. E sulle funzioni del nuovo Senato torna a promuovere il testo così come era uscito da Palazzo Madama: bisogna “ridare il compito di valutazione verifica e controlli sugli effetti legislativi, riaffidare competenze su regolamenti e direttive Ue”, esemplifica.
In conclusione Rossi ha detto: “spero che la riforma vada in porto, è sempre possibile far meglio ma…”

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