Giuseppe Catapano: Maltempo, forte pioggia a Milano. A Roma è “allerta rossa”

MILANO – Ha iniziato a cadere molto forte dalle prime ore del mattino la pioggia a Milano, nella prima giornata di maltempo di un’estate molto calda. Dalle 5 circa, un nubifragio con forti tuoni si sta abbattendo sul capoluogo lombardo e sono numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, soprattutto per allagamenti. Pozze d’acqua si sono formate anche in alcune strade, ma la situazione dovrebbe migliorare già dal primo pomeriggio con il ritorno del cielo sereno in serata.

Maltempo-forte-pioggia-a-Milano.-A-Roma-allerta-rossa-1-300x200La situazione è la stessa a Roma con forti piogge seguite da brevi schiarite. Già nel pomeriggio di venerdì, la città è stata bagnata da un fortissimo nubifragio che ha allagato diverse zone della città, tra cui l’Eur e Prati con i pompieri che sono dovuti intervenire per rimuovere alberi e rami caduti. Un albero è caduto su un’auto in via Monte Pertica, nel quartiere Prati a Roma. All’interno dell’abitacolo c’erano due passeggeri e una donna è rimasta ferita.

La Protezione civile ha diramato per oggi un’allerta temporali al centro-nord spiegando che la criticità sarà rossa su Roma, arancione su centro Italia e Lombardia.  Si tratta di una perturbazione presente su gran parte del continente europeo e sul Mediterraneo centro-occidentale sta portando sull’Italia “un intenso flusso di instabilità con fenomeni temporaleschi che tenderanno a intensificarsi al centro-nord, assumendo anche carattere violento e persistente specie su parte delle regioni centrali”.

Alle Regioni coinvolte spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare, viene sottolineano,”criticità idrogeologiche e idrauliche”.  I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata criticità rossa per rischio idrogeologico localizzato sull’area di Roma, criticità arancione per rischio idrogeologico localizzato su gran parte del resto del Lazio, sulla Lombardia settentrionale, su gran parte di Toscana e dell’Umbria, mentre per rischio idraulico diffuso su parte delle Marche, sulle restanti parti dell’Umbria e sul bacino dell’Aniene nel Lazio.

La criticità gialla sarà invece su parte del Friuli Venezia Giulia, sul Veneto, sulle restanti aree della Lombardia, parte del Piemonte e dell’Emilia-Romagna, sulla Liguria, le restanti zone della Toscana e delle Marche, sull’Abruzzo, sul Molise e su parte della Campania.

Ad Ancona è stato diramato il divieto di balneazione: la pioggia ha fatto saltare i depuratori in alcuni punti. A Napoli sono caduti chicchi di grandine enormi. In Sardegna pioverà invece per tutto il fine settimana.

Prima neve in Alto Adige. Prima copiosa nevicata della stagione sulle montagne più alte dell’Alto Adige. Nella notte sulle vette della cresta di confine con l’Austria sono caduti diversi centimetri di neve fresca. Fiocchi bianchi accompagnati da un brusco calo delle temperature già attorno ai 2.200 metri. Prima nevicata anche ai 2.700 metri di passo Stelvio.

Giuseppe Catapano: “Vendo profughi in buono stato”, annuncio scandalo: è di….

PARMA – Polemiche a Parma per le parole di un volontario della Croce Rossa impegnato nell’accoglienza dei profughi alla ex scuola di Castelnuovo di Baganzola: “AAA vendo profughi – ha scritto il volontario su Facebook – in buono stato tra Baganzola e Vicomero, tanta voglia di fare le persone discrete e pulite. Ora ne ho 14 quindi a mezzanotte apro i preorder e il primo che arriva se li piglia. No perditempo o buonisti del c…”.

La vicenda la racconta Il Secolo XIX:

“Molte persone hanno segnalato l’uscita alla Croce Rossa di Parma, che ha immediatamente preso le distanze con una nota firmata a nome di tutti i dipendenti e i volontari. «La Croce Rossa di Parma – ha scritto – opera da oltre 150 anni nel rispetto di tutte le persone, senza alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe e orientamento politico. Nessuno è considerato diverso o non meritevole di un sostegno, di un aiuto, e nessuno è considerato un peso. Il Comitato di Parma ha già avviato immediate verifiche su ciò che è avvenuto ed opererà secondo il regolamento vigente.

La frase arriva presto all’orecchio del sindaco di Parma Federico Pizzarotti che subiti si affretta a dichiarare: ‘Parma non si identifica con atteggiamenti di questo tipo e non incarna quei sentimenti’”.

«Il post pubblicato da un giovane milite volontario della Croce Rossa Italiana – ha detto Pizzarotti – non può passare sotto silenzio. Siamo di fronte al curioso caso che chi aiuta come volontario i profughi, esprime pochi minuti dopo tutto un carico di odio assolutamente intollerabile per una società civile. Voglio pensare che si sia trattato di un attimo di folliae che l’autore del gesto si senta in dovere di chiedere scusa per ciò che ha scritto, mettendo tra l’altro in grave imbarazzo l’associazione nella quale presta la sua attività di volontario».

Germania: “Oggi arriveranno 10mila profughi”

A cura di: Giuseppe Catapano

VIENNA – L’Ungheria nella notte mette a disposizione degli autobus per i migranti partiti a piedi da Budapest permettendo così di raggiungere più rapidamente il confine con l’Austria e la Germania e quest’ultimo paese fa sapere di aspettarsi almeno 10mila profughi solo nella giornata di oggi (molti, dopo aver infatti raggiunto l’Austria, proseguiranno verso la Germania).

Profughi-a-piedi-Vienna-e-Berlino-aprono-Ungheria-offre-bus-1-300x200Nella notte l’Ungheria, dopo aver parlato con le autorità di Vienna e con quelle di Berlino che si sono dette pronte ad accogliere i profughi, e dopo aver proclamato lo stato d’emergenza (in Parlamento non è però passata la linea dura che prevedeva lo schieramento dell’esercito lungo il confine) ha predisposto cento pullman e ha offerto il trasporto per i migranti in marcia a piedi, che in tarda serata avevano raggiunto il 27esimo chilometro dell’autostrada per Vienna.

Altri sono stati presi alla stazione Keleti a Budapest. Il primo autobus è arrivato sul confine austriaco a Hegyeshalom verso le 3.20 di notte. Sotto una pioggia battente, i migranti hanno cominciato a traversare la frontiera a piedi, dove sono attesi dai volontari della Croce Rossa di Vienna. Questi ultimi sono pronti ad accoglierli nel campo di Nickelsdorf da cui poi proseguiranno in treno verso Vienna.

Dagli autobus dovrebbero scendere fino a 1.500 migranti, molti provenienti dalla Siria. A Hegyeshalom saranno a 50 km da Vienna e a 200 da Passau, prima cittadina tedesca. Secondo la polizia austriaca, sono in tutto almeno 2500 – 3000 i profughi che dall’alba stanno varcando il confine.

Solo la Germania stima però di accoglierne oggi fino a 10mila profughi provenienti dall’Ungheria attraverso l’Austria.  Lo ha detto il portavoce della polizia tedesca Stefan Sonntag citato dal Guardian. “Non abbiamo ancora dati certi, ma ci aspettiamo tra i 5mila e 10mila rifugiati nella giornata di oggi”, ha spiegato.

“Mi sento a casa… Questa è una grande terra: bella gente, bel governo”: sono queste le parole di Ayaz Morad, uno dei primi migranti arrivati in Austria. Ad attenderli cibo e bevande calde servite in bicchieri di plastica da una cucina all’aperto, e poliziotti che hanno spiegato loro cosa fare. Dopo l’arrivo, tutti sono stati accompagnati nelle strutture di accoglienza allestite con file di brandine verdi, dove è stato servito altro cibo. Un altro migrante, un siriano di nome Mohammad, ha detto di essere contento di aver lasciato il suo Paese, ma ha sconsigliato i suoi concittadini di passare per l’Ungheria perché lì – ha sottolineato – c’è una “brutta” situazione.

La polizia austriaca ha denunciato che gli ungheresi stanno di fatto costringendo i rifugiati a passare il confine sotto la pioggia. “Al momento il nostro più grande problema è che gli ungheresi dopo aver chiesto autorizzazione a Budapest si sono rifiutati di consentire ai nostri autobus di entrare nel loro territorio per far salire a bordo i profughi”, ha dichiarato Hans Peter Doskozil, capo della polizia della provincia austriaca del Burgenland.

L’Ungheria fa sapere tramite il sottosegretario agli Interni che durante la scorsa notte circa 4.500 profughi sono stati trasportati sul confine austriaco con mezzi pubblici. In questo modo, ha aggiunto, è stata resa possibile la ripresa del normale traffico ferroviario alla stazione di Keleti, la principale di Budapest, presa d’assalto nei giorni scorsi dai migranti.

Il ministro degli esteri ungherese Peter Szijarto, all’arrivo per la seconda giornata del Consiglio informale esteri a Lussemburgo, ha voluto scaricare sulla Germania le responsabilità della situazione, anche se non esplicitamente. Szijarto ha spiegato che quello che succede in Ungheria avviene “per due motivi: il fallimento della politica europea e le irresponsabili dichiarazioni di alcuni politici”. Szijarto ha spiegato che il suo paese ha mandato i bus perché i migranti “camminavano sulle principali autostrade e ferrovie, creando una situazione pericolosa”.

Il ministro ha ribadito che “l’Ungheria rispetta i regolamenti di Schengen e Frontex” e ricorda che “per il regolamento di Dublino i richiedenti di asilo devono restare nel paese di prima registrazione”. Ha ricordato che a Budapest il parlamento ha introdotto il reato di danneggiamento del ‘muro’ alla frontiera e istituito “centri di transito e registrazione dei richiedenti asilo, dove si possono presentare le domande che vengono evase in otto giorni al massimo”.

Szijarto ha affermato che il suo paese ha “registrato tutti i migranti” in transito, precisando che essi “sono diventati aggressivi ed hanno rifiutato di farsi prendere le impronte digitali e farsi fotografare dopo certe dichiarazioni”.

“Tutti abbiamo sentito le dichiarazioni che promettevano accoglienza e registrazione in un paese a prescindere dal modo in cui sarebbe stato raggiunto. Se questo tipo di dichiarazioni viene male interpretato dai migranti o dai trafficanti, ecco cosa succede” ha concluso. Alle sue parole sono seguite quelle del portavoce del governo Zoltan Kovacs che ha spiegato che dalla stazione di Keleti “non partiranno altri autobus per trasportare profughi sul confine austriaco”. La misura – ha aggiunto – è stata unica ed eccezionale, resa possibile da una concertazione fra il premier Viktor Orban e il cancelliere austriaco Werner Faymann”.

MERKEL: NON C’E’ LIMITE ALLE RICHIESTE DI ASILO – Mentre i migranti partiti dall’Ungheria raggiungono l’Austria e poi la Germania, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha spiegato in un’intervista che “il diritto all’asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedenti” in Germania.

“In quanto paese forte, economicamente sano abbiamo la forza di fare quanto è necessario”, ha aggiunto. La Germania, ha proseguito Merkel, si assicurerà che ogni richiedente asilo abbia una udienza equa. Tuttavia, la cancelliera tedesca ha ribadito la posizione del suo governo, secondo cui i migranti che non hanno una possibilità realistica di ottenere il permesso di restare nel Paese verranno rimandati indietro nei loro Paesi di origine.